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Akiva Eldar : nei colloqui diretti le precondizioni sono dettate da Israele

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Sintesi personale Due anni fa, un torneo di basket si è tenuto all'Università di Tel Aviv con la partecipazione di gruppi di studenti provenienti da 14 paesi, compreso un gruppo palestinese dei territori occupati. I giochi erano presubilmente"senza precondizioni".Ma il servizio di sicurezza dello Shin Ben ha autorizzato solo sette palestinesi ad entrare in Israele. Dopo numerose sconfitte (da 30 a 40 punti), quando è stato il momento di affrontare una squadra israeliana, il loro allenatore ha annunciato il ritiro per risparmiare ai suoi giocatori un'altra umiliazion .Nei negoziati diretti ,come per la partita di Basket, le condizioni sono dettate da Israele. Il rifiuto di congelare l' edilizia israeliana a Gerusalemme Est è una condizione preliminare, così come il rifiuto di riprendere le trattative dai punti definiti nella conferenza di Annapolis.Il presidente degli Stati Uniti ha deciso che i negoziati si terranno senza alcuna precondizione e saranno

Il Ground Zero e la Moschea.

1  La moschea vicino Ground Zero esiste già ..dal 2009 (video) Sappiamo che l’intero dibattito sulla costruzione del centro islamico vicino a Ground Zero è diventata ormai una questione simbolica e di bandiera, riguardo la quale i margini reali della questione contano poco. Qualche giorno fa la Associated Press ha chiesto ai suoi giornalisti di usare un linguaggio più preciso, nella speranza così di chiarire alcuni nodi ed evitare equivoci. Per esempio specificare che la moschea non si trova a Ground Zero bensì a due o tre isolati da Ground Zero. Nel testo del promemoria inviato ai suoi giornalisti si legge anche che “nell’edificio in cui verrà costruito il centro islamico si tengano funzioni religiose musulmane dal 2009″. La cosiddetta Cordoba Initiative, infatti, prevede infatti la costruzione di un centro islamico in un edificio già oggi usato dai musulmani per riunirsi e pregare. Time Magazine è andato a vedere con i suoi occhi , consegnando la prova visiva dell’ennesimo ele

Dimi Reider : definizione stato ebraico e conseguenze per gli arabi israeliani

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In questi giorni, quando Barack Obama parla di Medio Oriente, c’è una cosa che preoccupa più di tutto alcuni 'alti funzionari israeliani'. ''Non ha parlato di Stato ebraico'', borbottano ai giornalisti, ''ha avuto tutto il tempo per usare queste parole, ma non lo ha fatto. Perché?''Lo stesso Benyamin Netanyahu pronuncia queste parole ogni volta che può. Si è spinto così in là da considerare la sua aspirazione come un prerequisito per negoziare con il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, prima di essere zittito da Washington. Ma perché questa improvvisa insistenza su ciò che dovrebbe essere una questione interna israeliana, cioè la auto-definizione dello Stato? Come ha commentato giustamente Abbas, Israele può chiamare se stesso Repubblica Ebraica Socialista, per quel che lo riguarda. Perché tirar fuori questa questione con Obama e Abbas, i principali interlocutori della politica estera israeliana? La verità è che Netanyahu non

di Dan Lieberman Smantellare la versione israeliana della storia

Tutti questi problemi che hanno avuto un loro ruolo nella fondazione dello stato di Israele sono stati trattati in modo estremamente generico, senza dati specifici e fatti circostanziati. Le discussioni che riguardano questi argomenti sono spesso caratterizzate da confusione, mancanza di chiarezza e del presupposto che ciò che si sta raccontando sia esatto. Non vengono poste domande e non c’è nulla da precisare. L’evidenza delle prove contraddice le storie che i sostenitori di Israele si impegnano diligentemente ad inventare. Prima di costruire una base per la pace nel Medio Oriente è fondamentale confutare la falsità delle storie israeliane. I sionisti ritraggono se stessi come un’avanguardia del pensiero e dell’anelito ebraico che fa da guida alle masse del popolo ebraico nel loro cammino verso la libertà e verso la piena realizzazione delle promesse loro negate da un mondo avverso. La storia contraddice queste raffigurazioni, in particolar modo quella che rappresenta il sionismo com