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Protesta pacifica in Palestina, pallottole vere israeliane

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Se  fosse avvenuto  in un altro luogo della terra che si definisce "democratico", se fossero stati gli arabi  ad agire così , quale sarebbe stata la reazione internazionale?

VIdeo a Gerusalemme i nazionalisti inveiscono contro i pacifisti

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L'occupazione israeliana in 4 minuti

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Amnesty International Italia:Porre fine a mezzo secolo di violazioni ai danni dei palestinesi

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7 giugno 2017   Amnesty International chiede agli stati di vietare l’importazione dei prodotti degli insediamenti israeliani, per contribuire a porre fine a mezzo secolo di violazioni ai danni dei palestinesi Amnesty International ha chiesto alla comunità internazionale di vietare l’importazione di tutte le produzioni provenienti dagli insediamenti illegali israeliani e di porre fine a profitti multimilionari che hanno alimentato violazioni dei diritti umani di massa ai danni dei palestinesi. In occasione del 50esimo anniversario dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, comprese Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza, l’organizzazione per i diritti umani ha lanciato una nuova campagna per chiedere agli stati di proibire l’ingresso nei loro mercati di beni prodotti negli insediamenti e di impedire alle loro aziende di operare negli insediamenti o commerciare beni provenienti dagli insediamenti. “ Per decenni il mondo è rimasto a guardare, mentr

Sami Michael :la vergogna dell'occupazione

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Sintesi personale L' 'occupazione israeliana è avvenuta dopo il crollo degli imperi  . Gli imperi britannici e francesi crollarono non solo per le vittorie militari. ,ma perchè non valeva più la pena di insediarsi in paesi stranieri visto l'alto costo economico e lo spargimento di sangue .   Anche la schiavitù non è scomparsa da questo mondo per ragioni umane, ma perché l'acquisto e il mantenimento  di uno schiavo era diventato costoso e non ne valeva più la pena .     Abbiamo versato milioni negli insediamenti negli ultimi 50 anni a scapito dei contribuenti israeliani e soprattutto a spese della crescita di città e villaggi  e   dei quartieri poveri   Il frutto della prosperità  persa e privatizzata  è ora goduto da diverse migliaia di persone, diventate padroni  del nostro destino. Nel corso di 50 anni di occupazione  i valori umani che abbiamo mantenuto meticolosamente sono consumati. Nella cultura dell'occupazione un solda

Gideon Levy: Muori, soffri, puttana

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Muori, soffri, puttana Gideon Levy Haaretz – 4 giugno 2017 Giovedì scorso è avvenuto un orribile incidente nei Territori Occupati. Non è stato meno deprecabile del colpo di grazia di Elor Azaria contro un terrorista impossibilitato a offendere [ Azaria è un soldato israeliano che ha ucciso un giovane palestinese a terra già ferito, ndt]. Guardando il video che documenta il fatto ti si rivolta lo stomaco. È disgustoso e fa arrabbiare, ma nessun media in Israele, riflettendo la profonda apatia nella quale siamo sprofondati, vi ha dedicato la minima attenzione.   Quel giorno un gruppo di soldati stava intorno a una ragazza palestinese morente che si contorceva per il dolore, riversa sanguinante sulla strada. I soldati facevano a gara tra di loro per vedere chi l’avrebbe insultata con il linguaggio più spregevole. Questi sono i tuoi soldati, Israele, questo è il loro linguaggio, questi sono i loro valori e principi. A ness

Video : il colonialismo israeliano in 5 minuti

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Cinquant'anni dopo la guerra dei sei giorni, la cisgiordania, frammentata, rende impossibile ogni soluzione pacifica tra israeliani e palestinesi? (Le Monde) Sulla pagina di Le Monde 371 commenti e 274000 condivisioni. https://www.facebook.com/lemonde.fr/videos/101556146328275 youtube

Alberto Negri :Da 4 Paesi arabi stop a rapporti con il Qatar: la “Nato araba” si frantuma ancor prima di nascere

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      Da 4 Paesi arabi stop a rapporti con il Qatar: la “Nato araba” si frantuma ancor prima di nascere La decisione di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto e Bahrein arriva con le crescenti tensioni nel Golfo per il presunto appoggio di Doha a gruppi… ilsole24ore.com   Nel Golfo forse è cominciata una nuova era: dopo avere esportato instabilità in tutta la regione favorendo una versione dell'Islam retrograda e radicale le monarchie assolute del petrolio sono ai ferri corti. Il quartier generale americano in Medio Oriente, il Centcom, ha sede in Qatar e gli Stati Uniti allo stesso tempo sono i maggiori protettori e fornitori di armi dell’Arabia Saudita, che insieme agli inglesi aiutano nella guerra in Yemen contro i ribelli Houthi sciiti. La rottura diplomatica tra Doha, l'Arabia Saudita, l'Egitto, gli Emirati Arabi e il Bahrein (cui si è aggiunto anche lo Yemen) , incrina proprio il sistema di sicurezza americano e occidentale n

–Ugo Tramballi :Sei giorni, mille guerre

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        Sei giorni, mille guerre «Ci sono cose di cui mi rammarico. Per esempio gli insediamenti nei Territori nei quali io stesso, sfortunatamente, ho messo mano, e che sono stati ilsole24ore.com Domenica 04 Giugno 2017 « Ci sono cose di cui mi rammarico. Per esempio gli insediamenti nei Territori nei quali io stesso, sfortunatamente, ho messo mano, e che sono stati davvero un grande errore», ammise Shimon Peres nel 2007, quando diventò presidente d’Israele. Ma era ormai troppo tardi. Apparentemente quella dei Sei giorni non fu molto diversa dalle altre guerre combattute e vinte da Israele. Fu rapida: iniziò all’alba del 5 giugno 1967 e l’11 le parti firmarono il cessate il fuoco. Mai gli israeliani ebbero un successo così folgorante: l’attacco a sorpresa della loro aviazione distrusse a terra l’aeronautica egiziana e siriana. Avevano preso l’iniziativa per anticipare quella che sembrava un’imminente aggressione, dopo che

Quei sei giorni che sconvolsero il Medio Oriente. Dopo 50 anni una guerra ancora aperta | AgenSIR

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Quei sei giorni che sconvolsero il Medio Oriente. Dopo 50 anni una guerra ancora aperta | AgenSIR Il primo attacco, a sorpresa, parte il 5 giugno 1967, alle 7.45: aerei militari israeliani distruggono quasi del tutto l'aviazione egiziana. Stessa sorte, di lì a… agensir.it Il primo attacco, a sorpresa, parte il 5 giugno 1967, alle 7.45: aerei militari israeliani distruggono quasi del tutto l’aviazione egiziana. Stessa sorte, di lì a poche ore, per gli aerei siriani e giordani. Prive della necessaria copertura aerea le truppe egiziane subiscono anche l’offensiva terrestre israeliana. L’esercito con la Stella di David arriva nella penisola del Sinai passando per la Striscia di Gaza. Le brigate corazzate israeliane contrattaccano anche a Gerusalemme e a Jenin, varcando il confine della Cisgiordania per la prima volta dal 1948, dopo che la Giordania di re Hussein aveva preso a bombardare Gerusalemme Ovest e Tel Aviv, forte di un Trattat