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Akiva Eldar“Aberrazione israeliana.”

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Che cosa vuole da noi Mahmoud Abbas? Dovrebbe smetterla di gridare e dovrebbe cominciare a parlare. Perfino Benjamin Netanyahu, che proviene dal campo della destra, gli ha promesso uno stato; e Shaul Mofaz, il terrore dei palestinesi è desideroso di consegnargli, a credito, il 20% della West Bank. Abbas può essere capace di prendere in giro gli americani, ma gli israeliani non sono dei fessi. Non ci facciamo impressionare dal trucco di queste dimissioni. Sappiamo che nessuno getta via la chiave del suo ufficio per alcune migliaia di coloni. A Ramallah, ogni bambino sa che, alla fine, le colonie dislocate all’esterno dei “blocchi di insediamenti” entreranno a far parte della Palestina. L’atteggiamento dell’israeliano medio sulla questione delle colonie è uno degli effetti della malattia cronica che minaccia l’esistenza dello Stato Ebraico: l’incapacità di mettersi, neppure per un minuto, nei panni del vicino. Che cosa diremmo se Abbas dovesse chiederci di acconsentire al ritorno dei p

I bravi ragazzi della Brigata Kfir..forse......

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ABUSI I soldati israeliani parlano del loro pogram ad Hebron Di Donald Macintyre, Jerusalem Saturday, 19 aprile 2008 Capelli neri, maglietta nera, blue jeans, il ventiduenne è comprensibilmente riluttante, mentre sta seduto ad un tavolo da pic-nic, in una situazioneassurda,da qualche parte in Israele.Noi sappiamo il suo nome e se lo usassimo sarebbe sottoposto ad un'indagine e probabilmente finirebbe in prigione. Cantano gli uccellini mentre egli descrive in dettaglio ciò che ha fatto e visto fare ad altri come soldato semplice ad Hebron.E sono certamente criminosi: gli episodi in cui i veicoli Palestinesi vengono fermati senza nessuna ragione, vengono sfondati i finestrini, vengono picchiati i passeggeri per aver risposto, per aver detto ad esempio che stavano andando all'Ospedale.Rubare tabacco ad un commerciante Palestinese, che per giunta viene anche picchiato a sangue quando si lamenta.Lanciare granate assordanti all'interno delle Moschee attraverso le finestre

Il CMC a Israele: stop colonie

Il Consiglio Mondiale delle chiese interviene dopo l'annuncio che c'è l'intenzione di costruire a Gerusalemme Est 900 nuove unità abitative. "Il Consiglio mondiale delle Chiese (Cmc ) chiede ad Israele di fermare la costruzione di nuove colonie nei Territori occupati. L’appello dell’organizzazione ecumenica, che raccoglie 349 denominazioni cristiane, giunge dopo la decisione della municipalità di Gerusalemme di dare il via alla costruzione di 900 nuove unità abitative nella colonia Gilo a Gerusalemme est. Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio, esprime “grande delusione” e “ferma condanna” per la decisione del governo guidato da Benjamin Netanyahu. Il Cmc è convinto che essa “ostacolerà i tentativi ora in corso per riavviare il negoziati di pace” e invita tutte le realtà che fanno parte del Consiglio “ad agire con decisione” per “far revocare la decisione del Governo israeliano e il suo programma di insediamenti”. L'appello sottolinea che i nuovi insediame

JERUSALEM POST (Gaza): E' tempo di ammettere chi sono le vere vittime

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1 novembre 2009: il rapporto per il numero di morti è di 1 a 100, a nostro favore. Per quanto riguarda le distruzioni, è molto, molto di più. A tutto’oggi, migliaia di persone a Gaza vivono in tenda perché non permettiamo di far arrivare il cemento per ricostruire le case che abbiamo demolito. Abbiamo fatto della Striscia di Gaza una zona sinistrata, una questione umanitaria, e la manteniamo in questo stato con il nostro blocco. Durante questo tempo, qui, dal lato israeliano della frontiera, non riusciamo a ricordare quando la vita sia stata così tranquilla e sicuraAllora decidiamo: quali sono state le vittime dell’operazione Piombo fuso, loro o noi? La questione non si pone, siamo noi. Noi, gli Israeliani, siamo stati le vittime e noi lo siamo sempre. In realtà, la nostra condizione di vittime peggiora di giorno in giorno. Il rapporto Goldstone è il vero crimine di guerra. Il rapporto Goldstone, i dibattiti all’ONU, Amnesty International, Human Rights Watch, la Croce Rossa, B’Tselem

editoriale haaretz: l'influenza del rabbinato militare, vento malato dell'IDF

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1 Sintesi personale 1Il hesder yeshiva (una unità che unisce il servizio militare agli studi religiosi), ha dimostrato contro lo sgombero degli avamposti dell' West Bank ricevendo lodi e un generoso finanziamento dai rabbini nazionalisti. I manifestanti sostengono che il governo, dando loro ordini illegali, causa la loro insubordinazione. Dicono che si ribellano perché non possono agire contro la propria coscienza. Questi argomenti non sono altro che una copertura per una palese attività politica all'interno delle Forze di Difesa Israeliane, guidata da rabbini radicali , alcuni dei quali ignorano apertamente lo Stato di diritto. La rivolta riflette un grave problema riguardante la lealtà dell'esercito. I soldati insubordinati si paragonano agli obiettori di sinistra,ma ll confronto è fallace. I primi agiscono di propria iniziativa, vanno in carcere e non ricevono alcun premio di consolazioneAl contrario, gli studenti della hesder yeshiva sono organizzate in gruppi omo

Gli ebrei dello Yemen a Sanaa ,protetti dal Governo

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Sintesi personale Costretti a scappare dai combattimenti tra i ribelli sciiti ed esercito , gli ebrei trovano una nuova casa nella capitale dello Yemen, dove beneficiano di una protezione speciale del presidente Ali Abdullah Saleh "Che Dio lo tenga in vita"ripete il rabbino Yahya Yussef Moussa, capo della comunità ebraica di Al-Salem, ogni volta che si riferisce al presidente yemenita." Lui è il presidente di tutto il popolo. Siamo circa 14 famiglie e per 4000 anni abbiamo vissuto in silenzio tra i musulmani, L'atmosfera è cambiata nel 2007 quando abbiamo ricevuto minacce dai ribelli che ci hanno costretto a lasciare le nostre case e hanno bruciato la nostra biblioteca.Noi non lasceremo mai il nostro Paese, (60 ebrei sono espatriati negli Usa )" Ora gli ebrei yemeniti vivono in alloggi strettamente sorvegliati dal Governo ed hanno ricevuto la visita del Presidente il 4 Ottobre Un Ebreo da Raydah è stato assassinato nel dicembre 2008 da un ufficiale dell&#

Iyada Barghouti riflessioni sull'operazione Piombo Fuso

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L'autunno di Ramallah "Naturalmente è importante, perché per la prima volta, e a livello di Nazioni Unite invece che paesi arabi, si riconosce che Israele non è semplicemente la vittima innocente che racconta di essere. Ma senza troppe illusioni, e non solo per la probabilità che poi tutto finisca spiaggiato in Consiglio di Sicurezza, contro il veto americano. Oggi si ha molta fiducia nel diritto, e in fondo - niente di inedito: già Kelsen intitolava la speranza Peace through Law. Ed è vero che le inchieste i tribunali, la forza della ragione, delle regole condivise sono l'unica arma per chi non ha che fionde e pietre da opporre a un nucleare. Ma in ultimo la soluzione di un conflitto è un accordo, non una sentenza. E il primo negoziato, qui, Oslo, è stato un fallimento: anche per nostre responsabilità. E allora, mentre è importante discutere le conseguenze giuridiche, e giudiziarie, di Piombo Fuso, non è meno urgente riflettere sui suoi effetti politici e sociali