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Visualizzare l'occupazione: libertà di movimento per ebrei e palestinesi

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Michal Vexler is a designer and an activist. This work – a part of a series of infographics regarding the effect of the occupation on the Palestinian civilian population – is presented here with her permission.  >For the entire Visualizing Occupation series click here Previous posts in this series: Visualizing Occupation: Palestinian Prisoners’ Day – the numbers Visualizing Occupation: Ethnic cleansing Visualizing Occupation: The right (or privilege) to protest?   I coloni della West Bank possono viaggiare liberamente tra Israele e la Cisgiordania, il movimento palestinese è vincolato e limitato da Israele .   Per ulteriori infografica suggestivi clicca qui .  

La nuova vita di Kufr Bi'rim di Chiara Cruciati

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    Ciò che resta del villaggio palestinese di Kufr Bi'rim, in Alta Galilea, Israele.  galleria fotografica 1/3) Thomas si avvicina alla corda e suona la vecchia campana, una due tre volte. Il caffè è già pronto. Un lieve tepore, quasi primaverile, scalda le prime ore di una mattina di metà febbraio. Sono passati ormai sei mesi dal ritorno dei profughi a Kufr Bi’rim, villaggio palestinese raso al suolo dalle bombe dell’aviazione israeliana nel 1953. Nell'estremo nord della Galilea, a tre chilometri dal confine con il Libano, gli ex abitanti di Kufr Bi’rim hanno trascorso gli ultimi 66 anni nel tentativo di tornare nelle proprie terre. Una battaglia che non si è mai fermata, legando con un filo invisibile le tante generazioni che si sono susseguite. E che oggi siedono insieme nel cortile della chiesa della Vergine Maria: anziani che hanno vissuto l’espulsione dal villaggio, i loro figli che di Kufr Bi’rim hanno solo sentito parlare e i nipoti. Thomas è uno di lor

Assad conta sui soldati ancora scolari Di Robert Fisk

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      Assad conta sui soldati ancora scolari 25 marzo 2014 Stavamo andando in macchina sulla strada principale che viene da Homs – velocemente, è naturale,  come richiede ora la guerra siriana – quando, proprio fuori di Harasta, un sobborgo di Damasco, un soldato del governo ci ha chiesto un passaggio per la città. Mi sono sempre fermato quando i soldati chiedevano un passaggio, specialmente in  tempo  di guerra – soldati egiziani, soldati libanesi, soldati israeliani soldati algerini,      e chi più ne ha più ne metta – perché sono di solito poveri, spesso esausti, occasionalmente spaventati. E vogliono sempre parlare. Questa volta, però, il nostro ospite era silenzioso. Abbiamo  superato  acro dopo acro, miglio dopo miglio, di rovine della periferia, le più estese che abbia visto prima  fuori dalla capitale. E allora il soldato ha detto al mio autista: “Sono uno di quattro fratelli, tutti nell’esercito. Gli altri tre sono stati uccisi. Sono l’unico

Continuare a portare in giro l’inutile spettacolo del processo di pace di Jonathan Cook

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Continuare a portare in giro l’inutile spettacolo del processo di pace Per la prima volta da quando gli Stati Uniti hanno iniziato i colloqui di pace per il Medio Oriente l’estate scorsa, la dirigenza palestinese forse  percepisce  di avere un pochino di voce in capitolo. Barack Obama la settimana scorsa ha incontrato a Washington il presidente Mahmoud Abbas  per  quella che i funzionari palestinesi hanno definito una riunione “schietta e difficile”. Il presidente degli Stati Uniti ha sperato di dissuadere Abbas dall’andare via quando tra un mese finirà il programma originario dei negoziati. Il Presidente degli Stati Uniti e il suo segretario di stato, John Kerry, vogliono che “l’accordo quadro” così a lungo rimandato, fornisca il pretesto per tirare per le lunghe per un altro anno i colloqui già in stallo. Lo schema per la pace è probabile che ora equivalga a poco più di una serie di principi vaghi, probabilmente non scritti ai quali entrambe le parti

Gideon Levy : The most surreal place in the occupied territories

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http://www.haaretz.com/weekend/twilight-zone/.premium-1.582447 The most surreal place in the occupied territories - Twilight Zone It is perhaps the lowest point in the occupied territories: the roof of the home of the Abu Aqar family in the Al-Aida refugee camp outside Bethlehem, which Israel Defense Forces soldiers took control over earlier this week. Briefly, it was also perhaps the most phantasmagorical place in the occupied territories. The roof was the setting for an incongruous gathering: Israeli soldiers under the command of “Major Yazid,” a Druze officer; activists from the camp’s Popular Struggle Coordination Committee; a few of the building’s inhabitants; and a Jewish-American photojournalist from an ultra-Orthodox family, who had come as a child to celebrate his bar mitzvah at the Western Wall, later visited Israel on a Birthright trip, and until recently resided in Al-Aida as an act of solidarity.

Israele si astiene dalla risoluzione ONU contro l'annessione della Crimea

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  Israele si è astenuta  sulla risoluzione USA  di isolare la Russia alle Nazioni Unite a seguito della annessione della Crimea, prendendo le distanze dalla politica di sostenere l'Ucraina in conflitto  La risoluzione non vincolante approvata  con 58 astensioni, invita gli Stati membri "a desistere e ad astenersi da azioni finalizzate alla distruzione parziale o totale della unità nazionale e l'integrità territoriale dell'Ucraina, comprese eventuali tentativi modificare i confini dell'Ucraina attraverso la minaccia o l'uso della forza o altri mezzi illeciti. " Israele, Iran, Serbia e diverse ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale, come il Tagikistan e Kirghizistan sono stati tra quelli che non hanno  preso parte alla votazione. Solo 10 hanno votato a favore della Russia : 2  Why did Israel fail to back US-supported UN resolution on Crimea? electronicintifada.net