Amira Hass / Joha Ibrahim colpito da un cecchino mentre sventolava una bandiera bianca


Sintesi personale
5 gennaio 2009, nel quartiere di Gaza City, un uomo di circa il 60 spinge una donna anziana,sua madre, su una carriola. Un ragazzo di 15 anni ,Ibrahim ,cammina al loro fianco, agitando un panno bianco:circa 80 persone li seguono con le mani alzate . "Nella notte tra Sabato e Domenica, tra il 3 e il 4 gennaio", racconta Joha " I missili cadevano in tutte le direzioni. Morivamo di paura e ci siamo rifugiati con i bambini all'interno della casa. I soldati hanno cominciato a gridare "aprite la porta"Una ragazza si è affrettata ad ubbidire , il resto della famiglia è scesa con le mani alzate. I soldati, dodici o venti, hanno fracassato una porta e trasformata la casa in una avamposto militare. Le bombe avevano distrutto la parte superiore dell'abitazioneUn ufficiale ha gridato " 'Yallah - tutti a Rafah. Voglio far saltare la casa.' Non potevo credere alle mie orecchie. Ho dedicato tutta la mia vita per costruire questa casa." Gli ho detto 'Ya hawaja ,dove posso andare? I bambini sono così piccoli.' Con l'arma puntata mi ha proposto di cercare rifugio nella moschea,. Ho fatto presente che la moschea era diventato un obiettivo militare". Così Joha decide di recarsi dal suo vicino,ma domenica si ripete la stessa storia Anche qui i soldati intimano di andare a Rafah, la madre fa presente che non può camminare così a lungo perchè malata di cuore. Tutto inutile Il gruppo inizia a dirigersi verso sud : circa 60 persone, più della metà bambini" Avevamo una bandiera bianca I soldati ci conoscevano e sapevano che eravamo civili. Ho liberato una carriola per trasportare l'anziana madre A un certo punto dalle case i cecchini iniziano a sparare. ferendo Ibrahom ". I soldati proibiscono alla Mezzaluna Rossa di avvicinarsi. Quella notte il ragazzo comincia a sputare sangue , morendo dopo 13 ore Solo dopo un paio di giorni, quando viene dichiarata la tregua per tre ore, è possibile rimuovere il suo cadavere insieme a quello di altri tre palestinesi (due combattenti palestinesi)Quando la famiglia Joha torna a casa, trova :sacchi pieni di rifiuti, stanze semidistrutte o totalmente distrutte, bottiglie piene di urina, il computer rotto e il frigo e la lavatrice forate da proiettili, i libri puzzolenti per la piscia, cumuli di macerie ovunque. Sui muri slogan di questo tipo " l'occupante sionista è stato qui" "vimacelleremo tutti",(segue la versione dell'IDF che secondo me non smentisce la gravità di quanto è avvenuta..anzi)Numerose testimonianze confermano che molti civili ( compresi donne e bambini) sono stati uccisi mentre sventolavano la bandiera bianca aArarah (Beit Lahia), Azbat Abed Rabo (a est di Jabalya), Huzaa (a est di Khan Yunis),). Le organizzazioni internazionali stanno indagando per denunciare l'IDF
(segue la versione dell'IDF che secondo me non smentisce la gravità di quanto è avvenuta..anzi)

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