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CISGIORDANIA: A BI’LIN, IN RICORDO DI VITTORIO

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     Ramallah, 23 aprile 2011, Nena News (foto di Owda Abu Rahme) – Quest’anno la conferenza dei comitati popolari per la resistenza nonviolenta, giunta alla sua sesta edizione, e svoltasi come ogni anno a Bi’lin, a pochi chilometri da Ramallah  è  stata dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano che per tre anni ha vissuto  a fianco della popolazione di Gaza e  che è stato brutalmente ucciso il 14 aprile scorso a poche ore dal rapimento. Nell’ampio tendone che ha ospitato per  tre giorni incontri, dibattiti e workshop, le foto di Rachel Corrie, attivista dell’organizzazione ISM uccisa da un bulldozer israeliano a Gaza, di Bassem e Jawaher Abu Rahmeh (uccisi dalle forze armate israeliane) di Juliano Meir Khamis (il regista e attore israeliano ideatore del Teatro della Libertà a Jenin) e di Vittorio hanno guardato  la platea con  i loro visi puliti. Gli ultimi tre ci hanno lasciato da pochissimo tempo, svelando una escalation del conflitto che ora mira ad eliminar

Israele: spot pubblicitario della Subaru o un falso?

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  TELAVIV – Una foto  raffigura la scena di un vero incidente, verificatosi nell’Ottobre del 2010, in cui un settler israeliano di Silwan investì due bambini palestinesi di 10 e 12 anni. La scritta ebraica ,nell’angolino a destra in basso, riporta: “Vedremo chi potrà resistere contro di voi”. Il capo dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha protestato con veemenza  http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=380808 Palestinians ask Subaru to act against spoof ad - Yahoo! News gulfnews : Violent Israeli car ad returns Subaru: We have no link to ad showing kids hit by car http://www.dn.pt/inicio/globo/interior.aspx?content_id=1836313&seccao=Europa Commento     : 1    la dichiarazione di Abu Mazen di condanna non mi sembra che sia stata smentita da alcun appartenente del governo israeliano o altro anzi si è preferito lasciar cadere la questione.(leggere la dichiarazione di Abu Mazen riportata anche su Haaretz) 2 perchè escludere un fotomantaggio della d

Amira Hass : A Gaza non c'è crisi umanitaria, basta capire il lessico fuorviante

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   1 Articolo completo      Sintesi personale * "Crisi umanitaria". "Non c'è crisi umanitaria a Gaza", dicono i portavoce ufficiali israeliani, il ministro della Difesa Ehud Barak e il Ministero degli Esteri direttore generale Yossi Gal . Termine corretto , perché una "crisi" è un cambiamento improvviso, una deviazione da una norma, mentre quello che sta succedendo a  Gaza  è diventata la routine .Hanno ragione anche sul termine "umanitario, se si intende che centinaia di migliaia di persone non muoiono di sete o di fame. Non c'è crisi  umanitaria , se si pensa che una persona ha bisogno di un determinato numero di calorie giornaliere e per qualcuno che vive a Gerusalemme o Tel Aviv, è facile ignorare il fatto che il  90  per cento dell'acqua prodotta nella Striscia di Gaza non è adatta per consumo umano. Le persone che non ricevono acqua depurata stanno rischiando la salute - la pressione alta, malattie renali e intestinali. Infatti, so

Cinzia Nachira L’ASSASSINIO DI VITTORIO ARRIGONI

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   Cercare di spiegare, soprattutto di spiegarsi e dare un senso al non senso è in queste ore particolarmente difficile. L’assassinio di Vittorio ha un senso? Serve a spiegarlo chiedersi a chi giova un altro atto barbarico e insensato?L’assassinio di Juliano Mer Khamis avvenuto il 4 aprile nel campo profughi di Jenin e quello di Vittorio Arrigoni a Gaza sono inseriti nella medesima logica e da entrambi viene un segnale allarmante: il tentativo di ingabbiare la società palestinese all’interno di una visione del mondo nazionalistica-religiosa che pretende di risolvere il dramma palestinese con l’isolazionismo. E questo al di là del fatto se si riuscirà a stabilire le reali responsabilità di questo atto tremendo. In altri termini: la sostanza non cambierà se sarà accertata la responsabilità delle cellule salafite presenti nella Striscia di Gaza o, come pensano alcuni, si tratta di un «omicidio su commissione». Non è né una sorpresa, né una novità che Vittorio fosse sulla lista nera s

Issa Amro Hebron in prima linea

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   I problemi di Hebron hanno avuto origine dopo il 1967. L'esercito israeliano lavorò sodo per creare la colonia di Kiryat Arba, dopo di ciò i coloni e i soldati cominciarono a vivere all'interno di Hebron, trasformandola in una città occupata. Iniziammo a rendercene conto quando impiantarono colonie nel cuore della città. Nei primi anni ' 80, coloni provenienti da tutto il mondo incominciarono a trasferirsi nelle nostre case e nei nostri mercati. Cominciarono a trattare i palestinesi come schiavi e animali, come esseri umani di quarta classe, lì solo per essere sfruttati. Tutto questo non risultò così evidente fino al 1994 e al massacro della Moschea Ibrahimi, quando un colono fanatico uccise 29 musulmani. Dopo di che venimmo messi a dura prova. La politica di apartheid divenne più evidente con la chiusura di Shuhada Street e di molte imprese locali. L'esercito divise la moschea Ibrahimi e confiscò i giardini.  Il mio impegno per la resistenza iniziò nel 2003. Q

Poesia di Ibrahim Nasrallah per Vittorio Arrigoni - Non ti hanno conosciuto fiume straripante di gigli

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  Hanno ucciso tutti Hanno ucciso tutti hanno ucciso tutti i minareti e le dolci campane uccise le pianure e la spiaggia snella ucciso l’amore e i destrieri tutti, hanno ucciso il nitrito. Per te sia buono il mattino. Non ti hanno conosciuto non ti hanno conosciuto fiume straripante di gigli e bellezza di un tralcio sulla porta del giorno e delicato stillare di corda e canto di fiumi, di fiori e di amore bello. Per te sia buono il mattino. Non hanno conosciuto un paese che vola su ala di farfalla e il richiamo di una coppia di uccelli all’alba lontana e una bambina triste per un sogno semplice e buono che un caccia ha scaraventato nella terra dell’impossibile. Per te sia buono il mattino. No, loro non hanno amato la terra che tu hai amato intontiti da alberi e ruscelli sopra gli alberi non hanno visto i fiori sopravvissuti al bombardamento che gioiosi trabocc ano e svettano come palme. Non hanno conosciuto Gerusalemme … la Galilea ne

Territori Palestine : u storie di ordinaria occupazione e crudeltà

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   1   GULFNEWS, TERRITORI PALESTINESI: UNA STORIA DI ORDINARIA FOLLIA Roma, 21 apr - Dopo che le autorità israeliane le hanno impedito di riabbracciare il padre, la piccola Abir Eskafi, che ha solo dieci anni, è caduta in un coma profondo. Lo scrive il Gulfnews, spiegando che al suo ritorno a casa, la bambina ha smesso di mangiare, finendo presto nel reparto rianimazione in un ospedale di Hebron. E la sua situazione si sta deteriorando giorno dopo giorno. Abdul Rahim Abdul Mohsin Eskafi, il nonno di Abir, ha detto al Gulfnews che lo stato di salute della piccola è iniziato a precipitare, dopo che un ufficiale israeliano le ha impedito di avvicinarsi al padre, nonostante continuasse a sbattere i pugni contro la barriera di vetro che la separava dal genitore. Rientrata a casa, Abir ha iniziato a scagliarsi contro i mobili della sua abitazione, fino a quando la sua mano destra è diventata debole. Poi è sopraggiunta la paralisi e infine il coma. Nel frattempo, Yousuf, il padre, ha su

Dal Blog : Guerre contro :Nuovi cablogrammi pubblicati da Wikileaks rivelano la mano pesante degli USA nell’aiutare Israele all’ONU.

di   Colum Lynch Foreign Policy , 18 aprile 2011 Dopo i postumi dell’intervento militare israeliano del 2008-2009 nella Striscia di Gaza,   Susan E. Rice , l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha condotto una vigorosa campagna per ostacolare un indagine indipendente dell’ONU su possibili crimini di guerra, facendo intendere che la prospettiva di un azione esplorativa poteva costituire una leva per fare pressione su Israele affinchè prendesse parte al processo di pace in Medioriente sostenuto dagli Stati Uniti.[...] I documenti forniscono un inedito quadro del modo in cui la diplomazia americana ha fatto da scudo ai militari israeliani dietro le quinte delle Nazioni Unite per evitare un indagine minuziosa sulla loro conduzione durante l’Operazione Cast Lead. Il loro rilascio rappresenta un nuovo argomento di discussione sulle prime pagine dei giornali israeliani, dopo le recenti sorprese annunciate da un editoriale di   Richard Goldstone   – l’emminente giudice