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Gad Lerner : Papa Francesco e gli ebrei, dopo l’attentato antisemita di Bruxelles

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L’odio millenario contro gli ebrei macchia nuovamente di sangue il suolo d’Europa proprio nei giorni in cui si elegge il Parlamento che riunisce i nemici di tante guerre passate. Così l’antisemitismo omicida cambia di segno anche il viaggio di Francesco in Israele. Perché rinnova il senso di pericolo incombente sul popolo ebraico perfino là dove pareva che il senso di colpa rendesse irripetibile la caccia all’ebreo. Questa minaccia, tale a spingere addirittura all’emigrazione cittadini appartenenti alle comunità israelitiche, precipita sul pontefice, che non potrà prescinderne. Prima dell’attentato di Bruxelles non si attendevano sorprese da Francesco nel dialogo ebraico-cristiano –sostanzialmente fermo da quasi tre lustri- e proprio per questo l’arrivo in Israele del papa “terzomondista”, come tale guardato con sospetto dalla destra non solo religiosa (ma anche papa gesuita, seguace dell’appassionato biblista cardinale Martini) di sorprese potrebbe riservarne eccome.

Gad Lerner : L’attentato antisemita di Bruxelles contro la civiltà dell’Europa unita

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http://www.gadlerner.it/2014/05/24/lattentato-antisemita-di-bruxelles-contro-la-civilta-delleuropa-unita L’attentato antisemita di Bruxelles contro la civiltà dell’Europa unita | Gad Lerner Al termine dello Shabbat il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato: “Ancora una volta l’odio torna a colpire nel cuore della nostra civiltà mostrando il suo volto più bieco e miserabile. Ancora una volta innocenti cadono sotto i colpi del fanatismo e dell’intolleranza. Nel piangere le vittime dell’attentato di Bruxelles, capitale di un paese in cui mai si erano verificati episodi di questa gravità, esprimiamo preoccupazione e sgomento per un’Europa violata nella sua stessa anima da chi, animato da un’ideologia malata, cerca di sradicare dalle nostre vite la democrazia, i diritti, persino la speranza. La nostra risposta a questa ennesima violenza deve essere nella coesione di tutti coloro che si riconoscono in quei valori di pa

Aziz Abu Sarah : Chi proteggerà i giornalisti palestinesi? il caso Issacharoff

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 Sintesi personale Forze di sicurezza israeliane assaltano e ostacolano i giornalisti palestinesi (Foto: Activestills.org) Sintesi personale La settimana scorsa in una protesta nella città cisgiordana di Beitunia , un gruppo di manifestanti palestinesi ha attaccato giornalista israeliano Avi Issacharoff . Secondo Issacharoff  gli fu detto di lasciare la protesta ai  giornalisti palestinesi e ,avendo rifiutato, è stato circondato da un gruppo di arrabbiati manifestanti palestinesi. Alla fine,è stato scortato fuori della zona con l'aiuto di due ufficiali palestinesi. Tali incidenti sono deprimenti, soprattutto per i giornalisti che stanno semplicemente cercando di riportare le notizie. Questo incidente, però, solleva diverse questioni riguardanti l'accesso e la cooperazione tra giornalisti israeliani e palestinesi. Dopo anni di conflitto e di un processo di pace fallito, la fiducia è scossa tra manifestanti palestinesi e giornalisti israeliani. M

Chi sono i cristiani della Terra Santa?

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Who are the Holy Land’s Christians?  Sintesi personale   Secondo le ultime statistiche l'Ufficio Centrale di Statistica, circa 1 61.000 cristiani sono attualmente residenti ufficiali in Israele - circa il 2,1 per cento della popolazione . La maggior parte di questi uomini, donne e bambini - circa il 75 per cento - vivono nella Galilea occidentale, concentrati  nelle città di Haifa (con circa 14.000 cristiani) e Nazareth (22.500), così come nei villaggi più piccoli come Shfaram e Kfar Yasif. Altri grandi comunità sono  a Jaffa e  a Gerusalemme oves t . I villaggi completamente solo cristiani in tutto il Medio Oriente, se

Bruxelles : almeno tre morti nella sparatoria al museo ebraico

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  Almeno tre persone sono state uccise e una è stata gravemente ferita  in una sparatoria nel centro di Bruxelles al Museo ebraico della città  Un portavoce del vigili del fuoco di Bruxelles ha dichiarato che il tiratore ha guidato fino al museo   è andato dentro ,ha sparato  ed è fuggito. Un testimone oculare ha riferito che almeno sei colpi sono stati sparati. "Secondo le informazioni che abbiamo al momento, è stato un tiratore solitario "  Il ministro degli Esteri belga Didier Reynders, uno dei primi funzionari ad arrivare sulla scena , si è detto "scioccato dalle uccisioni presso il Museo Ebraico." Il ministro degli Interni  sospetta  un atto di antisemitismo." 2  BELGIO: DECISO MASSIMO LIVELLO DI ALLERTA SU SITI EBRAICI Bruxelles, 24 mag. (Adnkronos) - Le autorita' del Belgio hanno innalzato il livello di allerta dopo la sparatoria al museo ebraico di Bruxelles in cui sono morte quattro persone. Mentre e' in corso una

Amira Hass : articoli del mese di Maggio- Aprile 2014

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19 maggio 2014 La vendetta dei soldati Mercoledì mattina ho trovato sul cellulare un messaggio inviato a notte fonda: “L’esercito ha fatto irruzione nella casa di Saddam Abu Sneina. L’hanno picchiato e poi hanno arrestato suo fratello”. Il mittente è un attivista palestinese di Hebron, in Cisgiordania. Abu Sneina è il giovane di Hebron di cui vi ho parlato la settimana scorsa (un video in cui lo si vede minacciato da un soldato israeliano ha suscitato grandi polemiche su internet). Due settimane fa, quando sono andata a trovarlo, non voleva raccontarmi il suo arresto e i maltrattamenti subiti perché temeva ritorsioni. Alla fine io e altri attivisti l’abbiamo convinto che la pubblicità è una forma di protezione. Così ho potuto ricostruire la vicenda su Ha’aretz e scrivere anche un editoriale in cui ricordo che la violenza dei soldati è un fenomeno ricorrente e serve a sostenere la politica coloniale israeliana. Sul sito di Ha’aretz abbiam