Mairav Zonszein LE FALSE ACCUSE DI ANTISEMITISMO SONO IN PRIMA LINEA NELLA CULTURA DELLA CANCELLAZIONE
La destra lancia l’allarme sui punti di vista progressisti che limiterebbero la libertà di parola, ma non dice nulla su come l’antisemitismo sia diventato un’arma per annullare il discorso su Israele. Nel corso delle ultime settimane, i principali media americani sono stati coinvolti in un dibattito su una lettera aperta pubblicata dall’Harper’s Magazine che avvertiva che l’attuale resa dei conti sulla giustizia razziale e sociale sta portando a un clima intollerante che mette in pericolo la libertà di parola e che ha aperto la strada a ciò che alcuni chiamano “cultura della cancellazione”. Nel dibattito sono significativamente assenti le dinamiche di potere in gioco in chi decide i confini del discorso accettabile, così come il modo in cui tali confini sono usati come arma per “cancellare” gli altri. Questa dimenticanza è forse più chiaramente al lavoro quando si tratta di accuse di antisemitismo. Ad esempio, dopo che Peter Beinart ha scritto saggi su Jewish Currents e sul New York Ti