Ida Dominijanni Lo stupro etnico di Viterbo
Non c’è nessuna contraddizione tra Francesco Chiricozzi che postava su Facebook un manifesto fascista a difesa delle donne e Francesco Chiricozzi che stupra e massacra, filmando sadicamente il tutto, una donna a Viterbo. In quel manifesto, preso dagli archivi del ventennio, la scritta imperativa, “difendila!”, si staglia sull’immagine di un uomo nero che violenta una donna bianca. Commento di Chiricozzi: “La prossima Pamela, la prossima Desirée potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella”. Tua, tua, tua: difendila perché è una tua proprietà, ed è la riproduttrice della tua razza, della tua cultura, della tua identità, del tuo sangue. (Altro post: “Chi è a favore dello Ius soli odia la propria razza, odia la propria cultura, odia la propria identità. Essere a favore di questa legge suicida equivale a pisciare sulla tomba di tutti quegli eroi che con il proprio sangue hanno tracciato e difeso i confini della nostra nazione”). Allo stesso titolo del diritto di propriet