HENRY SIEGMAN : Israele ed Obama


New York Times Sintesi personale I sondaggi indicano che il Presidente Obama gode del sostegno del solo 6 per cento dell'opinione pubblica israeliana . La Casa Bianca è in procinto di stabilire un nuovo record nel numero di messaggi rassicuranti e saluti video inviati da un presidente americano ad Israele, così come alle organizzazioni ebraiche negli Stati Uniti. I piani per una visita presidenziale a Gerusalemme sono in discussione. Lo staff presidenziale teme che quest'ostilità possa nuocere agli sforzi di pace di Obama. Questo è senz'altro vero Una campagna della Casa Bianca per ingraziarsi l'opinione pubblica potrebbe essere molto più dannosa , perché il motivo di questa ostilità senza precedenti verso un presidente americano è il timore che Obama possa porre fine all'occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza . E' così che il governo israeliano e la gente rispondono alle pressioni esterne per un accordo di pace che chiede a Israele di conformarsi al diritto internazionale e alle risoluzioni delle Nazioni Unite e un ritorno ai confini del 1967, rifiutando le modifiche unilaterali .Un presidente americano che si rivolge al mondo arabo e promette un approccio equo e imparziale è subito visto da Israele come anti-Israele.La reazione israeliana agli sforzi di pace è patologico - conseguenza di una incapacità di adeguarsi al rientro del popolo ebraico nella storia con uno loro stato dopo 2.000 anni di impotenza e di vittimismo.L'ex primo ministro Yitzhak Rabin ha dichiarato agli israeliani nel 1992, che il loro paese è militarmente potente, ha amici e non è a rischio . Essi dovrebbero quindi smettere di pensare e di agire come le vittime. Il Messaggio del primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui il mondo intero è contro Israele e che gli israeliani sono a rischio di un altro Olocausto, al fine di screditare il giudice Richard Goldstone Gaza- è purtroppo il messaggio più rassicurante per gli israeliani Questa patologia è stata spalleggiata da organizzazioni ebraiche americane al fine di conformarsi alle ideologie della destra israeliana .Queste organizzazioni non riflettono le opinioni della maggior parte degli ebrei americani che hanno votato a stragrande maggioranza - circa l'80 per cento - per il signor Obama alle elezioni presidenziali.Il conflitto continua, perché presidenti degli Stati Uniti - e, in misura molto maggiore, i membri del Congresso degli Stati Uniti,sono sovvenzionati da contributi elettorali e, quindi, favoriscono una patologia che può essere curata solo con la sfida.Solo un presidente degli Stati Uniti, che osi rischiare di dispiacere gli israeliani e alle lobby pro-Israele, fautrici delle politiche del governo israeliano , non importa quanto profondamente siano esse offensive per la la ragione o per la morale - può curare questa patologia.Se il Presidente Obama è deciso a porre fine ai 40 anni di occupazione, realizzando due stati,e assicurando, quindi, la sopravvivenza di Israele come stato ebraico e democratico, garantendo contemporaneamente gli interessi nazionali americani nella regione, dovrà rischiare President Obama is serious about his promise to finally end Israel’s 40-year occupation, bring about a two-state solution, assure Israel’s long-range survival as a Jewish and democratic state, and protect vital U.S. national interests in the region, he will have to risk that displeasure. If he delivers on his promise, he will earn Israelis’ eternal gratitude.New York Times

durissimo Burston che attacca quest'articolo WHY DO ISRAELIS DISLIKE BARACK OBAMA?

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