Nel 1979 il Mossad rifiuto' di uccidere Khomeini


TEL AVIV - Nel febbraio 1979, nei giorni tumultuosi della rivoluzione iraniana, il Mossad (servizio di spionaggio israeliano) respinse una richiesta del premier iraniano Shapur Bakhtiar "di fare qualcosa" con l'ayatollah Khomeini, ossia di attentare alla sua vita. Lo rivela in un'intervista al quotidiano Maariv, Eliezer Zafrir, l'ex responsabile delle attività del Mossad a TeheranKhomeini era rientrato da un lungo esilio a Parigi all'inizio del febbraio 1979 ed era stato subito accolto da manifestazioni oceaniche di sostegno. Il 7 febbraio Bakhtiar convocò Zafrir e gli chiese se il Mossad potesse "fare qualcosa" riguardo a Khomeini. "I dirigenti iraniani avevano paura, volevano che qualcuno togliesse per loro le castagne dal fuoco", aggiunge Zafrir. Ma la risposta del capo del Mossad Yossef Harmelin fu totalmente negativaSecondo Zafrir non era allora immaginabile che Khomeini avrebbe gettato le basi di una repubblica islamica di carattere totalitario. "Oggi provo rimorso, credo davvero che avremmo dovuto comportarci diversamente. Ma anche se avessimo fatto quanto richiestoci - nota - non è certo che la rivoluzione sarebbe stata bloccata"Nel 1979 il Mossad rifiuto' di uccidere Khomeini

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