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Visualizzazione dei post con l'etichetta Palestina occupata - Golen -Valle del Giordano

The Jewish monopoly on tragedy di Zvi Bar'el

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HAARETZ.COM The Jewish monopoly on tragedy | Opinion t’s a tragedy. This is a person with disabilities, autism, who was suspected − as we now know, wrongly − of being a terrorist in a very sensitive place. We all share in the grief of the family. This encompasses the entire Israeli public and the entire Israeli government too.” The speaker is the prime minister  and the tragedy in question is  the killing of Eyad Hallaq , who ran from Border Police officers in fear and posed no danger to them. What a jaw-dropping statement. Benjamin Netanyahu defining the killing of a Palestinian as a tragedy. Who knows, tomorrow he might even offer compensation. This is how the slide down the slippery slope begins. The prime minister could have just stuck to an aloof and formal position, like Public Security Minister Amir Ohana, who said, “The incident is being reviewed as required by law, and we will take action in accordance with the findings in order to prevent similar occurrences. Until the review

Haaretz :EXAMINE THE GOLANI BRIGADE – HAARETZ EDITORIAL

EXAMINE THE GOLANI BRIGADE – HAARETZ EDITORIAL A Haaretz synopsis last week revealed an extremely troubling series of events related to a single Golani Brigade command team acting like a renegade militia. At the same time, the news coverage reveals a thriving culture of lying and covering up in the Israeli army. An attempt by Haaretz reporter Yaniv Kubovich to investigate an accident on Route 6 about two years ago in which three soldiers from the command team under the command of 1st Lt. Guy Eliahu was killed three months ago, uncovering a network of lies, coordinating testimony, falsifying documents and covering up. Now it turns out that this was the tip of the iceberg. Meanwhile, Team Eliahu soldiers were involved in a so-called “revenge attack” against Palestinians in the city of Nablus in the West Bank. It was part of a desire to overcome the heavy mood that prevailed among soldiers after the traffic accident and not to succumb to despair. Two days after the tragedy, it was decided

btselem Nonostante la pandemia, l’esercito israeliano danneggia i serbatoi d’acqua nel villaggio palestinese di Kafr Qaddum.

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INVICTAPALESTINA.ORG Nonostante la pandemia, l'esercito israeliano danneggia i serbatoi d'acqua nel villaggio palestinese di Kafr Qaddum. - Invictapalestina Il gruppo per i diritti umani B’Tselem ha concluso che la sparatori lIl gruppo per i diritti umani B’Tselem ha concluso che la sparatoria per danneggiare i serbatoi d’acqua è stata un’azione deliberata, e che si tratta di un atto illegale di punizione collettiva. English version Di Yumna Patel – 27 Maggio 2020 I residenti di Kafr Qaddum non sono estranei alle incursioni militari israeliane nel loro villaggio, che si trova a nord-ovest di Nablus nel nord della Cisgiordania occupata. Negli ultimi nove anni, gli abitanti hanno organizzato manifestazioni settimanali contro la confisca delle terre del loro villaggio usate per l’espansione degli insediamenti colonici illegali e i posti di blocco che chiudono permanentemente la strada principale che collega il villaggio a Nablus. Quasi ogni settimana subiscono violenze da parte de

Noam Sheizaf Ora siamo tutti in uno stato unico

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Palestina :area C annessione strisciante - occupazione militare Palestina occupata - Golan -Valle del Giordano Pochi giorni prima della seconda tornata di  elezioni israeliane del 2019 , il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato una conferenza stampa speciale. C’era molta attesa: il primo ministro stava per dimettersi per combattere in tribunale le accuse penali contro di lui? Avrebbe annunciato il tanto strombazzato patto di mutua difesa con gli Stati Uniti? Gli aiutanti di Bibi hanno segnalato che aveva in serbo qualcosa di ancora più grande. La rivelazione arrivò il 10 settembre: quella sera Netanyahu promise di  annettere  a Israele la  Valle del Giordano , nel profondo dei territori occupati. Tenne il suo discorso a fianco di una grande mappa della Cisgiordania orientale, che ogni tanto indicava con un puntatore. “The Valley”, come si dice in Israele, è la regione meno popolata della Cisgiordania. È costituita da una città palestinese, Gerico, e da numerose c

Il sistema giudiziario militare d’Israele sembra essersi spinto troppo lontano.

Editoriale Haaretz 6 giugno, 2016 L a crescente resistenza violenta all’occupazione non deve dare a Israele e al suo apparato di sicurezza il diritto di negare la libertà a persone innocenti. La parlamentare palestinese Khalida Jarrar è stata rilasciata venerdì dopo 14 mesi di detenzione in una prigione israeliana. Jarrar era una prigioniera politica e la sua detenzione è stata una detenzione politica. Dapprima Israele voleva tenerla in prigione senza processarla; solamente dopo una protesta internazionale è stata giudicata da una corte militare per una serie di accuse, la maggior parte delle quali erano ridicole e assurde: aver partecipato ad una fiera del libro, aver pagato una telefonata di condoglianze a una famiglia palestinese e cose simili. Il fatto che Jarrar, in quanto rappresentante eletta, goda di un certo livello di immunità parlamentare è ininfluente per il sistema giudiziario militare; ci sono altri parlamentari palestinesi nelle carceri isr

Fabrizio Galimberti : «Ci sarà mai una soluzione nella terra che fu di Gesù?»

Non bisogna nascondersi dietro un dito. All'origine del terrorismo mediorientale sta una piaga purulenta: la questione palestinese. E' triste pensare che nella terra in cui Gesù camminò nella brezza del mondo, portando il più alto messaggio di pace che mai abbia conosciuto l'umanità, imperversi ancora un inestirpabile conflitto, che continua a schizzare sangue e terrore. "Siamo In guerra", dicono gli israeliani. Ma non sono in guerra, sono in un'occupazione militare - la più lunga al mondo - di un territorio conquistato nel 1967. Non osano annettere la Cisgiordania, perché sanno che la comunità internazionale - perfino gli Usa - non lo accetterebbe. E quindi creano "fatti sul terreno", con centinaia di migliaia di coloni nella West Bank. I cinesi hanno un proverbio: "Se vuoi creare ricchezza, prima costruisci una strada". Gli israeliani hanno elaborato il proverbio inverso: "Se vuoi distruggere ricchezza, prima blocca un