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"Rivoluzione nei rapporti Usa-Israele: 'Via libera a migliaia di nuove case' " di Alberto Stabile.

REPUBBLICA di oggi, 25/01/2017, a pag. 15, Nel giorno del suo primo colloquio con il presidente Trump, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato la fine di ogni restrizione nell’espansione degli insediamenti ebraici nei Territori occupati e a Gerusalemme est, e trionfalisticamente ha concluso che d’ora in poi «possiamo costruire dove vogliamo e quanto vogliamo». Simultaneamente, il municipio della Città Santa, rispolverando un vecchio progetto che era costato l’ennesimo scontro tra Netanyahu e Obama, ha comunicato il via libera alla costruzione di 566 nuove abitazioni in tre insediamenti nella parte araba di Gerusalemme unilateralmente annessa nel 1967. Ventiquattro ore dopo, ieri, il governo ha annunciato la costruzione di 2500 alloggi nei ‘gushim’, i maggiori insediamenti ebraici già esistenti in Cisgiordania. E’ già significativo che all’annuncio dato da Netanyahu non sia seguita alcuna presa di posizione della Casa Bianca. E questo basta per spin

Marcia delle Donne americane :Linda Sarsour,attivista americana palestinese, attaccata dalla destra

 Sintesi personale   "Una sostenitrice  di Hamas e della  sharia " così Linda Sarsour, un' attivista palestinese-americana, è stata etichettata sui social media per il suo impegno organizzativo ,come "sorella musulmana palestinese", alla marcia  delle donne di Sabato a Washington Gli attacchi sono iniziati quando The Daily Caller, un giornale conservatore, ha pubblicato le immagini di Sarsour al fianco di Salah Sarsour, descritto   come " membro della Società islamica di Milwaukee   ed ex agente di Hamas ,imprigionato in Israele nel 1990 "Le foto dei due che non sono evidentemente collegati, sono state prese durante un evento di beneficenza a Chicago. A ltri blog conservatori e siti web, come ad esempio il Gateway Pundit l'hanno etichettata come una sostenitrice  della Sharia (citando i commenti di Sarsour circa il  congedo di maternità retribuito in Arabia Saudita). Poco dopo le accuse sono state  diffuse sui social media  dai cri

Palestinian-American behind Women's March attacked for being 'Hamas supporter'.Linda Sarsour

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        Palestinian-American behind Women's March attacked for being 'Hamas supporter' haaretz.com | Di Taly Krupkin "A supporter of Hamas and sharia law" – that was how Linda Sarsour, a Palestinian-American activist, was labeled on social media after she pledged her solidarity as a "Palestinian Muslim sister" with the hundreds of thousands attending Saturday's Women’s March on Washington, of which she was one of the organizers. Following the accusations, Sarsour asked for support on Twitter, read more: http://www.haaretz.com/us-news/.premium-1.767187 eading human rights leaders and fellow marchers to stand up for her side with a viral campaign on Twitter.     Women's March organizer Linda Sarsour posing at last month's MAS-ICNA convention w/ ex-Hamas operative Salah Sarsour (unsure if related). pic.twitter.com/LCM1BaiO4L     — Chuck Ross (@ChuckRossDC) January 21, 2017 The attacks started when

Trump toglie gli Usa dall’accordo Trans-Pacifico. Le conseguenze per la Cina

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http://www.asianews.it/…/Trump-toglie-gli-Usa-dall%E2%80%99…         USA-ASIA Trump toglie gli Usa dall’accordo Trans-Pacifico. Le conseguenze per la Cina Il neo-presidente Usa riceve l’appoggio di Bernie Sanders: questi accordi sono “un disastro” e sono costati “milioni di posti di lavoro” agli americani. John McCain: Il… Di AsiaNews.it Il neo-presidente Usa riceve l’appoggio di Bernie Sanders: questi accordi sono “un disastro” e sono costati “milioni di posti di lavoro” agli americani. John McCain: Il ritiro degli Usa dal Pacifico lascia tutto lo spazio all’egemonia cinese. Tagli ai fondi delle organizzazioni internazionali che procurano l'aborto. Washington (AsiaNews/Agenzie) – Come aveva promesso nella campagna elettorale, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per ritirare la partecipazione Usa dall’accordo commerciale del TTP (

Francesco Martone : Bds, boicottare è un diritto non un reato

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Francesco Martone Diventa fan Ex Senatore della Repubblica, membro del Comitato nazionale di "Un ponte per..." Bds, boicottare è un diritto non un reato Pubblicato: 24/01/2017 15:57 CET Aggiornato: 1 ora fa           Bds, boicottare è un

Angela Davis alla Marcia delle donne americane :

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di Angela Davis* In un momento difficile della nostra storia, dobbiamo ricordare a noi stessi che noi le centinaia di migliaia, i milioni di donne, transessuali, uomini e giovani che siamo qui alla Marcia delle donne, noi rappresentiamo le potenti forze del cambiamento che sono determinate a evitare che le culture morenti del razzismo, dell’etero-patriarcato risorgano di nuovo. Noi riconosciamo che siamo agenti collettivi della storia e che la storia non può essere cancellata come le pagine web . Sappiamo che ci riuniamo oggi pomeriggio sulla terra indigena e noi seguiamo l’esempio dei primi popoli che nonostante la massiccia violenza genocida non hanno mai rinunciato alla lotta per la terra, l’acqua, la cultura, la loro gente. Noi in particolare s alutiamo oggi i Sioux di Standing Rock (leggi Hanno vinto i Sioux ). Le lotte per la libertà dei neri che hanno plasmato la natura stessa della storia di questo paese non possono essere cancellate con il movimento di una