La piccola fata e il sorriso del mondo




Il mondo non conosceva ancora l’umanità. Il sole irraggiava il sorriso intenso del cielo. Le fate vivevano nelle corolle attendendo le voci del primo uomoUna di esse, levando gli occhi all’incanto di un giorno terso, desiderò regalare alla terra un fiore di petali azzurri. Aspettò la notte e invocò la luna"Come posso raggiungerti e recare quaggiù una scheggia del cielo?La luna rispose con saggezza"L’amore richiede forza e fierezza. Medita. Puoi salire sin da me grazie al filo sottile di un mio raggio d’argento, ma incontrerai l’oscuro timore e la solitudineLa fata lesse nel suo cuore e accettòIl filo era leggero e resistente, le tenebre sempre più impenetrabili. La piccola fata si sentì fragile ed indugiò. Immaginò le risate allegre dei bambini e, donando a sè il silenzio, si slanciò nell’Universo. Qui ella colse il celeste più vivo ed il suo animo gioì. Sulla terra era nato un tenue fiore bianco, simile ad una minuscola campana. Ad esso fu offerto quel nuovo coloreGiunse finalmente l’uomo. Le fate si ritrassero e il loro sguardo rifulgeva tutte le volte che un fanciullo esclamava: "Com’è bello! Fa vivere in noi il cielo".Il loro sorriso illuminava la creazione
AVVERTENZA: la fiaba è stata scritta da me, se qualcuno la vuole postare può per favore riportare il link del blog? La mia fata ama viaggiare, ma non vuole rischiare di dimenticare l'indirizzo della sua casa . grazie

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