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LA QUESTIONE DELL’ACQUA IN CISGIORDANIA, IL CASO DI JALBUN

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Jalbun è un villaggio palestinese di circa 2500 abitanti, situato nel nord della Cisgiordania a non molta distanza da Jenin, e circondato da tre colonie israeliane (Ma’ale Gilboa, Mirav Kibbutz e Malkishua). Un articolo della Caritas di Gerusalemme ripercorre la storia recente di questo piccolo centro agricolo perché simbolica di quanto avviene in molti altri casi simili. Le tre colonie israeliane - dice la Caritas - occupano le colline attorno Jalbun e le loro acque reflue si riversano a fondovalle rendendo di fatto inutilizzabili i campi o compromettendo i raccolti e la loro buona qualità. Circondato per tre lati dal muro di separazione costruito da Israele, a causa di una rottura del sistema fognario le strade di Jalbun sono state invase di recente dalle acque reflue delle tre colonie. Ma il peggio avviene sottoterra: “Gli additivi chimici presenti nelle acque - dice il presidente del consiglio comunale di Jalbun, Samir Abu al-Roub - fanno ammalare le nostre piante e l’agri

Avi Issacharoff : la Turchia sventa attacco Hezbollah contro obiettivi israeliani

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sintesi personale Le forze turche hanno impedito un attacco degli Hezbollah contro un obiettivo israeliano nel paese. Ayalon ha ringraziato la Turchia per la sua collaborazione in un incontro con i giornalisti turchi.Secondo fonti della difesa, l'attacco aveva lo scopo di vendicare l'uccisione di Imad Mughniyeh , morto in un attentato a Damasco nel febbraio 2008.  L'organizzazione considera Israele responsabile per questo assassinio e , secondo i servizi segreti , aveva creato una rete di agenti iraniani a Instanbul . Questo è il terzo tentativo da parte del gruppo di vendicare la morte di Mughniyeh. All'inizio di quest'anno gli Hezbollah avevano pianificato un attacco contro l'ambasciata israeliana in Azerbaigian, ma sono stati arrestati  .In  Egitto agenti degli Hezbollah sono stati accusati di monitorare siti turistici israeliani e navi israeliane che passavano attraverso il Canale di Suez. Turkey foils Hezbollah plot allegati Uri Avnery: la "

Giorgio Bernardelli Berlanty, la clandestina

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Che cosa rende importante un fatto in Medio Oriente? E che spazio c'è davvero per il rispetto di una singola persona in un conflitto come quello che da troppo tempo insanguina la Terra Santa? Viene da chiederselo pensando alla storia di Berlanty Azzam, una studentessa palestinese per cui le prossime giornate si annunciano decisive.Fino a poche settimane fa Berlanty era una ragazza di 21 anni che si dovrebbe laureare in business administration alla Bethlehem University , l'Università dei Fratelli delle Scuole cristiane, uno dei segni lasciati in Terra Santa dal primo storico viaggio di un Papa sui Luoghi di Gesù, quello compiuto da Paolo VI nel gennaio 1964. La sua laurea era in calendario per questo mese di dicembre. Tutto fino alla sera del 28 ottobre scorso, quando - di ritorno da un colloquio per un possibile lavoro a Ramallah - Berlanty è stata fermata da una pattuglia israeliana. Il giorno dopo - a bordo di un blindato, bendata e incappucciata - si è ritrovata a Gaza, ch

Fawzi Zidane Una lettura del documento politico di Hezbollah

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Il documento politico recentemente reso noto dal segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah è di estremo interesse per chiarire le politiche del partito, in una fase tempestosa in cui la regione ha assistito a continui cambiamenti e trasformazioni, in conseguenza dei contrasti regionali ed internazionali radicatisi attorno al programma nucleare iraniano ed alla questione palestinese. L’interesse per questo documento sta soprattutto nel desiderio di sapere se il partito, che gioca un ruolo regionale sulla piazza libanese, continuerà a voler mantenere questo ruolo, o se esso ha ormai aderito al club dei partiti politici libanesi anteponendo il proprio ruolo interno a quello regionale, cosa che rimescolerebbe le carte del panorama politico libanese, sul piano dei rapporti e delle alleanze. Il documento costituisce una cornice politica nella quale si inserisce la visione di Hezbollah e le posizioni del partito rispetto alle questioni libanesi e alla situazione araba ed internazional

Gideon Levy : ordine di demolizione per villaggio beduino

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Sintesi personale Pochi giorni prima che il primo ministro promettesse il congelamento nei territori, gli ordini erano già stati rilasciati: edifici, baracche di latta e tende nel villaggio beduino di Hirbet Um al-Hir a sud di Hebron, dovevano essere demoliti. Questa settimana, i rappresentanti del consolato Usa a Gerusalemme Est hanno visitato il sito. Un gattino giace sulla roccia,la terra arida sta morendo lentamente. Impotente il gattino osserva la desolazione del luogo, lo stesso sguardo degli abitanti del villaggio . Con le loro ultime forze si aggrappano alla recinzione del villaggio del Carmelo una parte si trova sul terreno che appartiene a loro , comprato dopo che la famiglia era stata costretta a fuggire dal Negev nel 1948 . Ora Israele minaccia di sfrattarli. A chi apparteneva questa terra da decenni?Chi è stato espulso già una volta da Israele ? Chi può avere permessi per costruire legalmente? Domande inutili ,irrilevanti in questo piccolo sconosciuto luogo. I diploma

LA DENUNCIA DELLA CARITAS: PEGGIORA LA SITUAZIONE DEI PALESTINESI. Anche loro diffamano vero?

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GERUSALEMME, martedì, 1° dicembre 2009 (ZENIT.org).- In una dichiarazione in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, celebrata il 29 novembre, Caritas Gerusalemme ha fatto appello “ai Governi e alla comunità internazionale affinché compiano passi concreti che portino alla pace e alla stabilità in questa Terra”.Allo stesso modo, esorta a lavorare “per la realizzazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, della legalità internazionale e della IV Convenzione di Ginevra, di modo che l'anelito a uno Stato palestinese sovrano non sia solo un sogno, ma comporti una vera speranza che si possa trasformare in realtà”.Caritas Gerusalemme ricorda che “la situazione, che si deteriora giorno dopo giorno a Gaza e in Cisgiordania, richiede azioni immediate, sia sul campo che a livello di comunità internazionale, visto che nulla può giustificare la costante e continua sofferenza di uomini, donne e bambini innocenti”.“E' ora della pace tra israeliani

Manuel parroco di Gaza :recintati a morte

Parroco di Gaza: testimonianze http://frammentivocalimo.blogspot.com/2009/01/parroco-di-gaza.html Christmas in Gaza - Cento CittÀ Per la Pacenegli Allegati: l'invito del Patriarca di Gerusalemme, la Preghiera scritta da Abuna Manuel Musallam Attacco a Gaza: testimonianze

Video:Defamation - di Yoav Shamir Film

Vince Defamation, dell'israeliano Yoav Shamir: un film molto potente, che prende spunto da una semplice domanda: che cos'è l'antisemitismo? La tesi del film - perché di film a tesi si tratta, per quanto coraggioso e più problematico di molti altri - è che oggi l'antisemitismo è innescato da, e funzionale a, l'establishment israeliano, lo stato di Israele e le lobby ebraiche, soprattutto negli USA. Vedere dal di dentro il funzionamento della statunitense Anti-Defamation League, potentissima organizzazione che si occupa di denunciare per l'appunto tutti i presunti casi di antisemitismo che succedono nel mondo, è agghiacciante. Ed è agghiacciante anche l'etichetta di negazionismo che viene affibbiata a chiunque osi contestare queste lobby e il loro legame con lo stato di Israele. La shoah usata come scudo, il senso di colpa come arma per difendere qualunque tipo di operazione militare e criminale dello stato di Israele vengono così denunciate con molta forza.