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Quello che Meotti non sa (o non vuole dire) su Amos Oz DI GIORGIO Bernardelli

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Oggi devo essere particolarmente in modalità attaccabrighe. Però non sopporto davvero più la gente che scrive di Medio Oriente calpestando ogni idea, ogni storia, ogni visione della realtà, ogni sentimento altrui. Premessa alta per volare in realtà molto più in basso:  ho appena letto sul sito di Yediot Ahronot, importante quotidiano israeliano, un articolo che mi è andato particolarmente di traverso. Si tratta di questo:  http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4046028,00.html   Per chi non lo sapesse Giulio Meotti è l'esperto di Medio Oriente del Foglio. Giornalista molto documentato - glielo riconosco - ma con un piccolo difetto: non c'è una volta che non riporti una mezza notizia che non vada nella direzione del suo mantra «la destra israeliana ha ragione, tutti gli altri ce l'hanno con Israele». Da un po' di tempo scrive anche per Yediot Ahronot, buon per lui ovviamente. Solo che oggi si esibisce in uno dei numeri peggiori del suo repertorio: rivolta dalla p

Esplosione a Gerusalemme: una vittima e 31 feriti(video)

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-    Una forte esplosione è avvenuta nei pressi della stazione centrale degli autobus a Gerusalemme e ha causato la morte di una donna e circa 31 feriti. Due sono i gravi condizioni. Lo riferisce il Jerusalem Post, aggiungendo che i feriti sono 31. Lo ha indicato il capo della polizia della città, Aaron Franco. Secondo il ministro della Sicurezza interna israeliano, Yithzak Aharonovitch, la bomba era nascosta in una borsa depositata vicino a un chiosco. È esplosa nel momento in cui due autobus si trovavano in prossimità. Tutti i feriti sono stati trasportati in ospedale. Uno degli autobus colpiti, del quale tutti i finestrini sono andati in frantumi, era diretto verso la colonia ebraica di Maale Adoumim in Cisgiordania, secondo testimoni. La polizia ha predisposto un cordone intorno all'autobus e lanciato le ricerche con i cani per trovare ordigni esplosivi che avrebbero potuto essere ancora nascosti nel settore. L'ultimo attentato a Gerusalemme risale al 6 marzo 2008, quando u

Gad Lerner: il pacifismo qualunquista della destra

1  Anche su questo blog, nelle ore cruciali che precedono una decisione internazionale d’iniziativa armata in Libia -e speriamo che arrivi prima della caduta di Bengasi nelle mani di Gheddafi- vedo crescere un “pacifismo di destra” venato di sarcasmo e isolazionismo. Perchè dovremmo avere tanto a cuore la sorte dei libici, e non di altri popoli oppressi del pianeta? Sfugge forse che si tratta dei nostri vicini di casa. Vale la pena di rischiare vite umane e denaro per quei selvaggi che oltretutto vorrebbero venire a vivere in mezzo a noi? Ma lo sviluppo di società aperte sulla sponda sud del nostro mare rilancerebbe pure una crescita italiana. Infine, era poi così male quel Gheddafi con cui facevamo affari e fermavamo i migranti? Era ed è una vergogna che ci disonora. I pacifisti di destra coprono col sarcasmo la loro sfiducia profonda nella possibilità che la vecchia Italia possa fare altro che isolarsi, nella speranza che passi presto la bufera e non ci porti via troppo benessere. Il

Misna: Dietro le Quinte Del conflitto:libico Armi Dall’egitto e Missioni Clandestine della Cia per il dopo..

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  Carichi di armi leggere e munizioni da giorni superano il confine tra Egitto e Libia per finire a disposizione dei ribelli libici con il beneplacito degli Stati Uniti. Lo ha riferito il Wall Street Journal citando fonti militari statunitensi. Secondo un articolo del quotidiano  di New York, le forniture sarebbero assicurate dall’esercito egiziano – che ha sue fabbriche di armamenti – e si tratterebbe in particolare di fucili e munizioni. “Il trasferimento di armi egiziane è cominciato alcuni giorni fa e sta proseguendo – scrive il giornale citando un anonimo funzionario dell’amministrazione americana – non c’è una formale presa di posizione da parte di Washington ma è piuttosto qualcosa che sappiamo sta avvenendo”. Che Washington si stia comunque muovendo da settimane dietro le quinte, lo sottolinea ‘Globalist’, portale del Centro studi strategie internazionali di Roma, secondo cui il capo della Cia, Leon Panetta, nell’ambito di una missione tenuta segreta ha visitato alcune capitali

Alex Kane : attivista anti-muro palestinese torturato, minacciato di stupro da parte dello Shin Bet per la sua attività a favore del boicottaggio e contro il Muro

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  1 La repressione del governo israeliano  contro il boicottaggio  sta diventando sempre più dura. .   Sul fronte interno, all'inizio di questo mese, "... il plenum della Knesset ha approvato  una 'legge sul  boicottaggio', che prevede dure sanzioni punitive contro gli israeliani o contro le istituzioni accademiche israeliane che lo sostengono boycott, divestment and sanctions (BDS) movement secondo Ha'aretz. 2  punizioni molto dure continuano  ad essere inflitti a militanti palestinesi. Rosenfeld  denuncia le torture subite da  Othman , un organizzatore importante  e  delle  campagne non  violente contro il Muro e del BDS .Rientrato  dalla Norvegia nel 2009, dove ha incontrato i movimenti  BDS e  membri del Parlamento nazionale, tra cui il ministro delle Finanze norvegese, Othman è stato arrestato al confine tra Cisgiordania e Giordania.  Intervistato da   Rosenfeld per  la prima volta ha raccontato della sua esperienza carceraria. E 'stato psicologicam

Gad Lerner :La rivoluzione araba e il coro degli scettici

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    Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Quando prende il via un’azione militare sono tali e tante le incognite che solo degli irresponsabili potrebbero aderirvi con entusiasmo. Ma c’è una differenza sostanziale fra l’invasione dell’Iraq pianificata otto anni fa da Bush con il sostegno di Blair, e l’attacco odierno alla Libia di Gheddafi intrapreso da un’altra coalizione occidentale. La differenza è che stavolta a muoversi per primi sono stati i popoli del Nordafrica e del Medio Oriente, in rivolta diffusa contro le dittature che li opprimono e li affamano. Si tratta di un movimento giovanile senza precedenti per vastità e coraggio in regioni del pianeta che erroneamente ritenevamo afflitte per sempre dall’oscurantismo. Tuttora questa mia descrizione degli eventi viene accolta con scetticismo fra i benpensanti abituati all’idea che sulla sponda sud del Mediterraneo alligni solo il fanatismo religioso e la bramosia di emigrare per impossessarsi del nostro benessere. Ma ormai sono