I miti ebraici, l’Iran e le ossessioni di Netanyahu di Anna Maria Cossiga
Secondo alcuni media il primo ministro israeliano sarebbe un demagogo estremista. Un'analisi del suo pensiero e della tradizione ebraica suggerisce una spiegazione diversa. Dopo i nazisti, Ahmadi-Nejad è il nuovo Amalek? Il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu in occasione della 67° sessione dell’Assemblea generale dell’Onu dello scorso settembre ha suscitato non poche reazioni sulla stampa e sul web. Alcune positive, che hanno visto nelle sue parole, benché pronunciate davanti ad una “bomba di cartone”, un segnale di distensione nei confronti dell’amministrazione americana, “diffondendo un’immagine di Netanyahu mai così positiva prima di allora. L’immagine del leader di uno degli Stati più piccoli e allo stesso tempo più influenti del mondo che, quasi in un momento di illuminazione, ha mostrato tutto il suo lato diplomatico” [1]. Una parte della stampa, soprattutto quella israeliana che potremmo chiamare “progressista”, e anche qualcuno