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La fake news dei cori pro-foibe a Macerata

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La fake news dei cori pro-foibe a Macerata Nessuna testimonianza audio-video dei presunti cori pro-foibe di cui ha parlato Il Giornale. In più, Matteo Salvini diffonde foto di militanti Casapound che picchiano un carabiniere, spacciandoli per manifestanti antifascisti you-ng.it Ma purtroppo, anche se c’erano quindici/ventimila persone in piazza, da Macerata seguitavano a non arrivare notizie. Nulla, neanche una vetrina rotta o un cassonetto bruciato (e si sa che i fascistelli ci tengono moltissimo ai cassonetti e alle vetrine: se un nazileghista spara a 6 persone innocenti è un “eroe patriota”, ma se spacchi una vetrina sei un maledetto verme disgustoso, certe cose non si fanno, vergogna, fai piangere Gesù). E allo sciacallone Matteo non deve essere parso vero quando Il Giornale ha scritto, online, di un coro che sarebbe partito da alcuni manifestanti: “ Ma che belle son le foibe da Trieste in giù ” (notizia apparsa anche su un sito loca

Nagaland, Bjp offre ai cristiani pellegrinaggi gratis a Gerusalemme: ‘Opportunismo politico’

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Nagaland, Bjp offre ai cristiani pellegrinaggi gratis a Gerusalemme: ‘Opportunismo politico’ Il 27 febbraio andranno al voto gli Stati di Meghalaya, Nagaland e Tripura. In Nagaland l’88% della popolazione è cristiana. Il Consiglio delle Chiese battiste del Nagaland boicotta i partiti nazionalisti e denuncia le violenze contro i cristiani. New Delhi (AsiaNews) – Il Bharatiya Janata Party (Bjp), partito nazionalista indù al governo centrale dell’Unione indiana e a capo di 19 Stati su 29, ha offerto ai cristiani del Nagaland pellegrinaggi gratuiti a Gerusalemme, se dovesse vincere le elezioni. La tornata elettorale si svolgerà il prossimo 27 febbraio nei tre Stati di Nagaland, Meghalaya e Tripura, nell’estrema parte nord-orientale del Paese. Ad AsiaNews attivisti denunciano la mossa preelettorale: “È solo opportunismo politico per accaparrarsi i voti dei cristiani, che qui rappresentano la maggioranza della pop

Neve Gordon : il nuovo antisemitismo

4 gennaio 2018, London Review of Books Poco dopo lo scoppio della Seconda Intifada nel settembre 2000 sono diventato attivista del movimento politico ebreo-palestinese chiamato “Ta’ayush”, che conduce un’attività non violenta diretta contro l’assedio militare israeliano della Cisgiordania e di Gaza. Il suo obiettivo non è solo protestare contro le violazioni dei diritti umani da parte di Israele, ma di unirsi al popolo palestinese nella sua lotta per l’autodeterminazione. Per alcuni anni ho passato la maggior parte dei fine settimana con “Ta’ayush” in Cisgiordania; durante la settimana avrei scritto delle loro attività per la stampa locale ed internazionale. I miei articoli attirarono l’attenzione di un professore dell’università di Haifa, che scrisse una serie di interventi accusandomi prima di essere un traditore e un sostenitore del terrorismo, poi più tardi di essere un “Judenrat wannabe” [lett. “Sostenitore del Consiglio ebraico”, cioè gli ebrei che collaboraron

Amira Hass :Lieberman ha ragione, a Gaza non c’è una crisi, c’è una catastrofe – Zeitun

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Lieberman ha ragione, a Gaza non c’è una crisi, c’è una catastrofe – Zeitun Lieberman ha ragione, a Gaza non c’è una crisi, c’è una catastrofe TOPICS:ANPGazaHaaretzHamasHassIsraele (AP Photo/Khalil Hamra)… zeitun.info 12 febbraio 2018, Haaretz Una ‘crisi’ implica un punto di rottura, e Gaza c’è arrivata molto tempo fa. Siamo oltre ad una rottura nella quotidianità. Siamo ad una catastrofe umanitaria Nella disputa tra il capo di stato maggiore ed il ministro della Difesa sul fatto se vi sia una crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha ragione. Non vi è crisi. Una crisi comporta un punto di rottura di un genere che interrompe la quotidianità, che colpisce come una meteora. Non è questa la situazione di Gaza, dove si verifica un costante e previsto deterioramento. Qualunque punto sulla linea di declino è un disastro umanitario. Il paragrafo precedente ed ogni affermazione che seguirà potreb

Anshel Pfeffer :Una democrazia illiberale che funziona molto bene: la spiegazione del posto di Israele nella classifica mondiale della democrazia – Zeitun

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Una democrazia illiberale che funziona molto bene: la spiegazione del posto di Israele nella classifica mondiale della democrazia – Zeitun zeitun.info 7 febbraio 2018,  Haaretz Nell’“Economist Intelligence Unit’s Democracy Index” [Indicatore della Democrazia dell’Unità di Intelligence dell’Economist], la positiva prestazione del Paese è danneggiata dall’egemonia del Gran Rabbinato [supremo organo religioso ebraico dello Stato di Israele, con due rabbini capo, uno sefardita e l’atro askenazita, ndt.] e dal modo in cui Israele tratta i palestinesi ed altre minoranze Quanto è democratico Israele? Poco più del Belgio, un poco meno della Francia ed esattamente come l’Estonia. Perché confrontare Israele con questi tre Paesi? Hanno lo stesso piazzamento nell’”Indicatore annuale  della Democrazia dell’Unità di Intelligence dell’Economist”, una classifica di 167 Paesi e territori basata su una lunga lista di caratteristiche che gli estenso

Terra Santa: Comune di Gerusalemme reclama tasse dalle Chiese. Leader cristiani, “decisione contraria alla posizione storica tra Chiese e autorità civili”

Terra Santa: Comune di Gerusalemme reclama tasse dalle Chiese. Leader cristiani, “decisione contraria alla posizione storica tra Chiese e autorità civili”   Una misura che “compromette il carattere sacro di Gerusalemme e mette a rischio la capacità della Chiesa di esercitare il suo ministero in questa terra a nome delle sue comunità e della chiesa universale”. Così i Patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme replicano alla Municipalità di Gerusalemme che ha deciso, secondo quanto riferito dai media israeliani, di reclamare dalle Chiese (e non solo, anche dagli uffici Onu) il versamento delle tasse comunali, conosciute come Arnona, sugli immobili non adibiti al culto. La decisione della Municipalità, secondo i 13 leader religiosi firmatari della dichiarazione – tra loro figurano anche mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, e il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton – “è contraria alla posizione

Amira Hass : Opinion Lieberman Is Right, There’s No Crisis in Gaza – This Is Disaster

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Lieberman is right, there’s no crisis in Gaza – this is disaster *** haaretz.com   Israeli army chief sounds all the alarms on Gaza, but his boss isn’t listening Gaza health system collapsing: 40 percent of medicine runs out Palestinians: 57 wounded

Shlomi Eldar :Rabbia, disperazione raggiungono nuove vette in Cisgiordania

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    Anger, despair reach new heights in West Bank The mob attack in the West Bank town of Jenin on two Israel Defense Forces soldiers should be considered as a warning sign for the possible outbreak of a new intifada. al-monitor .com  Sintesi personale "Q uasi immediatamente siamo stati circondati da una folla che ha rotto una finestra e ha cercato di farci del male.   E 'stato un vero linciaggio.   L'unica cosa che potevo fare era urlare fino a quando non siamo stati salvati ", ha raccontato un soldato israeliano che è stato salvato il 12 febbraio da un    tentativo di linciaggio    nella città di Jenin in Cisgiordania. La soldatessa ,insieme a un collega mashio, era in un veicolo militare che avva sbagliato strada  Una folla di palestinesi ha circondato l'auto, ha tirato fuori i due soldati e rubato una delle loro armi.   Un video girato da uno dei palestinesi mostra la donna terrorizzata, il viso sanguinante per i tagli c