La famiglia Samouni di Gaza è divenuta, per sua grande sfortuna, una delle famiglie più note al mondo, una che viene ad essere identificata più di qualsiasi altra con l’offensiva del gennaio 2009 a Gaza. Ben 29 componenti della famiglia sono stati uccisi il 4 e il 5 gennaio, nei primi due giorni dell’attacco terrestre. Due di loro, a proposito dei quali aveva già scritto due settimane fa la stessa cronista – Atiyeh e suo figlio Ahmed di 4 anni – erano stati uccisi a casa loro; 21 rimasero uccisi in una stessa casa e nello stesso momento, mentre altri 6 furono uccisi singolarmente in circostanze diverse. Dai racconti fatti dai testimoni oculari agli osservatori per i diritti umani ed ai giornalisti, alcuni in tempo reale e altri subito dopo che le forze armate avevano lasciato Gaza, è sorto il sospetto che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) abbiano ucciso quella gente, dentro o nei pressi delle loro case, persino dopo che era divenuto del tutto palese che erano dei civili; di aver im...
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