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Ramzy Baroud C’è un complotto per spopolare i campi di rifugiati palestinesi in Libano?

Il linguaggio della pedagogia neoliberista  di Henry A. Giroux  – 26 dicembre 2018 Dove può andare la rabbia? “Forte Trump” C’è un complotto per spopolare i campi di rifugiati palestinesi in Libano? Gilet gialli, scontri sul bilancio italiano e silenzio dei sindacati Perché “La fabbrica del consenso” di Chomsky è ancora rilevante? Nessun motivo di opporsi al ritiro dalla Siria deciso da Trump Un video inquietante composto da una preghiera registrata e da una fotografia di un certo ‘Hajj Jamal Ghalaini’ spunta fuori di tanto in tanto su Facebook. La voce è quella di un presunto sceicco religioso che prega per il benessere dell’uomo nella fotografia perché ha salvato i giovani rifugiati palestinesi del Libano, facilitando la loro partenza per l’Europa. Il video sarebbe stato soltanto un altro strano post sui media sociali, se non fosse stato che Ghalaini è una persona vera

Amira Hass Perché la "fabbrica del consenso” di Chomsky è ancora rilevante?

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Tra dotto da  Maria Chiara Starace   Perché “La fabbrica del consenso” di Chomsky è ancora rilevante? The Listening Post ha intervistato la giornalista israeliana Amira Hass sulle sue riflessioni circa La fabbrica del consenso di Noam Chomsky. Hass ha passato gran parte della sua carriera a vivere e fare reportage da Gaza e dalla Cisgiordania - una dei pochi giornalisti israeliani ad averlo fatto. Di seguito è riportata la trascrizione integrale dell'intervista.  The Listening Post: “La popolazione in generale non sa che cosa sta accadendo e non sa neanche di non saperlo”. Questo è il sunto conciso di Noam Chomsky circa la comprensione che ha il pubblico in generale riguardo alle decisioni che vengono prese a nome loro. Come  le sembra giusto oggi? Amira Hass: E’ un’affermazione molto umanistica e molto ottimista. La convinzione che la gente voglia avere accesso all’informazione e con questo possano agire, possano cambiare. Posso dire che

Ben-Gurion a proposito di Israele, pace e mal di schiena: un’intervista perduta è riportata alla luce. - Invictapalestina

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Ben-Gurion a proposito di Israele, pace e mal di schiena: un’intervista perduta è riportata alla luce. Ben-Gurion credeva che la missione dello Stato fosse quella di realizzare il concetto biblico di “am-segulah”, una nazione esemplare di alte virtù, prediletta da Dio. Quando nel 1968 gli venne chiesto se Israele avesse adempiuto la missione, rispose: “Non ancora”. Copertina: Il primo Primo ministro di Israele, David Ben-Gurion, nella sua casa nel 1972 alla vigilia dell’86esimo compleanno. By ISABEL KERSHNERAUG. 12, 2016 KIBBUTZ SDE BOKER, Israele. – La rara, intima e riflessiva intervista con il Primo ministro, fondatore di Israele, venne ripresa cinquant’anni fa, ma mai mandata in onda. David Ben-Gurion, a 82 anni, e cinque anni dopo essersi dimesso da Primo ministro, parlò per sei ore durante un’intervista di come costruì lo Stato e dei profeti biblici che furono la sua guida; dell’imperativo bisogno di sicurezza della sua giovane nazione e della ricerca di Israele d

Michael Sfard :la fioritura del Ku Klux Klan ebraico .

Michael Sfard Opinion The Flourishing of the Jewish KKK Sintesi personale Nell'arco di un mese, dal 9 novembre alla Giornata internazionale dei diritti umani, ql  10 dicembre, i ricercatori dell'organizzazione per i diritti umani Yesh Din, di cui sono consulente legale, hanno ricevuto testimonianze e foto degli attacchi di odio notturno perpetrati dai coloni contro otto villaggi in tutta la Cisgiordania. Gli abitanti dei villaggi di A-Dik, Urif, Burqa, Hawara, Asira al-Qibliya, Jab'a, Beitin e Al-Mughayyir (in due occasioni) si sono svegliati al mattino con la  vista terrificante di  graffiti che contenevano slogan di odio e promettevano morte e vendetta . Inoltre sono state bruciate auto e  forati pneumatici Sui muri e le porte in mezzo ai villaggi, i terroristi ebre i hanno dipinto  a spruzzo il simbolo che milioni di vittime ebree erano costrette a indossare ,come segno della loro inferiorità prima di essere sterminati . Ora , per la nostra vergogna, è diventato  di r

Michael Sfard Opinion The Flourishing of the Jewish KKK

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Nascondi HAARETZ.COM The flourishing of the Jewish KKK | Opinion Within a one-month period, from November 9 to International Human Rights Day on December 10, the researchers at the Yesh Din human rights organization, for which I serve as legal adviser, received testimony and photos from nighttime hate attacks perpetrated by settlers against eight villages throughout the West Bank. The residents of the villages of A-Dik, Urif, Burqa, Hawara, Asira al-Qibliya, Jab’a, Beitin and Al-Mughayyir (on two occasions) woke up in the morning to the terrifying sight of graffiti containing hate   logans and promising death and revenge — in addition to burned-out cars and punctured tires. On doors and walls in the middle of the villages, the Jewish terrorists spray-painted the symbol that millions of Jewish victims were forced to wear on their clothing as a sign of their inferiority prior to their extermination, and which to our shame has recently become the racist s

In memoria di Mario Meinero. Una storia controcorrente

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Informazioni su questo sito web LANTIDIPLOMATICO.IT In memoria di Mario Meinero. Una storia controcorrente L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo Era un medico giovanissimo quando, circa 45 anni fa, si avvicinò alla Palestina, fisicamente oltre che politicamente. A dire il vero aveva una certa allergia a definire il suo lavoro politico anche se era frutto di una scelta indiscutibilmente politica, la scelta per le vittime dell’ingiustizia che lui cercava di “risarcire” in qualche modo col suo lavoro. Non amava le luci della ribalta e non gradiva essere considerato un attivista. Era un chirurgo e come chirurgo operava ove lo portava il suo senso della giustizia e la sua umana empatia per chi era in stato di bisogno. Era nato nel 1946 ed aveva conosciuto la Palestina della “grande resistenza” dopo il 1967, quando aveva poco più di 20 anni ed era ancora all’Università. A 26 andò in Palestina per la prima volta come neo laureato