Amira Hass: la sincerità dei bugiardi
La vicenda è chiusa. Viva il nuovo governo con il vecchio ministro della difesa.
Forse gli articoli che da due mesi scrivo da Gaza li mando a un quotidiano locale del Nebraska. È la spiegazione che mi sono data dopo aver assistito per giorni a un'inconsueta agitazione nei mezzi d'informazione israeliani per la pubblicazione delle testimonianze di alcuni soldati (i quotidiani Ha'aretz e Maariv e un'emittente tv sono entrati in possesso della trascrizione di un dibattito in un'accademia paramilitare).
Lettori, giornalisti e direttori sono stati sconvolti dalle rivelazioni sulle regole d'ingaggio permissive durante l'offensiva a Gaza, sull'uccisione di civili e sulla distruzione di case e fabbriche. In breve, tutto quello che i lettori del Nebraska avevano già saputo leggendo le testimonianze di palestinesi che ho raccolto e verificato (vicende note anche a chi legge i rapporti di Amnesty international e i quotidiani britannici).
Dopo qualche giorno, naturalmente, le testimonianze dei soldati sono state liquidate come esagerate o casi isolati.
La vicenda è chiusa. Viva il nuovo governo con il vecchio ministro della difesa. Il problema non è la mia vanità ferita (tra l'altro Ha'aretz ha pubblicato tutti i miei articoli). Il problema è che il lettore israeliano medio li ignora "perché tanto gli arabi sono tutti bugiardi". Non dovrei essere sorpresa: è un meccanismo che conosco da anni.continua qui
Manipolazione dell'Informazione da parte dell'Idf e propaganda
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