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video: in diretta l'uccisione dei familiari di un medico palestinese

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2(ANSA) - TEL AVIV, 16 GEN - Una cannonata israeliana uccide in diretta televisiva le figlie di un medico palestinese che sta rilasciando una intervista. L'esplosione ha ucciso tre delle figlie del medico e due sue nipoti. Le voce di Ezzeldin Abu el-Aysh, che ha rapporti di lavoro con un ospedale di Tel Aviv, si esprime in perfetto ebraico e vive nel nord della Striscia, e' echeggiata in tutto Israele. Per lunghi minuti dagli schermi tv israeliani si sono sentiti solo i suoi singhiozzi disperati. versione completa (video) Gaza doctor who lost daughters in IDF strike: We all make mistakes 2 Ezzedin Abu al Aish, medico palestinese le cui tre figlie sono state uccise in un bombardamento dell’aviazione israeliana durante l’offensiva ‘Piombo fuso’ a Gaza nel gennaio scorso. La nomina è stata annunciata dal governo belga, promotore della candidatura, che lo ha descritto come un “soldato della pace” e gli ha attribuito la cittadinanza onoraria per i servizi resi all’uma

Gideon Levy / Qualcuno deve fermare la follia dilagante di Israele a Gaza

1 Gideon Levy / Someone must stop Israel's rampant madness in Gaza 2 'Inhumane' offensive 3 Ari Shavit / Gaza op may be squeezing Hamas, but it's destroying Israel's soul Qualcuno deve interrompere questa pazzia dilagante. Le strade di Gaza sembrano campi di morti mentre si parla di una “terza fase”. Israele in modo arrogante continua ad ignorare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e colpisce il deposito delle Nazioni Unite a Gaza, come per dimostrare quelle che realmente pensa di questa istituzione. Nelle strade la gente va avanti e indietro con i bambini in braccio, senza speranza mentre l’artiglieria continua a sparare. Anche i giornalisti che cercano di raccontare gli eventi da Gaza sono in pericolo. Il corrispondente della BBC furiosamente denuncia che non c’era nessuna attività militare intorno al palazzo dei giornalisti che spieghi l’attacco dell’esercito israeliano.Ministri del governo afferma

di Jamil Hilal *mattatoio Gaza: Il perché di una guerra pianificata da sei mesi

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Mattatoio Gaza: Il perché di una guerra pianificata da sei mesi "Ribadisco che tratteremo la popolazione (di Gaza) con un guanto di velluto". (Il premier israeliano Ehud Olmert) Israele ha cominciato i bombardamenti aerei su Gaza la mattina del 27 dicembre, e l’attacco di terra con i tank e la fanteria ha avuto inizio il 3 gennaio. Al 9 gennaio circa 776 palestinesi (per metà donne e bambini) erano stati massacrati (alcuni corpi si ritiene siano sotto le macerie degli edifici distrutti), e circa 3150 persone ferite. Ospedali, scuole, case e università sono state bersagliate, è stata tagliata l’elettricità, l’assedio di Gaza è stato inasprito all’estremo, e l’infrastruttura di Gaza ha subito un danno incalcolabile. Facendo le debite proporzioni, queste cifre equivarrebbero a 31mila italiani (o britannici) uccisi e più di 124mila feriti in meno di undici giorni. Il danno patrimoniale ammonta a miliardi di dollari. Nella minuscola lingua di terra chiamata Gaza, un milione

Parroco di Gaza: lo zoo di gaza

La situazione è più calma adesso, più calma rispetto a ieri, almeno. Non udiamo il suono di aerei sopra di noi, né quello di missili, ma la tragedia continua. Le famiglie bloccate nel sud della Striscia, principalmente nel quartiere di Tal el Hawal, teatro di forti scontri ieri, stanno cercando di scappare. Raccontano che gli israeliani hanno occupato numerosi edifici dopo averli bombardati. Da questi edifici prendono di mira non solo militanti di Hamas, ma anche civili. Queste case appartenevano a palestinesi che hanno dovuto fuggire. Molti padri di famiglia sono stati presi prigionieri. Il mio autista ha perso il fratello, la moglie e due figli. Un altra mia funzionaria ha perso il marito. Abbiamo cercato di chiamare anche le scuole, dove bambini sono rimasti feriti. Tutti coloro che abbiamo conatattato parlano di orrore e distruzione. Nella scuola della parrocchia ho ospitato alcuni insegnanti musulmani che hanno perso le loro famiglie. Abbiamo dato loro un letto, cibo e coper

di Amira Hass :Gaza: obiettivi kasher

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Forse sì, forse no. Ma Israele lo considera certamente un obiettivo kasher, idoneo, e ritiene giusto bombardarlo, anche se ci vivono decine di civili. Posso immaginare il panico dell'esodo. Ma non tutti sono riusciti a fuggire.  Ayat al Banna, 18 anni, è rimasto ucciso. Altre quattro persone, tra cui due bambini, sono state ferite. Una squadra di soccorso è intervenuta immediatamente, ma poco dopo è arrivato un nuovo colpo di mortaio che ha ucciso Issa Salah, il medico, 28 anni. Poi ne è arrivato un terzo, che ha fatto altri due morti: la sorella della prima vittima e un altro ragazzo Gaza: obiettivi kasher, di Amira Hass [16 - 01 - 2009] Amira Hass: ritorno a Gaza

Parla HamasI intervista al portavoce di Hamas in Cisgiordania

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Quasi una profezia. Il portavoce di Hamas in Cisgiordania a PeaceReporter poche ore prima dei segnali positivi per una tregua da parte di Hamas. "Credo che, prima o poi, si arriverà a una nuova tregua. Potrà cambiare qualcosa in Iraq, ma in Palestina l'atteggiamento Usa resterà lo stesso. Un giorno, ne sono certo, anche se non so quando, avremo l'indipendenza, e allora nessuno parlerà più di razzi".continua qui Parla Hamas

Amira hass : A pre-Qassam history

A pre-Qassam history

PADRE MUSALLAM ALLA MISNA: “CI STANNO UCCIDENDO, NELL’INDIFFERENZA DEL MONDO”

“Io sono ancora vivo, ma la pace lo è sempre meno; rispetto all’ultima volta che ci siamo sentiti c’è più odio, più sofferenza, più distruzione; non c’è acqua, non c’è pane, non c’è cibo; c’è più paura, ci sono più aeroplani, carri armati, soldati, guerra, violenza e morte”: raggiunto dalla MISNA a Gaza, dopo tanti tentativi andati a vuoto nei giorni scorsi per il mancato funzionamento delle linee telefoniche, padre Manuel Musallam sintetizza così la guerra portata da Israele nella Striscia di Gaza e giunta ormai al suo 17° giorno. Lui, unico sacerdote cattolico della Striscia e parroco della chiesa della “Santa Famiglia”, vede la distruzione attorno a sé e vede, come lui stesso sottolinea, tanta poca verità sia da parte di Israele sia da parte della comunità internazionale che accusa di aver girato gli occhi da un’altra parte. “Trascorriamo notte e giorno con la paura di essere colpiti da una bomba israeliana, con un rombo continuo e fastidioso che non ci lascia mai in pace; i solda

Mustafa BarghouthiLa Guernica palestinese e i miti del vittimismo israeliano

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È difficile parlare di legittima difesa in un conflitto che essi stessi hanno generato, ma lo fanno ugualmente. L’auto difesa è una reazione, mentre le azioni di Israele negli ultimi due giorni sono chiaramente premeditate. Non solo la stampa israeliana ha pubblicizzato ampiamente l’attuale campagna propagandistica intrapresa da Israele per preparare l’opinione pubblica nazionale ed internazionale all’attacco, ma, secondo resoconti, Israele ha anche cercato di convincere i palestinesi, attraverso rapide aperture dei blocchi e annunciando futuri incontri al riguardo, che non era previsto un attacco. Tutto ciò per far sì che il numero delle vittime aumentasse e i cittadini di Gaza si trovassero impreparati per l’imminente strage. continua qui     La Guernica palestinese e i miti del vittimismo israeliano Le bugie di Israele, di Henry Siegman* [2 - 02 - 2009]

Il vescovo Dawani sul lavoro dell'ospedale anglicano di Gaza

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(g.s.) - Dall'Onu un punto fermo Padre Pizzaballa: la prima vittima di questa guerra è il dialogo l a diocesi anglicana di Gerusalemme e del Medio Oriente gestisce 11 presìdi sanitari nella Striscia di Gaza, in mezzo al milione e mezzo di residenti quasi tutti musulmani. Tra questi, l'ospedale Al Ahli Arab è attivo da oltre un secolo nel centro di Gaza City. Già normalmente - scrive Suheil S. Dawani, il vescovo anglicano di Gerusalemme - l'ospedale lavora al massimo delle sue possibilità. In questi giorni di guerra a Gaza tutte le risorse e le energie del personale sono messe a dura prova. Oltre agli altri pazienti, ogni giorno si presentano al nosocomio tra i 20 e i 40 feriti bisognosi di ricovero o interventi chirurgici. Un paziente su quattro è un minore. Date le caratteristiche del conflitto in atto, fatto fin qui soprattutto di bombardamenti aerei, sono frequenti tra i feriti ustioni e traumi psicologici. Il personale sanitario, che non può ricevere aiuti e rinfo

uri Avnery : sono i militari che comandano in Israele

da Misna  : dal Libano a Gaza Luglio 2006 - “Chi tornasse in Israele dopo una lunga assenza e guardasse la tv potrebbe ricavarne l’impressione che una giunta militare stia governando il paese, in maniera (già) sudamericana. Su tutti i canali televisivi, ogni sera compare una parata di alti gradi militari in uniforme. Spiegano non solo le azioni militari del giorno, ma commentano anche questioni politiche e costruiscono la linea politica e di propaganda. Durante tutte le altre ore di trasmissione, circa una dozzina di generali ripete ancora e ancora il messaggio dei comandanti delle forze armate. (Alcuni di loro non sembrano specialmente intelligenti, per non dire semplicemente stupidi. Fa paura pensare che queste persone hanno potuto a volte decidere chi può vivere e chi deve morire.) D’accordo, siamo una democrazia. L’esercito è del tutto soggetto alle istituzioni civili. Secondo la legge, il consiglio dei ministri è il “comandante supremo” dell’esercito (che in Israele include la mar

RASHID ISMAIL KHALIDI: QUELLO CHE E' NECESSARIO SAPERE SU GAZA

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Rashid Ismail Khalidi, docente della Columbia University di New York, in un articolo sul quotidiano americano ‘New York Times’ mette in prospettiva storica la guerra in corso a Gaza. Eccone una traduzione MISNA: GLI ABITANTI DI GAZA - La maggior parte delle persone che vivono a Gaza si trova lì non per sua scelta. La maggioranza del milione e mezzo di abitanti compresso nelle circa 140 miglia quadrate della Striscia di Gaza appartiene a famiglie provenienti da città e villaggi esterni alla Striscia come Ashkelon e Beersheba. Queste famiglie sono state spinte a Gaza nel 1948 dall’esercito israeliano. L’OCCUPAZIONE - Gli abitanti di Gaza hanno vissuto sotto l’occupazione di Israele dalla 'guerra dei sei giorni' del 1967. Israele è ancora largamente considerata una forza occupante sebbene abbia ritirato truppe e coloni nel 2005; controlla infatti gli accessi all’area, le importazioni e le esportazioni, i movimenti della popolazione sia in ingresso che in uscita. Israele ha

Testimonianze di volontari nell'inferno di Gaza

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''Noi, nell'inferno della Striscia tra le urla, il sangue e le bombe'' GERUSALEMME - Rafah, nella striscia di Gaza, è una città fantasma. Palazzi sbriciolati, come se una gigantesca mano li avesse accartocciati e rigettato a terra quello che ne rimaneva, polvere, rovine e morte. Nelle poche strade ancora percorribili solo macchine saltate in aria, sventrate dalle esplosioni, che esalano quell'odore acre della plastica bruciata. E poi scarpe abbandonate, borse, mucchi di stracci che qualcuno in fuga ha pensato fossero troppo ingombranti mentre si corre tra una bomba e l'altra in cerca di un possibile rifugio. In giro non c'è un'anima viva.Sedici giorni di bombardamenti continui hanno riportato Rafah a un Medio Evo moderno. Questo il drammatico scenario che si è trovato davanti ieri la delegazione dei parlamentari europei, guidata dal vice presidente dell'Europarlamento Luisa Morgantini, che oltrepassando con molte difficoltà il valico dal

Uri Avnery : Hamas non si nasconde dietro la popolazione,la popolazione li considera unica sua protezione

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LA VERITÀ è che le atrocità sono una conseguenza diretta del piano di guerra. Che riflette la personalità di Ehud Barak - un uomo il cui modo di pensare e le cui azioni sono prova evidente di quel che si definisce “infermità mentale morale”, un disordine socio-patologico. Lo scopo reale (oltre a guadagnare seggi nelle prossime elezioni) è togliere ad Hamas il controllo della Striscia di Gaza. Nell'immaginazione dei pianificatori, Hamas è un invasore che ha guadagnato il controllo di un paese straniero. La realtà è, naturalmente, del tutto diversa. Hamas ha ottenuto la maggior parte dei voti in elezioni eminentemente democratiche svoltesi in Cisgiordania, Gerusalemme est e Striscia di Gaza. Ha vinto perché i palestinesi erano giunti alla conclusione che il metodo di Fatah non aveva ottenuto alcunché da Israele: nè un congelamento degli insediamenti dei coloni nè il rilascio dei prigionieri né passi avanti verso la fine dell'occupazione e la nascita dello stato palestinese. Hamas

Da Pagine d Difesa: da Sharon ad Hamas: Gaza perchè

Gaza, perchè? I commenti della maggior parte dei mass media italiani, commenti che peraltro ritengo riflettano abbastanza fedelmente l’atteggiamento dell’ opinione pubblica, a proposito di quella che viene eufemisticamente descritta come la “crisi di Gaza” sembrano essere focalizzati sopratutto sul tentativo di distinguere tra “buoni” e “cattivi”, e decidere chi abbia “ragione” e chi “torto”, chi abbia o non abbia il diritto di fare cosa. Si tratta di un approccio istintivo e umanamente comprensibile, ma abbastanza puerile data la terribile complessità della situazione in Medio Oriente – e che è poi reso ulteriormente privo di senso dallaq sin troppo evidente assunzione di un modo di ragionare per schieramenti politici opposti e per idee preconcette, per cui le “destre” sono tendenzialmente filo-israeliane e le “sinistre” invece filo-palestinesi. Non varrebbe quindi nemmeno la pena di discuterne, se non fosse per sottolineare un dettaglio non privo di una sua importanza: e cioè la

Zvi Schuldiner L'orrore di Zeitoun

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L'ufficio dell'Onu per il coordinamento degli aiuti umanitari denuncia «uno degli episodi più gravi» dell'operazione Piombo fuso e accusa l'esercito israeliano, con testimonianze alla mano dei sopravvissuti: nel quartiere Zeitoun a sud di Gaza City, 110 civili, intere famiglie con donne e bambini, sono stati prima ammassati e costretti a rimanere a forza dentro l'abitazione, poi, dopo 24 ore, sono stati bombardati. le vittime civili sarebbero 30, ma si scava ancora tra le macerie. E Haaret'z ha riportato quotidianamente le vicende dei morti e i feriti di una famiglia che non sono stati spostati per intere giornate. La questione del sangue sta diventando molto importante per chi vuole realmente capire cosa sta succedendo. Ci sono state epoche in cui si poteva parlare di freno morale anche in tempo di guerra. Oggi le parti, sbronze di odio, non pensano più alle frontiere etiche. In Israele il disprezzo della vita umana si è manifestato in maniera brutale negli