Akiva Eldar“Aberrazione israeliana.”
Che cosa vuole da noi Mahmoud Abbas? Dovrebbe smetterla di gridare e dovrebbe cominciare a parlare. Perfino Benjamin Netanyahu, che proviene dal campo della destra, gli ha promesso uno stato; e Shaul Mofaz, il terrore dei palestinesi è desideroso di consegnargli, a credito, il 20% della West Bank. Abbas può essere capace di prendere in giro gli americani, ma gli israeliani non sono dei fessi. Non ci facciamo impressionare dal trucco di queste dimissioni. Sappiamo che nessuno getta via la chiave del suo ufficio per alcune migliaia di coloni. A Ramallah, ogni bambino sa che, alla fine, le colonie dislocate all’esterno dei “blocchi di insediamenti” entreranno a far parte della Palestina. L’atteggiamento dell’israeliano medio sulla questione delle colonie è uno degli effetti della malattia cronica che minaccia l’esistenza dello Stato Ebraico: l’incapacità di mettersi, neppure per un minuto, nei panni del vicino. Che cosa diremmo se Abbas dovesse chiederci di acconsentire al ritorno dei p