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Visualizzazione dei post da novembre, 2006

PALESTINA: ULIVI SENZA PACE

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Palestina: inizia la raccolta delle olive, una risorsa essenziale per un’economia in crisi All’inizio di novembre è iniziato nei territori palestinesi il periodo della raccolta delle olive, che durerà due mesi. Il ministro della Difesa israeliano, Peretz, aveva promesso che quest’anno la raccolta sarebbe stata diversa e anche un’ingiunzione dell’Alta Corte israeliana –che impone all’esercito di proteggere i raccoglitori palestinesi e consentire loro l’accesso ai campi - sembrava confermare l’ottimismo. CONTINUA IN http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idart=6706

GOMEL: i coloni, la destra religiosa e la violenza

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 I sraele: i coloni, i rabbini, la violenza di Giorgio GOMEL   (Confronti, novembre 2003 e HaKeillah, dicembre 2003) U n giorno di febbraio del 1994 Baruch Goldstein, un medico israelo-americano dell'insediamento di Kiryat Arba, assassinava 29 fedeli mussulmani in preghiera nella Moschea di Hebron. Questo avveniva appena pochi mesi dopo la stipula degli accordi di Oslo e nel pieno della trattativa che avrebbe condotto nei mesi successivi ai primi ritiri dell'esercito israeliano da parte dei territori e al nascere di una forma, ancorché limitata, di autonomia palestinese a Gaza e in parte della Cisgiordania. Quell'episodio efferato diede avvio a un'ondata di violenza; una sollevazione di massa nei territori fu repressa manu militari da Israele con ulteriori vittime; poi gli integralisti palestinesi risposero con i primi attentati suicidi contro civili innocenti in Israele. Tra gli ebrei di Israele e della Diaspo

HAIM YAVIN: la miseria della colonizzazione

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Quello che facciamo non è ebraico   Dal Corriere della Sera   Per quasi quarant'anni, Haim Yavin è stato l' anchorman perfetto. Ha condotto telegiornali in modo così imparziale che nessuno sapeva dire che opinione avesse delle notizie che leggeva o se ne avesse una. Ora, 72 anni e la fama di « Mr Television » d'Israele, si mette dietro a una telecamera per una spietata confessione denuncia: « Dal ' 67 siamo diventati dei conquistatori brutali, degli occupatori, che reprimono un altro popolo » dice in Yoman Masa ( « Diario di un viaggio » ) film « privato » girato in Cisgiordania e a Gaza: 5 puntate, la prima trasmessa ieri sera. Un vespaio scatenato già prima di andare in onda, il Consiglio dei coloni che ha chiesto la sua testa: « Ci odia, nessuno gli crede più » . Per due anni e mezzo Yavin è andato avanti e indietro dai Territori. Nessun operatore, una camera digitale. In qualche insediamento viene accolto a male parole ( « la solita stampa di sinistra » ) ma pe

HEBRON: TESTIMONIANZE

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1 LA TORTURA DELL'ASINO L eggiamo su Haaretz cosa sia la "procedura dell’asino": un giorno Mahmoud Shawara, quarantatrè anni, padre di nove figli, abitante nel villaggio di Nuanam vicino a Betlemme, era uscito di casa col suo asino per andare al lavoro, ma era stato fermato dalla polizia di frontiera e, dopo che si era rifiutato di seguire i soldati senza il suo asino, era stato legato all'animale. L'asino, spaventato, era corso al galoppo verso il villaggio; Shawara ha riportato gravi ferite in tutto il corpo, e alla fine è morto tra gravi sofferenze nell'ospedale in cui era stato portato da testimoni oculari. Anche se il Dipartimento di Polizia Investigativa non ha trovato un rapporto tra il comportamento dei poliziotti di frontiera e la morte di Shawara, testimoni indicano che questa è una pratica molto nota ai Palestinesi. Ha anche un nome: la procedura dell'asino. Non potrai stare a guardare l’asino del tuo fratello o il suo toro che cadon