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Il nemico virtuale che minaccia il Medio Oriente

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L’azienda specializzata nella sicurezza web Kaspersky ha annunciato l’ingresso nel panorama del web di un malware specializzato nella raccolta d’informazioni sensibili nei computer dei malcapitati infettati. Ne parlano  Haaretz  e  Reuters . LA MINACCIA -  Qual è la differenza tra un semplice spyware e la nuova minaccia? Flame, questo il nome della scoperta di Kasperksy sarebbe il programma più complesso strumento informatico al momento esistente. Flame avrebbe infettato computer in Iran, in Cisgiordania, Suda, Siria, Libano, Arabia Saudita ed Egitto. Altri paesi in cui è stato trovato sono Ungheria, Austria, Russia, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti. Flame avrebbe superato in complessità Duqu, il programma finora più “pericoloso”, scoperto nel 2010 e principale responsabile del danneggiamento dei computer dedicati al controllo delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio della centrale di Nantaz. ATTACCA TUTTI -  Flame avrebbe attaccato seicento computer, appartenenti anch

Cisgiordania : nell'Area C le abitazioni abusive sono di solito palestinesi,non dei settler ( Akiva Eldar )

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Sintesi personale L' Amministrazione Civile ha  incrementato le sue attività contro l'abusivismo edilizio nei villaggi palestinesi situati in  Area C  .Sebbene la popolazione dei coloni sia costituita da  più di 300 mila persone - più del doppio del numero di palestinesi che vivono nella stessa area -   sono stati denunciati  quest'anno   19.266 casi di abusivismo edilizio ma  solo 5.992 casi (31%) contro i colon i, 238 in più rispetto all'anno scorso.   Secondo  il Generale di Brigata (ris.) Baruch Spiegel   sulla base dei dati ufficiali da parte della stessa Amministrazione  Civile, quasi ogni insediamento  ha  costruzioni  illegali e occupa terra palestinese privata ( come Ofra).   La Relazione del Ministero degli Affari Umanitari dell'ONU (OCHA) ,  zona C (anno 2009) , faceva presente   che, rispetto alle severe restrizioni imposte ai palestinesi nel costruire nell'   Area C, le procedure dell'amministrazione civile facilitano la proliferazione

L'esercito israeliano demolisce in tre villaggi a sud di Hebron

L'esercito israeliano demolisce tre villaggi palestinesi nelle colline a sud di Hebron da Operazione Colomba L'esercito israeliano demolisce in tre villaggi a sud di Hebron   Ieri, 23 maggio, l’esercito israeliano ha demolito un totale di otto strutture nei villaggi palestinesi di Wedadie, Rahwa e Wadi Jehesh, situati nell'area delle colline a Sud di Hebron, Cisgiordania.   Intorno alle ore 10 è stata comunicata ai volontari dell'Operazione Colomba l'incursione delle forze armate israeliane in alcuni villaggi dell'area e il conseguente svolgimento delle operazioni di smantellamento. Giunti nelle vicinanze del villaggio di Wadi Jehesh gli internazionali hanno avvistato sei veicoli militari, due auto del DCO (District Coordination Office) e un bulldozer allontanarsi dalle abitazioni.                                   Attorno alle ore 9.00, secondo quanto dichiarato dai testimoni, l'esercito israeliano ha fatto irruzione inizialmente nel villagg

Manifestanti eritrei : Israele ignora le violazioni dei diritti umani da parte di Isaias Afwerki

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SINTESI PERSONALE Circa 200 eritrei hanno manifestato  davanti all''ambasciata eritrea di  Israele  affermato che Israele ignora le violazioni dei diritti umani del paese perché l'Eritrea è un alleato strategico. "Il mondo intero sa che cosa sta succedendo in Eritrea e Israele continua a chiudere un occhio, e a mantenere ottime relazioni con Isaias Afwerki, forse perché il paese ha un valore strategico nella lotta contro l'Iran",  I manifestanti portavano un cartello con una citazione del Vice Ministro degli Esteri Danny Ayalon:  "l'Eritrea è conosciuto nella comunità internazionale come un paese che non salvaguarda  i diritti umani, tutti coloro che vi ritornano sono in pericolo."  I manifestanti portavano cartelli con questi slogan: : "Basta stupri, torture e traffico di organi" e "Isaias Afwerki, il popolo eritreo vuole tornare in su patria". "Abbiamo bisogno di giustizia", ​​"Abbiamo bisogn

Omicidio Impunito: giustizia per Ziad Jilani

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AIC - Alternative Information Center 24.05.2012 http://www.alternativenews.org/italiano/index.php/topics/28-news/3605-omicidio-impunito-giustizia-per-ziad-jilani Omicidio impunito: giustizia per Ziad Jilani di  Moira Jilani Ziad Jilani era un padre ed un marito presente e affettuoso: è stato ucciso da Maxim Vinogradov, un membro della polizia di frontiera israeliana, perché coinvolto in un insignificante incidente d’auto.  La sua morte mostra come in qualsiasi momento un palestinese possa rimanere ucciso, etichettato come terrorista e essere dimenticato. Dall’inizio della Seconda Intifada, almeno 6.444 palestinesi sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane. Durante tale periodo, nessun soldato israeliano ebreo è stato accusato di omicidio per l’assassinio di un palestinese. Il messaggio della moglie di Ziad, Moira:  Il mio caro marito, Ziad Jilani, è stato giustiziato dal poliziotto di frontiera israeliano, Maxim Vinogradov, l’11 giugno 2010. È inn

Abdellah Taia :Scrivere è un bisogno intimo, ma anche un atto politico.

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Abdellah Taia, lo "scrittore di Hay Salam", è il primo marocchino ad aver rivelato la sua omosessualità. Lo ha raccontato nei suoi libri, dove descrive il Marocco popolare - "ricco nella sua povertà" - che ha conosciuto tra le mura domestiche e per le strade di Salé. Lo ha poi dichiarato pubblicamente, destando scalpore. Da quel momento il giovane romanziere, oggi trentottenne, è diventato un simbolo di libertà ed emancipazione. L'intervista di Jacopo Granci, da Casablanca. di Jacopo Granci da Casablanca In un paese dove i tabù sociali e politici sembrano resistere alla spinte progressiste, Abdellah Taia ha avuto la forza di rompere il silenzio. Ma la sua è molto di più che una lotta all'omofobia. E' una battaglia contro l'ipocrisia che tiene in scacco la società marocchina. Una battaglia in favore della dignità e della responsabilità individuale. Una presa di posizione decisa per un Marocco senza più complessi né censori. Per ques