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Gad Lerner: il pacifismo qualunquista della destra

1  Anche su questo blog, nelle ore cruciali che precedono una decisione internazionale d’iniziativa armata in Libia -e speriamo che arrivi prima della caduta di Bengasi nelle mani di Gheddafi- vedo crescere un “pacifismo di destra” venato di sarcasmo e isolazionismo. Perchè dovremmo avere tanto a cuore la sorte dei libici, e non di altri popoli oppressi del pianeta? Sfugge forse che si tratta dei nostri vicini di casa. Vale la pena di rischiare vite umane e denaro per quei selvaggi che oltretutto vorrebbero venire a vivere in mezzo a noi? Ma lo sviluppo di società aperte sulla sponda sud del nostro mare rilancerebbe pure una crescita italiana. Infine, era poi così male quel Gheddafi con cui facevamo affari e fermavamo i migranti? Era ed è una vergogna che ci disonora. I pacifisti di destra coprono col sarcasmo la loro sfiducia profonda nella possibilità che la vecchia Italia possa fare altro che isolarsi, nella speranza che passi presto la bufera e non ci porti via troppo benessere. Il

Misna: Dietro le Quinte Del conflitto:libico Armi Dall’egitto e Missioni Clandestine della Cia per il dopo..

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  Carichi di armi leggere e munizioni da giorni superano il confine tra Egitto e Libia per finire a disposizione dei ribelli libici con il beneplacito degli Stati Uniti. Lo ha riferito il Wall Street Journal citando fonti militari statunitensi. Secondo un articolo del quotidiano  di New York, le forniture sarebbero assicurate dall’esercito egiziano – che ha sue fabbriche di armamenti – e si tratterebbe in particolare di fucili e munizioni. “Il trasferimento di armi egiziane è cominciato alcuni giorni fa e sta proseguendo – scrive il giornale citando un anonimo funzionario dell’amministrazione americana – non c’è una formale presa di posizione da parte di Washington ma è piuttosto qualcosa che sappiamo sta avvenendo”. Che Washington si stia comunque muovendo da settimane dietro le quinte, lo sottolinea ‘Globalist’, portale del Centro studi strategie internazionali di Roma, secondo cui il capo della Cia, Leon Panetta, nell’ambito di una missione tenuta segreta ha visitato alcune capitali

Alex Kane : attivista anti-muro palestinese torturato, minacciato di stupro da parte dello Shin Bet per la sua attività a favore del boicottaggio e contro il Muro

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  1 La repressione del governo israeliano  contro il boicottaggio  sta diventando sempre più dura. .   Sul fronte interno, all'inizio di questo mese, "... il plenum della Knesset ha approvato  una 'legge sul  boicottaggio', che prevede dure sanzioni punitive contro gli israeliani o contro le istituzioni accademiche israeliane che lo sostengono boycott, divestment and sanctions (BDS) movement secondo Ha'aretz. 2  punizioni molto dure continuano  ad essere inflitti a militanti palestinesi. Rosenfeld  denuncia le torture subite da  Othman , un organizzatore importante  e  delle  campagne non  violente contro il Muro e del BDS .Rientrato  dalla Norvegia nel 2009, dove ha incontrato i movimenti  BDS e  membri del Parlamento nazionale, tra cui il ministro delle Finanze norvegese, Othman è stato arrestato al confine tra Cisgiordania e Giordania.  Intervistato da   Rosenfeld per  la prima volta ha raccontato della sua esperienza carceraria. E 'stato psicologicam

Gad Lerner :La rivoluzione araba e il coro degli scettici

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    Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Quando prende il via un’azione militare sono tali e tante le incognite che solo degli irresponsabili potrebbero aderirvi con entusiasmo. Ma c’è una differenza sostanziale fra l’invasione dell’Iraq pianificata otto anni fa da Bush con il sostegno di Blair, e l’attacco odierno alla Libia di Gheddafi intrapreso da un’altra coalizione occidentale. La differenza è che stavolta a muoversi per primi sono stati i popoli del Nordafrica e del Medio Oriente, in rivolta diffusa contro le dittature che li opprimono e li affamano. Si tratta di un movimento giovanile senza precedenti per vastità e coraggio in regioni del pianeta che erroneamente ritenevamo afflitte per sempre dall’oscurantismo. Tuttora questa mia descrizione degli eventi viene accolta con scetticismo fra i benpensanti abituati all’idea che sulla sponda sud del Mediterraneo alligni solo il fanatismo religioso e la bramosia di emigrare per impossessarsi del nostro benessere. Ma ormai sono

A Gaza uccisi almeno 5 palestinesi: tra loro dei bambini da Misna

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BASTA!!!!!!!!!!!!!     1 Gaza: casa colpita, almeno 4 morti di cui 2 bambini Almeno quattro morti nella città di Gaza, fra cui due bambini, dopo che un carro armato israeliano ha colpito una casa. Almeno otto i feriti. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi. Un portavoce militare israeliano ha detto che è in corso una verifica della notizia. Il fuoco israeliano è scattato apparentemente in risposta al lancio di quattro razzi contro il territorio israeliano, avvenuto oggi. L'area di confine tra Israele e la striscia di Gaza è da alcuni giorni teatro di una forte recrudescenza degli scambi a fuoco tra israeliani e palestinesi. Gaza: casa colpita, almeno 4 morti di cui 2 bambini sda-ats 2   Un bambino di 11 anni e un adolescente di 16 sono due delle cinque vittime palestinesi causate oggi da colpi di artiglieria sparati dall’esercito israeliano contro un’abitazione della Striscia di Gaza; le altre due vittime avevano rispettivamente 20 e 50 anni di età, della quinta non si a

di Abd al-Bari Atwan: E se l’intervento in Libia fosse solo il primo passo?

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   Poche ore dopo l’emanazione della risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che permette l’intervento militare straniero per proteggere i ribelli libici dai sanguinosi massacri commessi dal regime di Gheddafi, nello Yemen le forze di sicurezza hanno ucciso più di 40 manifestanti ferendone centinaia, dopo aver fatto irruzione in una moschea a San’a che i dimostranti avevano occupato in maniera pacifica.Le immagini di questo massacro trasmesse da al-Jazeera hanno mostrato in maniera evidente che le forze di sicurezza hanno sparato per uccidere, perché gran parte delle ferite erano alla testa, al collo e al petto.  Con questo vogliamo dire che l’Occidente sceglie in maniera selettiva quale rivoluzione proteggere e dove intervenire militarmente. Lo Yemen non produce petrolio, ed è uno dei paesi più poveri del mondo.L’amministrazione americana ha esitato molto riguardo all’intervento militare in Libia ed ha insistito affinché vi fosse una partecipazione araba di alto livello

Siria, bambino di 11 anni ucciso da forze dell'ordine

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   E' morto oggi un bambino di undici anni rimasto ferito ieri durante le cariche delle forze dell'ordine ad una manifestazione a Deraa, nel sud della Siria. Lo ha annunciato un militante dei diritti umaniCi sarebbero stati dei feriti e degli arresti alla marcia che si è svolta oggi a Deraa, nel sud della Siria, dopo il funerale del manifestante ucciso ieri dalle forze dell'ordine. Lo ha riferito un testimone all'Afp: «Diverse persone sono rimaste ferite per aver inalato i gas lacrimogeni e le forze di sicurezza hanno arrestato numerose persone».   I manifestanti hanno sfilato dal cimitero verso la moschea al Omari dopo il funerale di Raed Akrad, sorvegliati da un imponente dispiegamento di polizia. «A centinaia hanno in seguito dato inizio ad un sit-in all'interno e nei pressi della moschea al grido di 'libertà, libertà', 'rivoluzione, rivoluzionè, ha detto il testimone, sempre all'Afp. Da Deraa dove oggi migliaia di persone sono scese in piazza per

Video : A SUD DI HEBRON TRE PALESTINESI FERITI DAI COLONI IN MENO DI 8 ORE

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Colline a Sud di Hebron, 21 Marzo 2011 (foto Operazione Colomba) – Sono stati feriti questa mattina due palestinesi, Ahmad Abu Safiyeh (60 anni), di Nuba, ora in condizioni critiche in ospedale, e Eyad Bassam Za’aqiq (di 35), di Beit Ummar, a sud di Hebron, da un colono isrraeliano mentre si svolgevano i funerali a Beit Ummar.Secondo i testimoni, il colono ha aperto il fuoco dalla sua automobile mentre il corteo funebre si stava dirigendo verso il cimitero nel villaggio di Beit Ummar. Il secondo episodio della giornata, dato che stamattina all’alba un altro colono aveva accoltellato Mahmoud Ibrahim Awad (di 33 anni), residente a Khirbet Tobeh, nelle colline a Sud di Hebron. L’uomo è stato aggredito mentre con il suo asino si recava ad At-Tuwani. Non lontano dalla prima casa del villaggio un colono mascherato, proveniente dall’avamposto di Havat Ma’on, gli ha teso un agguato e lo ha accoltellato ferendolo al braccio destro e al petto.Secondo quanto diffuso dal comunicato dei volo