Alberto Negri - Perchè i giornali non sono credibili



Perché i giornali sono in difficoltà? Perché non sono credibili. Almeno su argomenti di cui mi occupo come la politica estera. Leggo per esempio che della Cina non ci si può fidare perché è un sistema opaco e autoritario. E’ in buona parte vero, siamo a trent’anni da Tienammen, giusto per citare un evento che tutti ricordano con i carri armati in piazza contro i dimostranti. Ma è anche vero che 40 anni fa questo Paese, di 1,4 miliardi di persone, lottava per una ciotola di riso e oggi è una superpotenza tecnologica e commerciale in ascesa: ha vinto la povertà e ora vanta con una classe media in grande espansione. Una storia di successo che non si raggiunge soltanto con l’autoritarismo.
Autoritarismo e opacità sono due termini che vedo ben poco menzionati a proposito dell’Arabia Saudita e delle monarchie assolute del Golfo: qui non c’è una costituzione, non si vota mai, il potere è tenuto in pugno da famiglie che tagliano la testa alla gente e propagandano un’ideologia retrograda che spesso è servita come base per il sostegno o il finanziamento del terrorismo internazionale. Arabia Saudita e Qatar, due dei nostri maggiori alleati, hanno appoggiato i jihadisti in Siria cioè coloro che hanno massacrato anche minoranze come i cristiani e gli yazidi. Ma noi facciamo finta di niente.
L’Arabia Saudita bombarda la popolazione civile in Yemen e il principe ereditario Mohammed bin Salman, secondo gli stessi rapporti della Cia, è stato il mandante del barbaro assassinio del giornalistae oppositore Jamal Khashoggi, fatto a pezzi nel consolato saudita di Istanbul.
Eppure all’Arabia Saudita l’Italia vende bombe italo-tedesche prodotte in Sardegna che Riad usa per massacrare i civili yemeniti. I sauditi sono i maggiori acquirenti di armi del mondo, fornite dall’Occidente e dagli Stati Uniti: è forse per questo che dei sauditi ci fidiamo e dei cinesi no? O forse ci fidiamo dei sauditi perché insieme a Israele sono i maggiori nemici dell’Iran?
A proposito di Iran. I giornali titolano che gli Usa mandano portaerei e cacciabombardieri nel Golfo per contrastare la “minaccia iraniana”? Quale minaccia? Gli Usa stanno strangolando l’economia iraniana con le sanzioni, nonostante Teheran abbia rispettato gli accordi internazionali sul nucleare del 2015 e ora hanno sospeso solo una parte quelle intese per sollecitare l’Europa a intervenire. Anzi per essere precisi l’Iran sciita ha lottato in Iraq e Siria contro il terrorismo dell’Isis prima di molte potenze occidentali. La realtà è che l’Iran non si piega agli Usa e non acquista le nostre armi. Se lo facesse probabilmente verrebbe additato come un ottimo cliente dell’Occidente.
A proposito: con le sanzioni americane l’Italia perde in Iran 27 miliardi di commesse infrastrutturali, una perdita che si aggiunge al disastro della Libia che con la fine di Gheddafi, voluta da Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, ha visto inghiottire altri miliardi di lavori delle aziende italiane. Fate i vostri conti e giudicate chi ci minaccia davvero, oltre alla nostra ipocrisia.
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L’Italia cresce poco e sempre meno. L’obiettivo di ridurre il gap con la media europea si allontana, sembra ormai praticamente irraggiungibile.

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