Aluf Benn : i Nodi di Israele



Israele sta perdendo la sua presa su importanti ed influenti parti dell'opinione pubblica in Occidente, e viene sospinto nell'angolo insieme alle destre, ai gruppi cristiani che predicano in favore di una guerra di civiltà con l'Islam.Ne risulta che c'è un crescente divario tra l'interpretazione israeliana della realtà e il modo in cui Israele viene percepito nel mondo. Alcune mosse che agli israeliani appaiono come ritiro e compromesso – a cominciare dal muro di separazione e il ritiro da Gaza – all'estero vengono interpretate come esercitazioni per perpetuare l'occupazione e l'annessione. Il boicottaggio che il governo Olmert ha dichiarato contro l'Autorità Palestinese in risposta alla vittoria di Hamas, da noi, viene presentata come una misura difensiva contro un nemico assassino. Ma all'estero sarà percepita come sovversione di elezioni democratiche, con lo scopo di evitare negoziati ed espandere gli insediamenti. La Bbc mostrerà Olmert in gita lungo il muro mentre promette di annettere i blocchi degli insediamenti e la valle del Giordano, accanto a ciò mostrerà le proposte dei dirigenti di Hamas di cessare il fuoco, e le immagini della crescente miseria nei Territori come risultato della chiusura delle frontiere e del congelamento dei trasferimenti di fondi.
David Ben Gurion affermò che il destino di Israele dipende da due cose: la sua forza e la sua rettitudine. I suoi eredi hanno creduto che bastasse la forza. Nell'attuale campagna elettorale come nelle altre passate, i candidati sono in competizione sul punto di chi annetterà più territorio e colpirà i palestinesi più duramente. Nessuno parla dei problemi di legittimazione di Israele e dice ciò che deve essere fatto per risolverli.
Olmert un tempo ci avvertì che l'occupazione avrebbe trasformato Israele in un lebbroso, ma quando poi raggiunse la posizione di dirigente dimenticò tutto e tornò alle soluzioni di forza. Il suo rivale, Benjamin Netanyahu, il quale, come ministro delle finanze, parlava dello «tsunami dei mercati» che neutralizza i governi indipendenti e li piega alle richieste dell'economia globale, apparentemente oggi crede che la globalizzazione non si applichi alla vita politica, per cui Israele può erigere muri e liquidare e ignorare la comunità internazionale.
Anche dopo un tale ritiro, ci saranno cose per cui Israele sarà rimproverato e di cui sarà accusato. Ma il prossimo governo deve porre al primo posto il problema della legittimità di Israele ed investire ogni possibile energia per migliorare la sua l'immagine nel mondo.

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