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“Rifugio”. Viaggio tra le comunità cristiane del Medio Oriente “Il Medio Oriente cristiano è un crocevia di storia antica e contemporanea, di popoli stretti fra il sacrificio di restare e la fuga verso un Occidente muto e sordo nei loro confronti”. Incontro con Linda Dorigo e Andrea Miluzzi, autori del progetto fotografico “Rifugio”. E di un lungo viaggio... Linda e Andrea hanno fatto un viaggio. E’ iniziato a luglio 2011 ed è finito da poco. Un lungo percorso che ha toccato nove paesi del Medio Oriente alla ricerca delle comunità cristiane, per trovarle, scoprirle, capire come vivono. Per conoscerle e soprattutto conoscere le nostre origini, le origini dell’ “Occidente”.  “Abbiamo convissuto con le comunità cristiane e le loro vite hanno dato forma al nostro racconto. Da millenarie popolazioni nate e svil

Palestina: si scatena la violenza dei settler contro i palestinesi e contro gli attivisti per la raccolta delle ulive

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Breaking the Silence ha condiviso un link . "The Palestinians complained that the settlers kept bothering them with their farming and wouldn’t let them get to their grazing areas with their sheep. The left-wingers came to support the Palestinians and went with them to the grazing are as, while the Jews called the army to get the Palestinians away from there, because they were getting too close to the settlement (...) the more serious ones involved a patrol moving the Palestinians from a certain area, and once or twice we arrested left-wing activists because they were in a closed military zone, which is forbidden." As soldiers we also found ourselves compelled to stand idly by as settlers attacked Palestinian residents and peace activists. This is what happens when your job description is to defend settlers/perpetrators. Read the full testimony here>> http://www.breakingthesilence.org.il/testimonies/database/41652   I palestinesi si s

Gaza, "Impossibili la ricostruzione se continua il blocco israeliano"

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In vista della conferenza dei donatori globali per la ricostruzione di Gaza, Oxfam lancia l'allarme: se continuano le restrizioni, ci vorranno 50 anni per ricostruire i territori distrutti della Striscia. A fronte delle 89 mila case e 226 scuole distrutte nel conflitto, ad un mese dal cessate il fuoco, sono solo 500 camion con materiale da ricostruzione entrati a Gaza 10 ottobre 2014 ROMA - Alla vigilia della Conferenza internazionale sulla ricostruzione di Gaza, che si terrà il 12 ottobre al Cairo, Oxfam denuncia la grave situazione in cui rischia ancora di trovarsi per lungo tempo la popolazione che vive all'interno della Striscia. "Se non si raggiunge rapidamente un accordo per la fine del blocco israeliano su Gaza, la maggior parte del denaro raccolto in occasione della conferenza dei donatori globali per la ricostruzione della Striscia resterà ferma in conti bancari per decenni, prima che raggiunga la popolazion

«Museo e uscita dall'Ucei». Per la Comunità ebraica stasera il Consiglio decisivo

Memoria e polemiche «Museo e uscita dall'Ucei». Per la Comunità ebraica stasera il Consiglio decisivo Memoria e polemiche «Museo e uscita dall'Ucei». Per la Comunità ebraica stasera il Consiglio decisivo «Avvio della procedura per l'uscita della Comunità ebraica romana dall'Unione delle comunità ebraiche italiane; uscita della comunità ebraica dal consiglio d'amministrazione del Museo della Shoah». Sono i due punti choc all'ordine del giorno del Consiglio della comunità ebraica romana, che si riunirà questa sera. Le polemiche - non solo sotterranee - non sono mancate: così qu ella di oggi s'annuncia come una discussione lunga e sfibrante: all'ordine del giorno anche il bilancio della Comunità e la gestione dell'ospedale. Intanto, appare chiara la scelta della lista «Hazak», pur se in minoranza rispetto alla «Per Israele» del presidente Riccardo Pacifici: «Si tratta di argomenti decisivi per il futuro dell'ebraismo in Italia», di

Il coraggio delle donne curde contro l'ISIS.Aiutate Kobanê!

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Il coraggio delle donne curde contro l'Is non può essere ignorato e "messo da parte" o  "strumentalizzato": lasciamo ai politici il loro cinico gioco Aiutate Kobanê! Di vari collaboratori 10 ottobre 2014 Fate pressione sui vostri governi affinché evitino un massacro a Kobanê e una nuova escalation della Guerra civile in Turchia! Per favore firmate la petizione sul link: https://www.change.org/p/tbmmresmi-insani-ve-askeri-yardım-için-kobaniyekoridoraç Con 500.000 abitanti che per lo più fuggiti da altre zone della Siria, la città di Kobanê nella regione curda della Siria, (“Rojava), è sotto l’assedio dell’organizzazione terrorista fino da metà settembre. Kobanê è sotto attacco dai fronti Est, Ovest, e Sud. Appena pochi chilometri a nord c’è il confine con la Turchia. L’ISIS ha massacrato civili nelle regioni che occupa, ha venduto nei mercati molte donne come schiave. Scappando da un probabile massacro, circa 65.000 persone di Kobanê

Women on the Frontline: attiviste arabe si riuniscono a Tunisi

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Webdo.tn (08/10/2014). Attiviste per i diritti delle donne del mondo arabo si riuniranno a Tunisi dal prossimo 10 ottobre fino al 12 per stilare il bilancio della partecipazione femminile nella regione ed elaborare strategie appropriate per promuoverne il ruolo e affrontare la crisi sociale attuale. L’evento, che avrà luogo a Tunisi, si inscrive nel quadro del programma  Women on the Frontline promossa dalle ONG Hivos, Oxfam e PwC. Alla riunione saranno presenti le rappresentanti di diverse organizzazioni femminili di Egitto, Tunisia, Siria, Iraq, BAhrein, Yemen e Libia. Tra loro, per citare qualche nome, figurano: Sawsan Zakzak, della Lega delle Donne Siriane; Zahra Langhi, della Piattaforma delle Donne Libiche per la Pace; Najoua Makhlouf, della Commissione Nazionale delle Donne dell’Unione Generale del Lavoro tunisina (UGTT); Nihal Saad Zaghloul, la cyber-attivista egiziana (da sinistra a destra nella foto). http://arabpress.eu/women-on-the-frontline-attiviste-arab

Gideon Levy: Armi di distrazione di massa

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Articolo Sintesi personale La sinagoga è piena di fedeli. E 'Yom Kippur. Essi chiedono perdono. Hanno aggiornato la loro contabilità dell'anima. E 'difficile sapere se qualcuno ha notato il cartello blu vicino all'ingresso  installato dal  Ministero dello Sport  e  della Cultura che recita, "coloni di Rishpon  sono venuti a vivere qui nel 1936 Due mesi dopo  gli evventi del 1936-1939 li hanno travolti  ... Per proteggere la loro proprietà, i coloni hanno  acquistato armi, ma gli inglesi  hanno  vietato il possesso di armi. Sono stati quindi nascosti sotto le fondamenta del primo edificio pubblico. In quell'edificio  vi era un negozio di alimentari, una clinica e un asilo. L'ingresso al deposito  di armi segrete era sotto la toilette  della scuola materna. " Hmmm. Stoccaggio di armi in un asilo nido? Un nascondiglio di armi in una clinica ? L'ingresso attraverso il gabinetto della  scuola materna? Guai agli o

Gideon Levy : Weapons of mass distraction

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   articolo The synagogue is bursting with worshippers. It is Yom Kippur. They are asking forgiveness. They have updated their accounting of the soul. It’s hard to know whether anyone noticed the blue sign near the entrance – installed by, among others, the Culture and Sports Ministry – which reads, “Rishpon’s settlers came to live here in 1936. Two months later, the disturbances of 1936-1939 broke out … To protect their property, the settlers acquired weapons but the British, who were the rulers of the land, prohibited the possession of weapons. They were therefore concealed in a hiding place under the foundations of the first public building. In that building was a grocery, a clinic and a kindergarten. The entrance to the secret weapons storage was underneath the kindergarten toilet.”

Alaa Abd el Fattah e il premio Sacharov :nessuna libertà di parola per i nemici del sionismo

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   sintesi personale Con Joel Beinin, Jadaliyya 10 ottobre 2014 Nel mese di settembre il Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea / Sinistra verde nordica (GUE / NGL), cinquantadue membri del Parlamento europeo provenienti da diciannove delegazioni politiche e da quattordici paesi, aveva proposto Mouad Belghouate, Ala Yaacoubi e Alaa Abdel Fattah per ricevere il Premio Sacharov,  istituito dal Parlamento europeo nel 1988 per onorare individui e gruppi che lottano per difendere i diritti umani e le libertà fondamentali. Abdel Fattah ha la particolarità di essere stato arrestato dal regime di Mubarak, dal regime provvisorio post-Mubarak del Consiglio Supremo delle Forze Armate. E 'stato anche oggetto di indagine durante la presidenza di Mohamed Morsi con diverse accuse inventate . Recentmente è stato arrestato il 28 novembre 2013 per una manifestazione contro la costituzione proposta   dai militari . I  poliziotti hanno fatto irruzione nella casa di

Forget the children of Gaza: Israel’s Channel 2 has found the true victim of Protective Edge

12 ottobre 2014 alle ore 3.01 The report on the Oketz dog unit’s activity in Gaza was designed to regurgitate the failed war, rather than seriously engage with the price paid. It isn’t only dogs who see the world in black and white Ravit Hecht 10 October 2014 "Operation Protective edge from the viewpoint of the military’s dogs”. That’s the way Channel 2 News’ magazine report on the Oketz unit was promoted. The segment focussed on three dogs Taiyis [flight], X, and the late Solo who fell in combat. "Those who sees the world in black and white find it difficult to tell the difference between Rafah houses and the alleys in the Ramle market," reporter Ohad Hemo introduced the report’s subject. In light of the scene of the fighters visiting Solo’s grave (may Taiyis and X be lucky to live a good long life), and the genuine pain expressed at his gravesite, I could not help but recall that, apart from Solo, 439 Palestinian children and one

Uri Misgav :Gli amici dello stato islamico sono in difficoltà

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Sintesi personale G LI amici dello stato islamico sono in difficoltà. Giorni sono passati senza un altro video che documenti la decapitazione di un occidentale sfortunato. Come tossicodipendenti ne  hanno disperatamente bisogno . Sì, i tempi sono preoccupanti. Altre questioni sono in primo piano  come il costo della vita e il bilancio della difesa. E c'è sempre l'occupazione ,  ci sono sempre gli insediamenti. C osì ora gli amici dello Stato islamico sono sempre più arrabbiati . Sono scioccati da questa organizzazione, ne hanno un disperato bisogno. Dio solo sa cosa farebbero senza lo Stato islamico  venuto fuori dal nulla come un amico di una  lunga infanzia perduta. Da allora  hanno mormorato frementi il nome del loro amico a se stessi , quasi  si trattasse di qualcosa di erotico. E ' meglio stare lontano dagli  amici dello Stato islamico. . Le loro parole sono caustiche e rabbiose . Essi non hanno limiti; sono oltre il punto dell'  assu

The Islamic State’s friends are in trouble di Uri Misgav

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  articolo  The Islamic State’s friends are in trouble. Days have gone by without another video documenting the decapitation of a hapless Westerner. Like drug addicts, they desperately need their next fix. Yes, the times are troubling. Other issues are making the headlines, like the cost of living and the defense budget. And there’s always the occupation and the settlements. So now the Islamic State’s friends are getting angry. They’re shocked by this organization, but they desperately need it. God only knows what they’d do without the Islamic State, which came out of nowhere like a long-lost childhood friend. Ever since, they’ve been muttering their friend’s name to themselves, quivering. It’s almost as if it were something erotic. It’s best to stay away from the Islamic State’s friends; they’re quick to anger. Their words are caustic. They have no limits; they’re past the point of absurd. Their prime minister accuses the White House of forgetting American values, and their inte

Piazza Pulita: promossi e bocciati da yalla italia

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di Redazione Ho letto una valanga di commenti tra i miei contatti di Feisbuc relativi alla puntata di Piazza Pulita di Lunedì 6 Ottobre, dove si parlava di Islam, ISIS e similari. Ho visto anch’io la trasmissione e, a questo punto, mi sono sentito di dire la mia. Premetto che mi sono fermato alle 23:00, dovendomi svegliare molto presto la mattina e quindi potrei essermi perso azioni decisive da parte dei giocatori in campo. Limitatamente alle parti da me guardate e trasformandomi in Elio Corno e Tiziano Crudeli , che fanno i loro Up-an-Down a Diretta Stadio, ho deciso di rendere pubbliche le mie pagelle. Corrado Formigli : voto 6 Ha fatto il suo compitino e mi è sembrato abbastanza equilibrato. Ha giustamente ricordato agli ospiti in studio che il pubblico a casa, generalmente, non segue le cose islamiche nel proprio tempo libero e non è scontato che sappia chi sono i wahabiti. Ho apprezzato la domanda se ci possiamo fidare dei musulmani e se loro si possono fidare di

Ecco perché Kobane è sola

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Miliziane kurde delle Ypg/Ypj © Reuters  Nei giorni scorsi H & M ha lan­ciato per l’autunno una linea di capi d’abbigliamento fem­mi­nili chia­ra­mente ispi­rata alla tenuta delle guer­ri­gliere kurde le cui imma­gini sono cir­co­late nei media di tutto il mondo. Più o meno nelle stesse ore, le forze di sicu­rezza tur­che cari­ca­vano i kurdi che, sul con­fine con la Siria, espri­me­vano la pro­pria soli­da­rietà a Kobane, che da set­ti­mane resi­ste all’assedio dello Stato isla­mico (Is). Quel con­fine che nei mesi scorsi è stato così poroso per i mili­ziani jiha­di­sti oggi è erme­ti­ca­mente chiuso per i com­bat­tenti del Pkk, che pre­mono per rag­giun­gere Kobane. E la città kurda siriana è sola di fronte all’avanzata dell’Is. A difen­derla un pugno di guer­ri­glieri e guer­ri­gliere delle forze popo­lari di auto­di­fesa (Ypg/Ypj), armati di kala­sh­ni­kov di fronte ai mezzi coraz­zati e all’artiglieria pesante dell’Is. Gli inter­venti della «coa­li­zione