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Video ":When we die as martyrs" da condannare l'uso politico dei bambini

I n un video, prodotto in Giordania, un gruppo di bambini palestinesi canta: " Quando noi moriremo come martiri" Non si inneggia ai Kamikaze nè a guerre sante contro qualcuno,(almeno questa è la mia chiave di lettura) ma è cmq da condannare l'uso di bambini per fini politici esaltando, qualunque sia il significato che si vuol dare a questa parola, il martirio. Video bollato anche dal giornalista Fawzia Nasir al-Naeem in the Saudi Arabian Al-Jazirah that "[Birds of Paradise] Dimostrazione lampante che se non si avvia al più presto una soluzione globale del conflitto, il logo palestinese diventerà sempre più appannaggio del fanatismo radicale alimentando un ciclo di violenza e di estremismo da entrambe le parti che nessuno auspica: un prezzo di dolore e di lutti che i due popoli non meritano IL BRANO - «Quando moriremo martiri, andremo in Paradiso» cantano i bambini. «No, non dire che siamo troppo giovani. Questa vita ci ha reso vecchi. Senza la Palestina, qual

Libano, i diritti dei profughi palestinesi e i fantasmi della Guerra civile

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I l riconoscimento dei diritti civili dei profughi palestinesi non è più rinviabile. E in caso contrario il Libano dovrà prepararsi ad affrontare conseguenze drammatiche.A sostenerlo è il primo ministro libanese Saad Hariri, intervenuto in merito a una proposta di legge avanzata alcuni giorni fa dal leader del Partito socialista progressista e membro dell’attuale maggioranza Walid Jumblatt, che prevede appunto l’estensione dei diritti ai rifugiati.Se non diamo ai palestinesi i diritti civili – ha detto Hariri - allora il Libano investirà nel più grande progetto di produzione del terrorismo”.La bozza formulata dal druso Jumblatt prevede la concessione ai palestinesi del diritto al trattamento di fine rapporto, al possesso (seppur limitato) di proprietà immobiliari e all’indennità di rischio sul posto di lavoro.Non si è fatta attendere la risposta dei partiti cristiani, guidati dalle Forze libanesi, che hanno avversato la proposta, temendo che l’applicazione di una legge simile possa

Video :Roger Waters - "We Shall Overcome" dedicato ai palestinesi

Videogame: come si vive a Gaza? come si esce da Gaza?

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www.spg.org.il http://www.spg.org.il/readscreen.php?lang=eng Come si va da Gaza a Ramallah? Come si vive nella Striscia? La Ong israeliana Gisha ha pensato a una risposta interattiva: un videogioco su internet che mostra illustra le difficoltà che il blocco dei militari israeliani causano alla popolazione palestinese.Per partecipare basta andare all’indirizzo www.spg.org.il, ma al gioco non vince nessuno. Il video è intitolato ‘Safe Passage’ (Passaggio sicuro), per ricordare che gli accordi israelo-palestinesi di Oslo (1993) prevedono la costituzione di un corridoio di 30 km che, attraverso il territorio israeliano, colleghi la Striscia di Gaza con la Cisgiordania. Un corridoio finora rimasto allo stadio di progetto teorico.Nel filmato vengono rappresentati tre casi di vittime del blocco della Striscia: quello di un produttore di gelati di Gaza impossibilitato a vendere i suoi prodotti in Cisgiordania; di una studentessa ammessa in un’università cisgiordana ma costretta a

Gadi Baltiansky : la vittoria di Lieberman

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When the world looks at Israel it sees Lieberman Sintesi personale Nessuno dei precedenti ministri degli esteri ha lasciato un segno sulla politica estera e gli affari interni, come Lieberman, eletto grazie a una campagna politica basata sulla intimidazione , sull' odio e sulla segregazione. Egli è riuscito a trasformare Israele in un paese che odia le minoranze e le opinioni della minoranza ed è isolato dal mondo.Lieberman ha parlato degli svantaggi della democrazia, che sta lentamente ma inesorabilmente scomparendo. Nel suo primo giorno al ministero degli Esteri ha citato il detto attribuito a Publio Flavio Vegezio Renato,, "Chi vuole la pace prepara la guerra".Il mondo si sta ancora chiedendo se Israele vuole la pace, ma non c'è dubbio che Israele si sta preparando per la guerra.Con l'aiuto di funzionari del ministero degli Esteri, Lieberman è riuscito a diffondere il suo messaggio in tutto il mondo, dall'Argentina al Giappone e più specificam

Editoriale di Haaretz:'l'espulsione silenziosa dei palestinesi

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Sintesi personale Dr. Immad hammada e il dottor Murad Abu Khalaf sono entrambi docenti di ingegneria nati a Gerusalemme est. Le loro famiglie hanno vissuto in città da generazioni. Entrambi hanno lasciato anni fa, ciascuno separatamente,la città per studiare negli Stati Uniti e ,dopo la laurea e il consolidamento della loro carriera ,desiderano tornare a vivere nella loro città natale.Ma il loro diritto di ricongiungersi con le loro famiglie viene negata dal Ministero degli Interni, come Amira Hass riporta. Hammada vive nella sua città da circa tre anni illegalmente, senza diritti e sotto costante pericolo di essere arrestato e deportato , mentre Abu-Khalaf ha difficoltà a tornare, anche per una visita.I regolarmenti del Ministero degli Interni prevedonl'abrogazione dei diritti di residenza ai palestinesi che lasciano la città per un periodo di oltre sette anni. I cittadini di Israele possono lasciare il paese e la loro cittadinanza e tutti i loro diritti sono salvaguardati a tem