Post

La nuova campagna di Im Tirtzu contro artisti di sinistra e contro Oz e Grossman

Im Tirtzu's New Campaign 'Outs' Leftist Artists, Including Oz and Grossman  Sintesi personale Dopo le  campagne  contro i membri   delle organizzazioni per i diritti umani ,la nuova  campagna di Im tirtzu  si articolerà contro gli  artisti  di  sinistra    più noti di Israele, compresi gli scrittori Amos Oz, David Grossman e AB Yehoshua,  Gila Almagor e  i cantanti Rona Keinan e Chava Alberstein Lo slogan  è : "talpe all'interno della cultura"  e ,inoltre,  resa pubblica   una lista di centinaia di artisti considerati  di  sinistra. Matan Peleg   di Im Tirtzu   ha spiegato a Walla che gli artisti  portano avanti regolarmente contro i funzionari eletti "campagne calunniose",nascondendo il fatto che sono membri di organizzazioni talpa". : "Il pubblico ha tutti i diritti di conoscere questi dettagl i" La lista preliminare ,pubblicata dal gruppo,  è suddivisa in tal modo  :  1  ar

Im Tirtzu's New Campaign 'Outs' Leftist Artists, Including Oz and Grossman

Report: Im Tirtzu's new campaign 'outs' leftist artists, including Oz and Grossman - Israel After previous campaign singled out members of human rights groups as foreign 'moles,' new campaign will release names of hundreds of artists linked to leftist… haaretz.com The right-wing group Im Tirtzu launched a new campaign singling out Israeli artists associated with leftists groups on Wednesday. The new campaign, which follows in the footsteps of the group's recent video in which it "outed" individuals associated with human rights groups as foreign "moles," attacks several of Israel's most well-known artists, including writers Amos Oz, David Grossman and A.B. Yehoshua, actor Gila Almagor, and singers Rona Keinan and Chava Alberstein. Under the banner "moles inside culture," the campaign will mount billboards and will also release a report listing of hundreds of artists considered by the group

Statue coperte, l’Iran non aveva chiesto nulla. E il mondo ride di noi…

Immagine
Statue coperte, l’Iran non aveva chiesto nulla. E il mondo ride di noi… di Antonio Marras mercoledì 27 gennaio 2016 - 10:17 Un eccesso di zelo, nessuna richiesta da parte iraniana, solo un gesto di “sottomissione” culturale e politica del governo italiano al presidente iraniano, che si mostra stupito e imbarazzato per le polemiche scaturite dalla decisione dell’Italia di coprire le statue nude per evitare di infastidire l’ospite. «La vicenda delle statue coperte è una questione giornalistica. Non ci sono stati contatti a questo proposito. Posso dire solo che gli italiani sono molto ospitali, cercano di fare di tutto per mettere a proprio agio gli ospiti, e li ringrazio per questo», ha spiegato il presidente iraniano Hassan Rohani rispondendo a una domanda dei giornalisti in conferenza stampa a Roma. Ma allora perché auto-ridicolizzarci con quell’auto-censura che ha fatto il giro del mondo? I giornali stranieri ci

Italia-Iran, il contratto sospetto

Immagine
Accordo con Fincantieri per studiare la produzione dei motori navali Isotta Fraschini. Gli stessi bloccati dagli Usa perché usati dalla flotta di supermotoscafi dei Guardiani della rivoluzione. Che li considerano l'arma decisiva contro le navi americane di Gianluca Di Feo 27 gennaio 2016 Nella cascata di contratti firmati o avviati in occasione della visita iraniana ce n'è uno che già comincia ad allarmare l'intelligence internazionale. Perché con Teheran è scoppiata la pace, ma di sicuro gli Stati Uniti non vogliono assistere a un rapido riarmo degli ayatollah. L'affare che desta sospetto compare in fondo al comunicato delle intese siglate tra Fincantieri , la holding navale a controllo statale, con diversi gruppi iraniani. Si tratta dell'accordo tra l' Isotta Fraschini , storica produttrice di motori, e la Arka Tejarat Qeshm per crear

Scontro Israele-Onu, Netanyahu accusa Ban Ki Moon: "Incoraggia il terrore"

Immagine
Scontro Israele-Onu, Netanyahu accusa Ban Ki Moon: "Incoraggia il terrore" La Repubblica ‎ - 2 ore fa GERUSALEMME - Alla vigilia della Giornata della Memoria , è scontro fra Israele e Onu. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, accusa il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, di "incoraggiare il terrore". Netanyahu si riferisce alle parole di Ban Ki Moon sulla sulla "frustrazione dei palestinesi" causata dall'occupazione israeliana, alla quale è "naturale resistere". "I commenti del segretario generale dell'Onu - afferma Netanyahu - incoraggiano il terrorismo. Gli assassini palestinesi non vogliono costruire uno Stato, vogliono distruggere uno Stato". Il duro botta e risposta fra Netanyahu e Ban Ki Moon è motivato in realtà dalle critiche da parte dell'Onu alla ripresa del colonialismo di Israele nei Territori occupati. Dopo una tacita pausa di 18 mesi, infatti,

Spot del CAIM per il diritto di culto a TG La 7

Immagine