inferno nell'ospedale di gaza
Arriviamo all'El Shifa Hospital, la mattina seguente i quattro giorni di bombardamenti ed incursioni dell'esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza che hanno provocato piú di cento vittime, delle quali la metà civili e almeno venti bambini. L'entrata dell'unità d'emergenza è affollata da decine di persone che premono per entrare ma le guardie armate controllano l'ingresso e lasciano passare solo i parenti stretti dei ricoverati. Un altro gruppo di persone attende il proprio turno per donare il sangue che in questi giorni è il bene più prezioso e indispensabile per la vita delle centinaia di feriti che affluiscono al centro. Il dottor Raed Al Areeni ci conduce al reparto di terapia intensiva maschile dove sono ricoverati i casi più gravi. Una decina di letti accolgono i feriti che da giovedà scorso continuano ad arrivare senza sosta. Uomini, ragazzi e bambini che lottano per la sopravvivenza collegati a respiratori, tubi e cateteri che