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Fulvio Scaglione : Ieri Iraq e Siria, domani Iran: l’America in Medio Oriente sa solo distruggere (e Trump c’entra poco)

Ieri Iraq e Siria, domani Iran: l’America in Medio Oriente sa solo distruggere (e Trump c’entra poco) N uove sanzioni, per rendere ancora più fragile la già precaria economia iraniana.  E una pallida apertura diplomatica in forma di polpetta avvelenata: la pace in cambio di una revisione dell’accordo del 2015 sul nucleare, ma a condizioni così umilianti da risultare inaccettabili per Teheran. E cco l’ultima mossa degli Usa.  Da parte dell’Iran, minacce di ritorsione contro gli interessi degli Usa e dei loro alleati nella regione. Inutili nel gioco lungo, perché l’asse Usa-Arabia Saudita-Israele finirebbe comunque col prevalere, ma temibili nell’immediato. Questo, però, è il giorno per giorno della crisi tra Usa e Iran, l’elenco dei titoli dei Tg.   La sostanza è altrove, ed è terribile.  Se appena ci guardiamo dietro le spalle, non possiamo non notare il cambio di paradigma.   L’invasione internazionale dell’Afghanistan, nel 2001, e quella anglo-americana dell’Iraq nel 2003, a

Famiglia Cristiana IL MURO ASSASSINO DI TRUMP

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Le immagini che scuotono l’America e il mondo sono quelle di un padre e di una figlia annegati inun canneto  del Rio Grande  mentre cercavano di attraversare il confine tra  Messico  e  Stati Uniti : sono stati trovati a faccia in giù nell’acqua sporca di fango, le braccia della piccola di due anni ancora strette al collo del papà. La fotografia è stata scattata da  Julia Le Duc , reporter del periodico  la Journada. L’ennesimo   simbolo dei migranti che muoiono cercando di lasciare il proprio Paese per vie impervie e pericolose a causa dei muri eretti dai governi. Muri assassini, perché non fermano l’immigrazione ma rendono solo più rischiose i modi per attraversare i confini. Lo scatto ricorda quello di Aylan Kurdi, il bambino di tre anni trovato morto sulle coste della Turchia nel 2015.  I cadaveri hanno un nome: si tratta di un cittadino salvadoregno,  Oscar Alberto Martinez , di 25 anni, e sua figlia  Angie Valeria . Si vede la bimba legata al padre da quella che sembra essere

Chemi Shalev Bahrain : Il piano di pace di Trump vuole che i palestinesi siano sottomessi

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articolo in lingua originale qui  Sintesi personale La  presentazione  della tanto attesa produzione di Peace for Prosperity da parte dell'amministrazione statunitense, che ha avuto luogo in Bahrain martedì scorso, ha ottenuto recensioni contrastanti, per usare un eufemismo. Barak Ravid di Axios e Israel's Channel 13 lo hanno descritto come "impressionante, dettagliato e ambizioso - forse eccessivamente ambizioso". L'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Israele e in Egitto Dan Kurtzer : "Gli autori del piano chiaramente non capiscono nulla ". Il piano, pubblicato in un colorato opuscolo alla vigilia del vertice economico del Bahrain, viene interpretato dalla Casa Bianca come una visione dei "frutti di pace" generosi che i palestinesi potrebbero raccogliere una volta raggiunto un accordo di pace con Israele. I critici lo descrivono come un guazzabuglio dilettantesco  che promette progetti finanziati con  denaro che non esiste e che dipe

Chemi Shalev Analysis Bahrain Debacle Marks Crash of Trump Team’s Campaign to Diss Palestinians Into Submission

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Informazioni su questo sito web HAARETZ.COM Bahrain debacle marks crash of Trump team’s campaign to dis Palestinians into submission The  unveiling  of the U.S. administration’s long-awaited production of Peace for Prosperity, premiering in Bahrain on Tuesday, garnered mixed reviews, to say the least. Barak Ravid of Axios and Israel’s Channel 13 described it as “impressive, detailed and ambitious – perhaps overly ambitious.” Former U.S. Ambassador to Israel and Egypt Dan Kurtzer offered a slightly different take: “I would give this so-called plan a C- from an undergraduate student. The authors of the plan clearly understand nothing,” he said. >> Subscribe for just $1 now The plan, released in a colorful pamphlet on the eve of the Bahrain economic summit, is being portrayed by the White House as a vision of the bountiful “fruits of peace” that Palestinians might reap once they reach a peace agreement with Israel. Critics describe it as