Amira Hass: nel mirino di Lieberman
Ho accettato controvoglia l’invito a una colazione nella residenza dell’ambasciatore francese a Tel Aviv per festeggiare l’anno nuovo. Curiosità antropologica. Non capita tutti i giorni di vedere deputati e giornalisti di primo piano che si scambiano pettegolezzi. Ho riconosciuto un paio di deputati, gli altri me li ha indicati il mio collega Gideon Levy.“È arrivato il momento di migliorare i miei rapporti con i rappresentanti stranieri, nel caso un giorno dovessi chiedere asilo”, ho detto scherzando a un’addetta dell’ambasciata, che però non ha sorriso. Devo aver fatto una battuta infelice. Tuttavia è innegabile che ultimamente gli attacchi della destra ai critici interni di Israele sono sempre più frequenti. L’ultimo bersaglio sono le organizzazioni che criticano l’esercito. Avigdor Lieberman, ministro degli esteri e capo del partito promotore di questi provvedimenti antidemocratici, ha accusato anche Ha’aretz. Il suo partito è composto perlopiù da immigrati dall’ex Unione Sovi