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Tom Segev : i soldati nel massacro del 1956 ritenevano ciò una "missione"

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 Sintesi Traduzione 1948:brutti ricordi HAARETZ.COM Soldiers in Kafr Qasem massacre believed they were doing the right thing – Tom Segev • Haaretz Jul 31 2022 https://archive.ph/s7vdD      https://archive.ph/s7vdD I verbali del processo sul massacro di Kafr Qasem sono così scioccanti e sconvolgenti non perché rivelino informazioni sconosciute alla storia, ma proprio perché i crimini di guerra israeliani svolgono un ruolo così marginale nella formazione dei principi fondamentali dello Stato. Il Piano israeliano Hafarperet (Talpa), progettato per espellere gli arabi dal cosiddetto "triangolo" delle città arabe, è noto da 20 anni, da quando la persona che lo scrisse sotto le istruzioni dell'allora Capo di Stato Maggiore Moshe Dayan ne rivelò esistenza. Il suo nome era Avraham (Abrasha) Tamir, all'epoca capo della divisione operativa del Comando Centrale dell'IDF, che in seguito divenne un'anomalia nel mondo politico israeliano. L'idea alla base del Piano era

Tom Segev :Netanyahu’s fairytale about Hitler and the mufti is the last thing we need | Tom Segev:

Netanyahu’s fairytale about Hitler and the mufti is the last thing we need | Tom Segev The Israeli prime minister’s outrageous claim that the Palestinian mufti had inspired the Holocaust comes at an extremely delicate moment theguardian.com | Di Tom Segev F or many years historians have tried without success to determine when and how Adolf Hitler reached the decision to exterminate Europe’s Jews. Among the many mysteries accompanying the history of the second world war this is one of the most intriguing. But now Binyamin Netanyahu, the Israeli prime minister, has found the answer. Speaking last night at the opening of the World Zionist Congress in Jerusalem, Netanyahu stated that it was actually a Palestinian, the grand mufti of Jerusalem, who gave Hitler the idea . The mufti Haj Amin al-Husseini was appointed by the British in 1921. The title recognised his position as the major religious and political authority among

Tom Segev: Rabin considerò l'ipotesi di due stati nel 1967

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Sintesi personale Il 5 dicembre 1967, l'allora capo di stato maggiore Lt. Gen. Yitzhak Rabin suggerì al primo ministro Levi Eshkol di creare uno Stato palestinese con sede in Cisgiordania, collegato con Israele e dotato di una forza di polizia, non di un esercito. Alle obiezioni del ministro rispose" Questa soluzione è il minore dei mali"Nel gennaio 1990, Maj. Gen. (Res.) Shlomo Gazit,attualmente in pensione, si incontrò a Washington con Khaled al-Hassan, uno dei cinque fondatori di Fatah affermando che "l'idea di creare uno Stato Palestinese era intollerabile per Israele" Hassan chiese quale fosse il problema : la leadership politica? La Knesset? L'opinione pubblica? Gazit rispose: "tutte e tre ,più la convinzione che i Palestinesi non s'impegnino abbastanza per la pace"Hassan deluso ricordò che fin dal 1970 i palestinesi avevano proposto la creazione di due Stati .In questo contesto Gerusalemme sarebbe stata la capitale dei due Stati

TOM SEGEV Critica il libro di BENNY MORRIS’’1948′

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Most of the Arabs in the country, approximately 400,000, were chased out and expelled during the first stage of the war. In other words, before the Arab armies invaded the country. According to Morris, the expulsion of the Arabs was meant to safeguard the homeland before the invasion of the armies of Arabia. This explanation is problematic, first because according to Morris himself, David Ben Gurion was not at all afraid of the Arabs of Israel, and for good cause: they were almost powerless. Ben Gurion was afraid of an invasion by the Arab armies. Moreover, Ben Gurion was not certain that they would invade Israel. On May 7 th 1948 he wrote in his journal: “Will the neighboring countries fight?” Ben Gurion could not know this for certain because, according to Morris, the Arabs themselves hesitated until almost the very last moment. Be that as it may, Morris states that the invasion plans by the Arab armies played no role [in the thinking and decisions of] the Arabs of the land of Isra

Tom Segev : lo Spirito del King David Hotel articolo del 2006

Sintesi personale L'attacco terroristico sulla King David Hotel di Gerusalemme   fu a suo tempo l'equivalente delle Twin Towers; ieri è stato il 60 ° anniversario. La targa presso l'Hotel riporta :  «   "On July 22, 1946, the Etzel underground bombed the southern wing." Non  vi è alcuna condanna. "Underground" ha generalmente una connotazione positiva. Questa settimana è stata inagurata  una nuova targa dopo una conferenza  tenutasi al Menachem Begin Heritage Center sul  seguente tema: chi è un combattente per la libertà e chi è un terrorista   Si dà  per scontato che un combattente per la libertà è una brava persona e un terrorista è cattivo. Quasi ogni terrorista definisce se stesso come un combattente per la libertà, e viceversa i  combattenti per la libertà sono solitamente definiti come terroristi. Così è stato Begin. Ha investito molta energia per convincere la storia che lui non era un terrorista. Tra le altre cose  ha sottoli

TOM SEGEV : Shimon Peres: Not Just a Man of Peace

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JERUSALEM — Shimon Peres , who died Wednesday at 93, was laid to rest as an Israeli prince of peace. Leaders from around the world came to Jerusalem to pay their respects to Israel ’s eldest statesman, a defense minister, prime minister, president and more, who ended his long life as a symbol of his country’s quest for reconciliation with the Palestinians . Mr. Peres certainly would have liked to enter history as a peacemaker, but that’s not how he should be remembered: Indeed, his greatest contributions were to Israel’s military might and victories. Despite his involvement in the Oslo peace process, which earned him a Nobel Peace Prize in 1994, along with Prime Minister Yitzhak Rabin and the Palestinian leader Yasir Arafat, solving the Israeli-Palestinian conflict was never his primary work. A close associate and deeply devoted admirer of David Ben-Gurion, Israel’s founding father, Mr. Peres shared his mentor’s conviction that there could be no real peace between