Amira Hass: un normale giorno di occupazione
Chiusure di strade principali: 36. Chiusure di punti di transito: sette, tutte nella Striscia di GazaA partire dalle otto di mattina dell'8 ottobre, in ventiquattr'ore ci sono stati 171 incidenti legati all'occupazione. O, perlomeno, tanti ne ha registrati il Palestinian monitoring group, un'associazione che pubblica quotidianamente un rapporto sulla situazione nei Territori palestinesi. Stando ai dati della polizia palestinese, ogni giorno vengono registrati in media tra i 170 e i 200 incidenti.
Ecco l'elenco di quelli avvenuti lunedì. Aggressioni: nove, tra cui due attacchi contro civili a Gerusalemme. Arresti: otto, durante i raid in Cisgiordania. Fermi di polizia, per strada o ai posti di blocco: 19. In questi casi i soldati sequestrano il documento e lo restituiscono dopo diverse ore.
Incursioni: 14, tutte per opera dell'esercito o della polizia di frontiera. Posti di blocco, chiusi o con attese molto lunghe: 20. Posti di blocco mobili: otto. Attacchi con armi da fuoco: sei.
Pattugliamenti aerei: due, entrambi nella Striscia di Gaza. Qui gli elicotteri creano sempre il terrore di attacchi missilistici. Coprifuoco: uno. Espropri: due, compresa la confisca di 1.128 dunam di terra (circa 110 ettari) a Gerusalemme est.
Danni alla proprietà: uno, dei coloni che hanno rotto il parabrezza di un'auto. Il muro: la costruzione è andata avanti in 26 località, con conseguenze disastrose sulla vita degli abitanti dei villaggi coinvolti. Ulteriori limitazioni alla libertà di movimento sono state decise in sei zone.
Chiusure di strade principali: 36. Chiusure di punti di transito: sette, tutte nella Striscia di Gaza. Attacchi contro centri religiosi: uno, l'assedio dell'esercito israeliano alla moschea di Hebron. Violenze dei coloni: tre casi. Attacchi palestinesi: due casi. Alcune persone hanno aperto il fuoco contro l'insediamento di Pesagot, a est di Ramallah.
È così che si vive sotto l'occupazione. In realtà, sospetto che ci siano molti altri incidenti non denunciati. Ovviamente, la stampa israeliana non dedica quasi mai spazio a fatti del genere. E quello preso in esame era un giorno facile: non c'è stato nemmeno un omicidio.
Ecco l'elenco di quelli avvenuti lunedì. Aggressioni: nove, tra cui due attacchi contro civili a Gerusalemme. Arresti: otto, durante i raid in Cisgiordania. Fermi di polizia, per strada o ai posti di blocco: 19. In questi casi i soldati sequestrano il documento e lo restituiscono dopo diverse ore.
Incursioni: 14, tutte per opera dell'esercito o della polizia di frontiera. Posti di blocco, chiusi o con attese molto lunghe: 20. Posti di blocco mobili: otto. Attacchi con armi da fuoco: sei.
Pattugliamenti aerei: due, entrambi nella Striscia di Gaza. Qui gli elicotteri creano sempre il terrore di attacchi missilistici. Coprifuoco: uno. Espropri: due, compresa la confisca di 1.128 dunam di terra (circa 110 ettari) a Gerusalemme est.
Danni alla proprietà: uno, dei coloni che hanno rotto il parabrezza di un'auto. Il muro: la costruzione è andata avanti in 26 località, con conseguenze disastrose sulla vita degli abitanti dei villaggi coinvolti. Ulteriori limitazioni alla libertà di movimento sono state decise in sei zone.
Chiusure di strade principali: 36. Chiusure di punti di transito: sette, tutte nella Striscia di Gaza. Attacchi contro centri religiosi: uno, l'assedio dell'esercito israeliano alla moschea di Hebron. Violenze dei coloni: tre casi. Attacchi palestinesi: due casi. Alcune persone hanno aperto il fuoco contro l'insediamento di Pesagot, a est di Ramallah.
È così che si vive sotto l'occupazione. In realtà, sospetto che ci siano molti altri incidenti non denunciati. Ovviamente, la stampa israeliana non dedica quasi mai spazio a fatti del genere. E quello preso in esame era un giorno facile: non c'è stato nemmeno un omicidio.
dall'Internazionale
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