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Comunicato congiunto sull’incontro bilaterale tra la Santa Sede e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina per l’elaborazione di un accordo

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  In seguito alla ripresa dei negoziati bilaterali tra la Santa Sede e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, un incontro ufficiale ha avuto luogo nella sede del Presidente palestinese a Ramallah il 28 gennaio 2012. I colloqui sono stati co-presieduti da mons. Ettore Balestrero, Sotto-Segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati e dal ministro Ziad Al-Bandak, consulente del presidente dell’Autorità Palestinese per i rapporti con i cristiani. La parte Palestinese ha consegnato alla delegazione della Santa Sede una risposta alla bozza di accordo proposta dalla Santa Sede in un incontro precedente, e i colloqui hanno avuto luogo in un’atmosfera positiva per rafforzare ulteriormente le relazioni speciali tra le due parti. Le delegazioni si sono accordate per costituire gruppi tecnici per continuare il lavoro sulla base della bozza, in vista di una sessione plenaria nella Città del Vaticano, prevista in un prossimo futuro.La delegazione della Santa Sede era com

Israele vieta il tour delle scuole organizzato da" Rompiamo il silenzio"a Hebron

  La occupazione dei Territori vista anche attraverso gli occhi critici di ex-militari, membri del gruppo radicale di sinistra 'Shovrim-Shtika' (Rompiamo il silenzio): questo era uno degli obiettivi che si e' prefisso un liceo di Gerusalemme nell'organizzare per oggi una visita di allievi a Hebron (Cisgiordania), uno dei tradizionali punti di maggior attrito fra israeliani e palestinesi. Ma la vistosa anticipazione della iniziativa su Haaretz, stamane, ha immediatamente scatenato una reazione a catena in seguito alla quale il liceo ha dovuto rinviarne la realizzazione. Il liceo 'Leiad'a' ('Vicino all'Universita' ') ha fama di essere molto innovativo ed avanzato. Di fronte alla politica del ministero dell'istruzione di condurre scolaresche a Hebron in quanto 'Citta' dei Patriarchi' dell'ebraismo (Abramo, Isacco e Giacobbe - ndr), gli educatori del Liceo hanno pensato che per completezza sarebbe stato utile sentire anc

Israele sta usando l'Iran per aggirare i colloqui di pace in Medio Oriente

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Sintesi personale Il  Quartetto ha intimato  a Israele e ai palestinesi  di definire,entro il  26 gennaio, la loro posizione per quanto concerne la sicurezza e i confini. Nessuna concreta risposta è stata data e il Piano sta per essere relegato nel  cimitero della storia . La  proposta del  Primo Ministro Benjamin Netanyahu, presentato la scorsa settimana attraverso il suo inviato Isaac Molho  in Giordania ,costituisce  un chiaro tentativo di scaricare  sui palestinesi  la responsabilità per il fallimento dei negoziati . Netanyahu dovrebbe sapere che il suo rifiuto di presentare una mappa basata sui confini  del 4 giugno 1967 è una ricetta infallibile per congelare  i  negoziati.  Qualsiasi persona razionale capisce che una proposta inferiore per qualità a quella presentata  da Ehud Barak e Ehud Olmert è destinata  al fallimento diplomatico . Ma è preoccupante che il processo diplomatico, il cui scopo è quello di garantire l'esistenza stessa di Israele come stato ebraico e democra

Caro Iran ti scrivo Una giovane iraniana, come tante, guarda con ansia al futuro, tra libertà negate e rifiuto della guerra

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Caro Iran ti scrivo Shirin Danesh Il mio primo ricordo che ho dell’Iran è l’immagine dei funerali di Khomeini alla tv, era l’estate del 89 e noi bambini in quel clima di isteria collettiva cercavamo di passare un’estate di giochi d’infanzia. Gli anni successivi sono trascorsi senza consapevolezza di quello che accadeva, tra la scuola femminile e l’adolescenza vissuta tra le mura di casa. Non ricordo il momento esatto nel quale ho iniziato a prendere coscienza ed essere socialmente attiva, forse era il primo periodo Khatami. Gli amici che ho avuto a Teheran, o sono partiti per studiare all’estero oppure sono rimasti o forse meglio resistono in Iran, siamo disgregati e sparsi nel mondo. Ma c’è una cosa che ci accomuna, quello di svegliarci la mattina e leggere le brutte notizie sull’Iran che si susseguono. Oggi non voglio nascondere le mie preoccupazioni e non voglio scappare dai pensieri che occupano la mia vita di iraniana. Siamo agli sgoccioli, ormai è arrivato il momento

HAMAS, SCONTRO PER LA SUCCESSIONE A MESHAAL

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Il capo dell'ufficio politico del movimento islamico si fa da parte e promuove la candidatura del pragmatico premier di Gaza, Ismail Haniyeh. L'ala militare non ci sta e promuove Musa Abu Marzouk MICHELE GIORGIO Gaza, 29 gennaio 2012, Nena News – Il leader di Hamas Khaled Meshaal oggi è in Giordania per uno «storico» colloquio con re Abdallah. E’ il traguardo «diplomatico» più prestigioso raggiunto da Meshaal che, in questi ultimi mesi, ha guidato il movimento islamico palestinese al conseguimento di risultati senza precedenti nel mondo araboislamico. Il colloquio ad Amman ha il sapore di una rivincita per Meshaal che fu espulso dalla Giordania nel 1999, assieme ad altri quattro leader di Hamas (decisive le pressioni di Israele). Meshaal trovò rifugio tra le braccia accoglienti di Damasco dal quale ora sta divorziando per continuare il flirt con la Turchia di Erdogan. Ma l’obiettivo più immediato ora è la Giordania, stretta alleata degli Usa e sponsorizzata dalle r

Italia-Israele: accordo per una Terra Santa accessibile a tutti, anzi non proprio a tutti

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Siglato a Roma il 27 gennaio un accordo tra Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e Santuari internazionali) e El Al Israel Airlines, compagnia di bandiera israeliana, per sviluppare flussi di pellegrini disabili dall’Italia alla Terra Santa. Un accordo “commerciale ma anche etico” secondo i firmatari, per rendere i luoghi sacri alle tre religioni monoteiste “aperti e accessibili a tutti”. Con qualche distinguo.   di  Cecilia Dalla Negra Molto più di un accordo “commerciale”. Su questo punto  i firmatari insistono in modo particolare. Quella siglata il 27 gennaio a Roma tra Unitalsi – l’organizzazione che si occupa di pellegrinaggi nei luoghi della cristianità dedicati ad anziani e disabili – e la El Al Israel Airlines, è infatti una  joint venture  “soprattutto etica”, perché capace di rendere “aperti e accessibili” i luoghi della Terra Santa “a tutte le persone senza distinzioni”, promuovendo “itinerari dello spirito” in cui il diversamente abile possa sen

Michael Warschawsk : normalizzazione e cooperazione

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See more details Terza ed ultima parte dell'analisi fatta dall'Alternative Information Center sulla normalizzazione tra israeliani e palestinesi. In questo articolo vengono descritte le differenze cruciali tra la normalizzazione e la cooperazione.   l rifiuto della normalizzazione con Israele non esclude la cooperazione politica, al contrario. Il movimento nazionale palestinese e la maggior parte delle organizzazioni popolari palestinesi hanno affermato in modo chiaro, in molte occasioni, che stanno cercando tale cooperazione, ma con condizioni diverse. a) Nessuna asimmetria Il rapporto dovrebbe essere basato sul ruolo guida dei partner palestinesi, e non su una falsa simmetria tra palestinesi ed israeliani. Il quadro di azione politica è una lotta nazionale palestinese contro il colonialismo israeliano, non una "lotta comune per la pace". Alle forze israeliane anti-colonialiste viene chiesto di appoggiare questa lotta, con i loro mezzi e il loro approcci

Intervista a Mohammad Bakri :L’infanzia in un villaggio della Galilea e poi gli studi artistici e l’incontro con Emile Habibi,

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  L’infanzia in un villaggio della Galilea e poi gli studi artistici e l’incontro con Emile Habibi, intellettuale, padre della letteratura palestinese dell’assurdo; l’importanza di raccontare la verità, a tutti i costi; le traversie del documentario “Jenin, Jenin” che gli ha procurato l’accusa di vilipendio... Intervista a Mohammad Bakri. Mohammad Bakri è un attore e regista arabo-israeliano. Giudicato miglior attore in “Haifa” (1995) di Rashid Masharawi, ha recitato fra gli altri per Constantin Costa-Gavras (“Hanna K.”, 1983), Uri Barbash (“Oltre le sbarre”, 1984) e Amos Gitai (“Esther”, 1986). Più di recente, ha lavorato con il giovane regista italiano Saverio Costanzo in “Private” (2004). Nel 2007 ha recitato in “La masseria delle allodole”, opera di Paolo e Vittorio Taviani sul genocidio armeno. Da regista ha diretto i documentari “1948” (1998), sulla Nakba, la “Catastrofe” che colpì il popolo palestinese alla proclamazione dello Stato d’Israele, e “Jenin, Jenin” (2002). Nel