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Gideon Levy : Tel Aviv billboards exemplify Israeli fascism

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HAARETZ.COM Tel Aviv billboards exemplify Israeli fascism *** I like reading opinion pieces by Nave Dromi. She’s straight-shooting, genuine, extreme, secular and doesn’t evade or equivocate: pure, distilled fascism, with no inhibitions and no masks. Who cares about The Hague. We’ll return to Gush Katif. Prime Minister Benjamin Netanyahu is the last defense against the legal system. The Palestinians must apologize, “and if it were up to me, we wouldn’t forgive them.” That’s what she is – an avowed super-ultranationalist fascist who believes the Jews deserve everything and the Palestinians nothing; that human rights are for wimps and that the entire land is hers. She’s much more honest than the prevaricators of the center left. I was impressed with her honesty even while reading her op-ed in Haaretz Wednesday (“We were right to hang billboards showing Abbas and Haniyeh as defeated terrorists”), in which she, this time in her role with the Israel Victory Pro

Gerusalemme Est: Malek Issa,9 anni, ferito dalla polizia israeliana,rischia di perdere un occhio

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Breaking the Silence  da FB  Gerusalemme Il marchio di Caino:bambini nella polvere 17 febbraio alle ore 11:45  ·  Sintesi personale  Sabato, Malek Issa, nove anni di Isawiya a Gerusalemme Est ,è stato colpito in faccia  con un proiettile dalla punta di spugna dalla  polizia israeliana . Ora è in ospedale e potrebbe perdere un occhio. Quattro brevi commenti sull'incidente: 1) Orripilante com'è, l'incidente non sorprenderà nessuno che abbia seguito quello che sta succedendo a Gerusalemme Est nell'ultimo anno . I ssa non è il primo bambino ad essere stato seriamente ferito   dalle forze di sicurezza israeliane . Mohammed Shtiwi, 14 anni, è stato colpito con un proiettile di gomma in testa. Abd al-Rahman Shtiwi, 10 anni, è attualmente in stato vegetativa dopo essere stato colpito con un proiettile vero dai soldati a Beit Jala. 2 ) Se non ne  sai nulla , vale la pena prendersi un momento per pensare al perché questo ge

Mairead Corrigan Maguire: "Palestina, Siria: due popoli traditi, la vergogna internazionale"

    Articolo qui  TAG:  Guerre: Siria      Palestina :area C annessione strisciante - occupazione militare “Non si costruisce la pace umiliando un popolo. Credo nella potenza dell’ascolto, e la comunità internazionale dovrebbe ascoltare le voci che giungono da Gaza e dalla Cisgiordania: voci di sofferenza, di disperazione, ma anche voci di tanti che non rinunciano a rivendicare il diritto di vivere da donne e uomini liberi in uno Stato indipendente”. Ad affermarlo è Mairead Corrigan Maguire, Premio Nobel per la Pace nel 1976.   Nata a Belfast da famiglia cattolica, Maguire, decise di dedicarsi alla pace nel suo Paese dopo che i tre figli della sorella furono investiti e uccisi da un’auto di cui aveva perso il controllo un membro dell’esercito repubblicano irlandese, colpito poco prima a morte da un soldato inglese. A seguito di quella tragedia la sorella si tolse la vita e Mairead fondò con Betty William, con cui ha condiviso il Nobel, il movimento “Donne per la pace ”.  M

Alberto Negri - Madamina ecco il catalogo amici-nemici dell’Italia

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Tag :  L'Italia delle due sponde Sulla nostra politica estera si leggono cose deliranti semplicemente perché fa fatica a esistere. Il dato più allarmante è che non abbiamo leve negoziali quasi con nessuno. Ma vediamo un po’ l’elenco di amici e nemici. Madamina il catalogo è questo… Sulla nostra politica estera si leggono cose deliranti semplicemente perché fa fatica a esistere, nonostante abbia ottenuto il sì europeo a una missione navale, aerea e forse pure terrestre che blocchi l’ingresso di armi in Libia. Il dato più allarmante però è che non abbiamo leve negoziali quasi con nessuno. Ma vediamo un po’ l’elenco di amici e nemici. Madamima il catalogo è questo… Partiamo in ordine cronologico dalla Russia soltanto perché abbiamo avuto ieri l’incontro a Roma con il ministro degli Esteri Lavrov e quello della Difesa Shoigun. Incontro era stato rinviato più volte perché questo governo come quelli precedenti non vuole mai irritare troppo gli americani a causa dei dazi. Questi

Odeh Bisharat :La pace è fatta solo con nemici sconfitti". Questo era il messaggio dei cartelloni giganti a Tel Aviv .

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articolo in inglese qui    Israele: beduini-drusi -arabi-immigrati-minoranze religiose Haaretz " La pace è fatta solo con nemici sconfitti". Questo  era il messaggio dei cartelloni giganti apparsi  a Tel Aviv la scorsa settimana . Gli annunci mostravano i due leader del popolo palestinese, Ismail Haniyeh e Mahmoud Abbas, in ginocchio e bendati. Uno alzav a  le mani in un gesto di resa, mentre l'altro s ventolava una bandiera bianca. Sullo sfondo c'era una scena di totale  distruzione. Aerei  da combattimento - presumibilmente israeliani - volavano sopra le macerie. Questo è scioccante. È  sufficiente a tenere  sveglie  le persone di notte, ma il messaggio inviato  è stato popolare qui per generazioni: gli arabi comprendono solo il linguaggio della forza. Sì, questa è l'essenza della politica di forza di Israele contro i palestinesi  e il suo fine : costringerli  a tenere una bandiera bianca e  a inginocchiarsi con gli occhi bendati.  Se  le mani non so

Odeh Bisharat Opinion Defeated, Humiliated, Pleading

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“Peace is made only with defeated enemies.” That was the message of giant billboards that were hung around Tel Aviv last week. The ads showed images of two leaders of the Palestinian people, Ismail Haniyeh and Mahmoud Abbas, kneeling and blindfolded. One had his hands raised in a gesture of surrender, while the other waved a white flag. In the background was a scene of complete destruction, with fighter jets – presumably Israeli – flying above it. This is shocking. It’s enough to keep people awake at night – both those on the losing side and normal people on the winning one. But it’s the practical expression of the slogan that has been popular here for generations: The Arabs only understand the language of force.Yes, that’s the essence of Israel’s policy of force against the Palestinians – forcing them to hold a white flag and kneel, with eyes blindfolded. And if the hands aren’t tied, then they are raised in surrender. During both the first and second intifadas, at checkpoints an