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ONU, IMPOSSIBILE RICOSTRUIRE SENZA REVOCA EMBARGO

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Se Israele non accetterà di sospendere definitivamente l’embargo sulla Striscia di Gaza sarà impossibile avviare una ricostruzione del territorio: ne è convinto il portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Chris Gunnes secondo cui “la strategia israeliana consiste nel deviare l’attenzione della comunità internazionale, parlando di un sacco di cemento qui o un progetto là, mentre la questione vera riguarda l’accesso garantito a tutti i materiali attraverso tutti i valichi”. Intervenendo a margine di un convegno in corso al Cairo il responsabile si è detto “poco fiducioso” che il nuovo sistema possa risolvere le limitazioni incontrate dall’Unrwa per poter portare aiuti alla popolazione civile della Striscia. “La lista di beni consentiti ai valichi cambia continuamente. E non è detto che qualcosa che non è iscritto nelle liste sia fatto automaticamente passare” fa osservare Gunnes, secondo cui “l’embargo israeliano è un embargo contro le Nazioni Unite”. Intanto ieri

Gideon Levy : «Perché noi israeliani dobbiamo preoccuparci»

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L'attacco alla Freedom Flotilla ha provocato una grave crisi tra Israele e la Turchia. Intanto qual è la sua opinione su ciò che è accaduto in mare? Sin dall'inizio ho pensato che si è trattato di un'operazione non solo molto stupida, ma anche sbagliata da tutti i punti di vista. Credo si tratti dell'ennesima prova che Israele non conosce i limiti dell'uso della forza, i limiti intrinseci dell'uso del potere. A mio avviso si è trattato di una mini-operazione dello stile 'Piombo Fuso' (nome in codice dell'offensiva israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza avvenuta nel dicembre 2008/gennaio 2009, ndr). Non è certo sulla stessa scala, ma rispetta lo stesso tipo di comportamento, ovvero quello di credere che con la forza si possa risolvere tutto. Da qualunque prospettiva la si guardi, l'operazione è stata un disastro anche per l'immagine di Israele, e molta gente qui da noi sembra averlo capito. Proprio come nell'operazione Piombo Fuso,

Amira Hass : chi sarà punito per aver ucciso civili a Gaza?

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Perché è stato scelto il Sgt.Maggiore S., a differenza di tutti gli altri soldati e ufficiali delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), a essere messo sotto processo per l’uccisione nella Striscia di Gaza di due donne il 4 gennaio 2009, nel primo giorno dell’incursione di terra di Israele? Lo stesso giorno le IDF uccisero 34 uomini armati. S. è stato scelto perché è stato l’unico ad aver ucciso dei civili?Il suo avvocato difensore dovrebbe arguire che lui sta diventando il capro espiatorio, egli può contare con certezza sui seguenti dati statistici: lo stesso giorno le IDF hanno ucciso pure altri 80 civili per spari da breve distanza, per fuoco d’artiglieria, fuoco aereo e navale. Fra queste persone c’erano 6 donne e 29 bambini di età inferiore ai 16 anni. Si vada sul sito web di B’Tselem e si può leggere la lista: un bambino di 7 anni, una bambina di 1 anno, un’altra bambina di 1 anno, tre bambini di 3 anni, una ragazzina di 13 anni.B’tselem è stata scrupolosa nel fare la differenza tra

Akiva Eldar: Bibi sta condannando Israele a diventare uno Stato binazionale

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   1 Il drammatico discorso di Netanyahu espresso lo scorso luglio alla Bar-Ilan University aveva fatto sperare che egli avesse cominciato aliberarsi dalle catene del passato e superato le paure del padre  revisionista. Egli si è rivolto ai palestinesi come vicini e non  nemici, chiedendo loro "di dare ai nostri giovani un posto migliore  dove vivere" e ad agire insieme per far progredire la soluzione deidue Stati: ogni Stato con la sua bandiera e il proprio governo.,questo nell'interesse sionista.Dopo un anno nessun bambino israeliano o palestinese, compreso il neonato Shmuel, è nato in un mondo migliore. I negoziati per la soluzione dei due Stati si sono trasformati nel mercanteggiare di quartieri nella West Bank e di edifici a Gerusalemme est.Invece di discutere dell' iniziativa di pace araba, che sta gradualmente svanendo, il governo si occupa della liste della spesa degli abitanti di Gaza. La maggior parte del tempo e di energia è dedicata a speg

Israele, commissione rilancia piano edilizio a Gerusalemme Est

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GERUSALEMME (Reuters) - Le autorità municipali di Gerusalemme ha fatto un passo avanti per radere al suolo circa 30 abitazioni palestinesi a Gerusalemme Est, mettendo Israele a rischio di ulteriori frizioni con gli Stati Uniti, per attuare un progetto considerato dal fronte palestinese come un'espansione colonizzatrice.La commissione di pianificazione per la città di Gerusalemme ha ratificato una proposta che potrebbe rinvigorire le pressioni diplomatiche sul premier israeliano Benjamin Netanyahu, il giorno dopo che questi aveva annunciato l'attenuazione dell'embargo contro la striscia di Gaza, per smorzare le critiche piovute sul paese dopo l'episodio della flotta di aiuti umanitari.l portavoce cittadino Stephan Miller ha detto che il comitato ha concesso l'edificabilità per il progetto del "Giardino del Re", che prevede la costruzione di mille case in 22 ettari di terreno, nel quartiere di Silwan, a Gerusalemme Est. A marzo, proprio in nome dell'imm

Lorenzo Kamel Viaggio in Cisgiordania

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Il nostro viaggio per raggiungere Tulkarem parte da Gerusalemme, a pochi passi dalla Porta di Damasco, per poi proseguire fino a Ramallah. Da qui ci aspettano 30 minuti da trascorrere su un taxi collettivo in compagnia di altri 8 passeggeri, al prezzo di 15 shekel, circa 3 euro. Al termine di questo primo tragitto si raggiunge NablusLungo la strada, un percorso pieno di buche e dossi che gli autisti palestinesi affrontano a velocità sconsiderate, si nota una massiccia presenza di insediamenti ebraici. «È facile rendersi conto della costruzione di un nuovo insediamento - spiega Muhammad Samir, un commerciante presente sul nostro stesso minivan - Basta vedere le fermate degli autobus. Appena spunta un nuovo avamposto, la "Egged" [la compagnia israeliana dei servizi autobus] apre una nuova tratta e costruisce una piccola fermata. È il campanello di allarme. La fermata significa che di lì a poco qualche famiglia palestinese avrà nuove difficoltà di accesso all'acqua e alla