G. Levy: Gerusalemme e i quartieri ebraici: ostacolo per la pace


SINTESI
 Dopo 40 anni di occupazione e di spargimento di sangue, tutto ciò che è all'ordine del giorno nei negoziati tra israeliani e palestinesi - vergognosamente - è un "accordo  simbolico ", che non si può attuare in questo momento..L'accordo avrà importanza se definerà  i futuri confini dello Stato Palestinese ,risolvendo la questione degli insediamenti e dei profughi,in caso contrario, l'esperienza insegna, si assisterà ad un escalation della violenza Pertanto se i negoziatori  vogliono ottenere un risultato tangibile ,il primo argomento  da affrontare è il nodo di Gerusalemme,relativamente facile da risolvere : metà ai palestinesi , metà agli ebrei. Il problema è dato dai quartieri ebraici edificati  su terreni occupati,,il loro futuro non deve essere differente  da quello degli  altri insediamenti ,a meno che i palestinesi non accettino un 'adeguata   ricompensa per la loro rinuncia   La ferita scaturisce dal fatto che gli insediamenti devono essere toccati: Se Olmert e Livni desiderano  un accordo non possono più rinviare questo problema .Perchè aspettare? Olmert deve fare  passi  audaci. Le  condizioni per eventuali colloqui sono: : Gerusalemme ,liberazione dei prigionieri, togliere l'assedio di Gaza e restituire piena libertà di movimento in Cigiordania
Purtroppo, Olmert non è la persona adeguata,gli mancano coraggio e capacità.  Può  solo raggiungere un accordo di principio  con i rappresentanti palestinesi sui confini ,probabilmente, a tutto vantaggio di Israele
Haaretz
Se ne fossero di più di nazisti come lui,come sprezzatamente  viene definito da  certi israeliani

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