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In che modo la scissione tra Sunniti e Sciiti sta dividendo il mondo

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Di Robert Fisk 24 ottobre 2013 La storica e profondamente tragica divisione del mondo musulmano tra Islam sunnita e Islam sciita, sta avendo ripercussioni a livello mondiale. La guerra civile della Siria, la vile alleanza americana  con le autocrazie sunnite del Golfo Arabo e i sospetti sunniti (e anche israeliani) di un Iran sciita stanno influenzando perfino l’opera dell’ONU. Il rifiuto scontroso dell’Arabia Saudita della settimana scorsa di prendere il proprio posto tra i membri non votanti del Consiglio di Sicurezza, un passo senza precedenti da parte di un membro dell’ONU, era inteso ad esprimere il dispiacere del  monarca dittatoriale per il rifiuto di Washington di bombardare la Siria dopo l’uso delle armi chimiche a Damasco – ma rappresentava anche i timori sauditi che Obama potesse replicare all’apertura iraniana verso migliori relazioni con l’Occidente. Il capo dei servizi segreti sauditi, il Principe Bandar bin Sultan, un vero compagno del Presiden

Israele-Palestina : una settimana in foto dal 17 al 23 ottobre

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    Agricoltori palestinesi attendono  che i soldati israeliani aprino il cancello per poter  raccogliere le  olive  dall'altra parte del Muro di Separazione. Ni'lin, West Bank, 21 ottobre 2013. Dopo la costruzione del muro nel villaggio della West Bank di Ni'lin molti agricoltori sono stati separati dalle loro terre  ed hanno bisogno di chiedere permessi  per attraversare il Muro. (Foto: Keren Manor / Activestills.org)   I manifestanti sono stesi   accanto a una bara finta in una manifestazione in memoria di coloro che sono morti nel tentativo di raggiungere l'Europa o potrebbero essere uccisi se costretti a tornare nei loro paesi. L'azione fa  parte di una manifestazione a favore dei richiedenti asilo e contro le attuali politiche migratorie europee, Bruxelles, Belgio, 19 ottobre 2013.   (Foto: Anne Paq / Activestills.org)   Rinat con  figlio in all'ingresso della sua casa mentre aspetta di essere sfrattati da Amidar Public

Yesh Din : rapporto sulla distruzione dell'agricoltura palestinese da parte dei settler in Cisgiordania e sulla loro impunità

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  SINTESI PERSONALE C ontadini palestinesi del villaggio della Cisgiordania Qaryut valutano  il danno arrecato ai loro ulivi il giorno prima dai coloni israeliani, 20 ottobre 2013. Funzionari del Ministero dell'Agricoltura palestinese hanno contato  60 alberi danneggiati appartenenti a 12 diversi agricoltori. (Foto: Ryan Rodrick Beiler / Activestills.org) Quando assediate  una città  o fate  la guerra contro di essa , non ne distruggerai gli alberi  e non vi farete  incisioni . Perchè l'albero  dovrebbe essere assediata da voi? Deuteronomio, 20:19 Uno dei fenomeni più comuni del  terrorismo dei coloni, effettuato quotidianamente  in Cisgiordania, è costituito dallla vandalizzazione degli alberi . Yesh Din ha  pubblicato un  nuovo rapporto su  questo  . Distruggere le colture è un antico strumento di terrorismo  agrario . Non c'è solo l'immenso danno economico,ma soprattutto l'emergere di una consapevolezza  paralizzante : anche

Mappa della Cisgiordania: il sistema di segregazione delle strade

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The Israeli Committee Against House Demolitions (ICAHD) . One element of the Matrix of Control Visualizza traduzione Segregated Roads. Well, this isn't news, but a lot of people tend to ignore or to look the other side

ECCO COME VANNO A SCUOLA I BAMBINI IN CISGIORDANIA

    I l Popolo Che Non Esiste Published on 22 October 2013 Written by Operation Dove At-Tuwani - Nella mattinata di lunedi 21 ottobre la scorta dell'esercito israeliano che di solito accompagna i bambini palestinesi dai villaggi di Tuba e Maghayir Al-Abeed alla loro scuola ad At-Tuwani non è riuscita ad arrivare. I bambini sono stati lasciati a piedi sul percorso più lungo, accompagnati da due volontari internazionali ad alto rischio di essere attaccati dai coloni dell'avamposto illegale di Havat Ma'on e dell'insediamento di Ma'on. Come ogni mattina di scuola, i bambini sono arrivati al punto di incontro concordato (gli allevamenti di polli di Ma'on) alle 07:26 e aspettavano la loro scorta militare. Volontari internazionali hanno contattato il DCL (il collegamento responsabile del coordinamento della scorta) due volte per comunicare  l'assenza della scorta ed evidenziare l'urgenza del loro arrivo per la sicurezza dei bambin

Israele ordina ai beduini di sbarazzarsi dei forni di fango per fare il pane

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  Nasouh Nazzal Pubblicato: 17:11 23 ott 2013 Ramallah: L'esercito israeliano ha ordinato ai beduini palestinesi di sbarazzarsi dei   loro forni di fango immediatamente, in quanto stavano "danneggiando" gli abitanti della vicina colonia di Karmeal .Circa 50 famiglie  vivono in Umm Al Khair senza elettricità, acqua potabile o un sistema di drenaggio. Negli ultimi giorni i venti  soffiavano nella zona portando il fumo dei forni di fango nel vicino insediamento dei settler  che si sono lamentati con le forze militari israeliane. I militari hanno fatto irruzione nel paese e distrutto due forni di fango .Hanno quindi ordinato  ai residenti di sbarazzarsi degli altri  forni  o i soldati li  avrebbero distrutti   nel loro prossimo raid. I residenti hanno cercato inutilmente  di spiegare alle forze militari israeliane che erano  rari  i  venti orientali che  trasportavano  il fumo dei forni   "Non è una questione di fumo dai forni di fango", h

SFUGGE AL CONTROLLO L’INQUINAMENTO RADIOATTIVO DI MARE E TERRENI

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    GIAPPONE SFUGGE AL CONTROLLO L’INQUINAMENTO RADIOATTIVO DI MARE E TERRENI Ancora valori fuori norma per quanto riguarda la radioattività attorno all’impianto nucleare di Fukushima-1, con elementi che accentuano la preoccupazione. Il gestore della centrale, Tokyo Electric Company (Tepco), ha comunicato la presenza nel mare antistante la centrale di Cesio-137, con una concentrazione di 1,6 becquerel per litro, più elevata rispetto al dato dell’8 ottobre, di 1,4 becquerel per litro. Dati in sé molto inferiori alla soglia di rischio per una sostanza mai rilevata, però, da agosto scorso, quando sono iniziati i monitoraggi dell’acqua marina, e che indica come la situazione rischi di sfuggire di mano. I grandi serbatoi che negli ultimi due anni e mezzo sono andati allineandosi all’interno del perimetro della centrale, sono arrivati ora a contenere 340 milioni di litri di acqua di raffreddamento dei reattori in avaria, con vario grado di contaminazione. In ce

C/S: Palestina e Israele. Workshop sul dialogo e la nonviolenza

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Le attività dei volontari: Sostieni Operazione Colomba Adotta un volontario TANGENTI SULLA VENDITA D'ARMI... Appello di P. Zanotelli C/S: Palestina e Israele. Workshop sul dialogo e la nonviolenza Comunicato Stampa La storia del nemico. Parole e sguardi per un incontro possibile Lo scorso sabato 12 ottobre si è svolto ad Al Mufaqarah , piccolo villaggio a sud di Hebron, in Cisgiordania (territori palestinesi occupati militarmente da Israele), un workshop sul dialogo e la nonviolenza. “La nonviolenza è come un albero, che per crescere ha bisogno di acqua. Ognuno di noi, uomini, donne, bambini, anziani, cerca di dare il proprio contributo. Ma abbiamo bisogno anche di voi. Aiutateci a dare da bere all'albero della nonviolenza” . Hafez, uno dei leader del Comitato Popolare di quest'area, ha accolto con queste parole gli ospiti. Dopo gli interv