LA QUESTIONE DELL’ACQUA IN CISGIORDANIA, IL CASO DI JALBUN
Jalbun è un villaggio palestinese di circa 2500 abitanti, situato nel nord della Cisgiordania a non molta distanza da Jenin, e circondato da tre colonie israeliane (Ma’ale Gilboa, Mirav Kibbutz e Malkishua). Un articolo della Caritas di Gerusalemme ripercorre la storia recente di questo piccolo centro agricolo perché simbolica di quanto avviene in molti altri casi simili. Le tre colonie israeliane - dice la Caritas - occupano le colline attorno Jalbun e le loro acque reflue si riversano a fondovalle rendendo di fatto inutilizzabili i campi o compromettendo i raccolti e la loro buona qualità. Circondato per tre lati dal muro di separazione costruito da Israele, a causa di una rottura del sistema fognario le strade di Jalbun sono state invase di recente dalle acque reflue delle tre colonie. Ma il peggio avviene sottoterra: “Gli additivi chimici presenti nelle acque - dice il presidente del consiglio comunale di Jalbun, Samir Abu al-Roub - fanno ammalare le nostre piante e l’agri