Post

Giorgio Bernardelli Per la Terra Santa Trump sogna una pace zoppa

Immagine
Per la Terra Santa Trump sogna una pace zoppa In Medio Oriente si torna a parlare del piano di pace con il quale Donald Trump vorrebbe mettere il suo sigillo sul conflitto in Terra Santa. I contenuti sembrano definiti. Per i palestinesi cattive notizie. Risorge dalle ceneri come l'araba fenice: in queste ore in Medio Oriente si fa di nuovo un gran parlare del piano di pace di Donald Trump, l'«affare della vita» attraverso il quale il presidente magnate - dopo essere stato il primo inquilino della Casa Bianca a incontrare ufficialmente un leader nord-coreano - vorrebbe mettere il suo sigillo anche sul conflitto israelo-palestinese. Jared Kushner - il genero plenipotenziario sull'argomento - è in viaggio nelle capitali arabe insieme a Jason Greenblatt, l'inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente. E ieri sera, 25 giugno, c'è stato anche un incontro alla Casa Bianca tra il presidente Trump e re Abdallah di Giordania. L'intento è abbas

John Feffer Il mondo ai rifugiati: andate all’inferno

Immagine
‘L’aumento delle forze di destra è nefasta’ – Prima parte Trump non ha realmente posto fine alla separazione delle famiglie L’America ha abbandonato la faccenda dei diritti umani Il mondo ai rifugiati: andate all’inferno Trump mente di nuovo riguardo alla Germania 21 giugno 2018 E’ una storia famosa, anche se forse non sufficientemente famosa. Il viaggio nel 1939, della MS St. Louis , un transatlantico tedesco è stato narrato in un libro del 1974 e in un film del 1976 (entrambi intitolati: Voyage of the Damned – Viaggio dei maledetti) e anche in un’opera del 1994. Questa storia non è dimenticata, e tuttavia così tante persone sfortunate di tutto il mondo sono ancora destinate a ripeterla. Nel 1939, la MS St. Louis , portò via più di 900 profughi  ebrei della Germania. La nave attraccò a Cuba, ma il governo dell’isola permise di sbarcare soltanto a una manciata di passeggeri. Gli altri appresero con sorp

Lisa O’Neill Trump non ha realmente posto fine alla separazione delle famiglie

Immagine
  Trump non ha realmente posto fine alla separazione delle famiglie 23 giugno 2018 “Digli di non abbracciarsi,” ha urlato ad Antar Davidson il suo supervisore. “Digli di non abbracciarsi!” Davidson, di 32 anni, era impiegato come assistente sociale dei giovani in un ricovero di Tucson gestito dalla Southwest Key Programs, l’organizzazione   dal governo federale per ospitare i bambini immigrati in molteplici stati. Il suo compito era di aiutare a fare assistenza a 300 bambini immigrati, di età compresa tra i 4 e i 17 anni che vivono lì. Dato che era l’unico membro del personale che parlava fluentemente il Portoghese, era stato convocato per tradurre quello che dicevano tre fratelli brasiliani arrivati da poco, di 8, 10 e 16 anni. I fratelli erano sconvolti. Non avevano dormito da quando erano arrivati al rifugio quella mattina, e il personale aveva detto loro che la loro madre era sparita. In Brasile coloro che sono “spariti” vengono sequestrati e non si vedono

Annalisa Camilli, I medici che curano le ferite invisibili della tortura

Immagine
internazionale.it     I medici che curano le ferite invisibili della tortura Hanno cominciato a occuparsi degli esuli delle dittature latinoamericane… La prima cosa che fa quando si trova davanti un paziente che è stato torturato è cercare di capire il progetto che aveva in mente il suo torturatore. Lilian Pizzi, psicoterapeuta, ha una voce decisa mentre con un leggero accento toscano descrive le tecniche usate dall’équipe composta da medici, psicologi, fisioterapisti, operatori legali e assistenti sociali che dall’aprile del 2016 a Roma si occupa di curare decine di persone che hanno subìto violenze, abusi e torture nelle carceri di mezzo mondo. La stanza dove incontra i pazienti è semivuota: un tavolo bianco con due sedie grigie, un mobiletto che serve da schedario e, dietro al tavolo, una finestra che affaccia su una strada trafficata. Una luce fioca e qualche rumore di clacson filtrano attraverso una grata. “La tortura ha lo sco

Francesca Borri : «Dietro il fumo la vera Gaza»

  Il Venerdì di Repubblica Data : 23 giugno 2018 Pagina : 37 Autore : Francesca Borri Titolo : «Dietro il fumo la vera Gaza»  Gaza-  Razan al Najjar, volontaria del Medical Relief, aveva 21 anni, un camice bianco e le mani alzate quando a ridosso del confine, mentre cercava di raggiungere un ferito, è stata centrata da un proiettile, e uccisa. Era il primo giugno. E in tutto il mondo la sua foto è diventata un simbolo di Gaza. Ma a Gaza, a diventare un simbolo è stata piuttosto la distruzione di quella foto: durante la veglia funebre, a casa sua. In un raid di Hamas. Perché lei era di Fatah. E doveva restare una tra tante. La manifestazione in programma il giorno dopo era attesa come la più partecipata dall'inizio delle proteste. I palestinesi l'hanno disertata. Per Gaza, la Marcia del ritorno è la prima iniziativa popolare dai tempi della Prima intifada. Dal 30 marzo, ogni venerdi, a migliaia si ritrov

Trump : "Gli evangelici apprezzano più degli ebrei ,lo spostamento dell'Ambasciata a Gerusalemme"

Immagine
Haaretz ;WATCH Trump on Jerusalem Embassy Move: 'Evangelicals Appreciate It More Than the Jews' Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riferito all'ex governatore dell'Arkansas Mike Huckabee in un'intervista rilasciata durante il fine settimana che i cristiani evangelici  gli sono più grati degli ebrei per il trasferimento dell'ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Trump è rimasto sorpreso per questo . " Ti dico una cosa, ricevo più ringraziamenti  dagli evangelici che dagli ebrei.  Il  popolo ebraico lo apprezza, ma gli evangelici lo apprezzano più degli ebrei". "Non è una sorpresa, signor Presidente, perché gli evangelici sono persone del libro", ha risposto Huckabee. "E credono che tu abbia mantenuto la promessa  di 3000 anni fa riconoscendo  Gerusalemme come capitale". Huckabee, il padre della segretaria della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, ha suscitato