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Paola Caridi:(inviseblearabs) :Le braccia di Mona . E la violenza sulle donne

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Beh, questa foto dice già tutto, visto che oggi è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Qualche – per così dire – dettaglio va però aggiunto, perché si capisca meglio non solo chi è la protagonista, ma cosa sta succedendo in Egitto. Nello specifico, nei dintorni di piazza Tahrir. Lei, questa donna bella e giovane, si chiama Mona el Tahawy. In Egitto, soprattutto tra i giovani, è un foto e un nome noti: non solo perché blogga, ma perché è una opinionista stimata, per il pubblico americano. Sì, perché Mona el Tahawy ha un doppio passaporto, egiziano ed americano. E questa doppia nazionalità – l’ha confermato lei stessa – è stata la sua fortuna, per riuscire a essere rilasciata e a non subire un destino peggiore. Cercate il suo nome su Google, seguitela su twitter. Scoprirete che è una brillante  columnist , che ciò che dice non è per nulla scontato. E che è stata, in questi anni, una donna coraggiosa. Anche quando si è trattato di dialogare – lei laica – con gli isl

Gerusalemme :togliete le immagini di donne dalla pubblicità!

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Haaretz.com 14.11.2011 http://www.haaretz.com/print-edition/features/where-have-all-the-women-gone-in-jerusalem-1.395436 Dove sono andate tutte le donne di Gerusalemme? I pubblicitari si piegano alla pressione degli ultra-ortodossi contro le campagne di affissione “oscene” di Tamar Rotem Alla fine degli anni ’90, al tempo degli attacchi suicidi sugli autobus di Gerusalemme, il rabbino Moshe Razhminsky attivista  haredi  [ebreo ortodosso] aveva telefonato a Zeev Abramson, direttore generale della società di pubblicità Poster Media Israele. “Moshe, come stai?” era stato il saluto di Abramson a quell’uomo noto negli ambienti ultra-ortodossi come “presidente del consiglio nazionale per la prevenzione della pubblicità oscena e abominevole in Terra Santa”.                                                                Donne pregano di fronte a un manifesto pubblicitario nel centro di Gerusalemme Abramson aveva avuto un rapporto lungo e complesso con questa persona che conduceva una

Gideon Levy :Un nuovo Israele in costruzione

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Un giorno non molto lontano da oggi, ci si sveglierà in un altro genere di paese, il paese che adesso si va formando. Non somiglierà al paese che conosciamo, che ha già la sua parte di imperfezioni, di distorsioni e di mali. E quando ce ne renderemo conto, sarà troppo tardi. Allora il vecchio Israele sarà descritto in termini elogiativi, un modello di democrazia e di giustizia, a confronto con la nuova versione, che prende forma mentre noi stiamo ad occhi chiusi, giorno dopo giorno, una nuova legge dopo l’altra. Il modo di vivere nel nuovo Israele nel quale vivremo e moriremo, non ci ricorderà affatto il paese al quale eravamo abituati. Anche questo articolo non potrà essere pubblicato. Saranno pubblicate solo le opinioni convenienti, quelle approvate dalla nuova associazione dei giornalisti patrocinata dal governo, i cui membri saranno seduti in ogni sala d’informazione affinché non vi siano opinioni fuori dal coro. Le leggi ed i regolamenti (passeranno chiaramente come regola

Sarah Schulman :Israele e “pinkwashing”

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“ Nei sogni comincia la responsabilità”, ha scritto Yeats nel 1914. Queste parole riechieggiano nel caso di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender che sono state testimoni di drammatici cambiamenti nella nostra relazione con il Potere. Dopo generazioni di sacrifici e di organizzazione, le persone omosessuali in alcune parti del mondo hanno guadagnato tutela dalla discriminazione e il riconoscimento del rapporto. Ma questi cambiamenti hanno dato origine a un fenomeno nefasto: l'arruolamento di gay bianchi da parte di forze politiche anti-immigrazione e anti-musulmane in Europa Occidentale e in Israele. Nei Paesi Bassi, alcuni gay olandesi sono stati attratti dai messaggi di Geert Wilders, che ha ereditato molti dei seguaci del  leader gay anti-immigrazione Pim Fortuyn assassinato ( http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/1971462.stm ) e il cui Partito per la Libertà è oggi il terzo Partito politico del Paese. In Norvegia, Anders Behring Breivik, l'estremista che ha

DA LUCCA A NABLUS, MEDICI TOSCANI IN PALESTINA

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Hanno usato le loro ferie per curare volontariamente i bambini palestinesi. Dall’11 al 20 novembre quattro medici toscani si sono recati nell’ospedale di Rafidia, nel nord della Cisgiordania, grazie all’instancabile lavoro della ONG PCRF. Roma, 25 Novembre 2011, Nena News – E’ stato il Rafidia Hospital, di Nablus, importante centro di riferimento per i malati del nord della Cisgiordania, ad essere nel mese di novembre il teatro della nuova missione coordinata dalla Ong PCRF, il Palestinian Children Relief Fund, presieduta dall’instancabile Steve Sosebee, che continuativamente supporta l’arrivo nei territori palestinesi, di equipe di medici volontari provenienti da tutto il mondo. I protagonisti di questa nuova missione sono stati alcuni medici toscani, che volontariamente e mettendo a disposizione il loro periodo di ferie, si sono recati in Cisgiordania, in collaborazione con progetti di altre due associazioni, l’Arpa dell’Università di Pisa e l’AISPO del San Raffaele di Milano.I quat

Palestina:Una notte a Nabi Saleh. Una Foto, un video, un bambino. Storie di ordinaria follia nei Territori occupati

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IMAGE: Israeli night raids resume in Nabi Saleh Una notte a Nabi Saleh Organized chaos and bare life (*): The non-story of the night raids

FOTOGALLERY: Demolizioni a Umm Fagarah, arrestate due palestinesi

At-Tuwani – Il 24 Novembre l’esercito israeliano ha fatto irruzione nel villaggio di Umm Fagarah demolendo diverse abitazioni e prelevando due ragazze. Un uomo tra le macerie nel villaggio palestinese di Umm Fagarah (Foto: Operazione Colomba)  Alle 10 del mattino due bulldozer sono arrivati nel villaggio scortati da cinque mezzi militari. Senza mostrare alcun tipo di ordine di demolizione, hanno abbattuto due case, la moschea, una stalla ed una struttura che conteneva il generatore. Nel corso delle operazioni, due ragazze palestinesi sono state fermate dalla polizia di frontiera. Mentre gli abitanti accorsi dai villaggi limitrofi osservavano, le due ragazze inginocchiate a terra dai soldati imploravano di interrompere la demolizione. Ignorando la richiesta dei palestinesi di poter mettere in salvo i conigli, i soldati hanno abbattuto la stalla ferendo ed uccidendo gli animali. Al termine delle demolizioni, l'esercito ha portato via le due ragazze senza fornire alcu