Amira Hass :L'occupazione sta determinando l'inquinamento ambientale
Sintesi
Due membri del consiglio stanno davanti al deposito dell'immondizia di Beit Liqia . Qui la gente brucia l'immondizia ,producendo dense e puzzolenti nuvole nere . Intorno ci sono boschetti di olive che nessuno raccoglie più È impossible accusare i membri del consiglio - Hassan Mfarja di Beit Liqia e Naji Jamhur di Beit Anan - di non conoscere che cosa accade alle falde acquifere, avendo partecipato a corsi di formazione sull'eliminazione dei rifiuti.Il loro sogno è quello di creare un deposito lontano dalle case per proteggere, così ,l'ambiente Ma la gestione civile ha pavimentato il sentiero e ha confiscato il camion,in quanto zona C(sotto il controllo israeliano ) e i villaggi,che Israele spera di inglobare, sono inclusi in questo settore (comeil 60%della Cisgiordania) L'ipotesi di giudaizzazione è a rischio ,vista l'espansione palestinese nel territorio. Per questo Israele non permette ai Palestinesi nè di costruire sulla propria terra ,facendo assomigliare i villaggi ad un accampamento di rifugiati,nè di collegare i villaggi con una rete idrica Per 4 anni i Palestinesi hanno condotto sfibranti trattative con l'IDF per poter avere un un efficiente deposito,finanziato dalla Germania, e poter smaltire ,così,i rifiuti nel distretto di Ramallah,Alla fine le autorità hanno acconsentito che venisse costruito nella zona C,ma non nella zona B(controllo amministrativo palestinese e controllo militare israeliano)Tutto questo avverrà non prima del 20010-2011
E che cosa accadrà fino ad allora? Nel distretto di Ramallah, una superficie di 960 chilometri quadrati, prima del 2000, ci erano 45 depositi . Il numero si è raddoppiato a causa della molteplicità dei blocchi stradali e delle barriere con conseguente "suicidio" finanziario per i Palestinesi I comuni non hanno reddito
sia a causa della proibizione di costruire nella zona C sia per l'impoverimento generale derivanti dalle restrizioni.Per il governo israeliano l'occupazione conta molto di più della qualità dell'ambiente
Articolo
Due membri del consiglio stanno davanti al deposito dell'immondizia di Beit Liqia . Qui la gente brucia l'immondizia ,producendo dense e puzzolenti nuvole nere . Intorno ci sono boschetti di olive che nessuno raccoglie più È impossible accusare i membri del consiglio - Hassan Mfarja di Beit Liqia e Naji Jamhur di Beit Anan - di non conoscere che cosa accade alle falde acquifere, avendo partecipato a corsi di formazione sull'eliminazione dei rifiuti.Il loro sogno è quello di creare un deposito lontano dalle case per proteggere, così ,l'ambiente Ma la gestione civile ha pavimentato il sentiero e ha confiscato il camion,in quanto zona C(sotto il controllo israeliano ) e i villaggi,che Israele spera di inglobare, sono inclusi in questo settore (comeil 60%della Cisgiordania) L'ipotesi di giudaizzazione è a rischio ,vista l'espansione palestinese nel territorio. Per questo Israele non permette ai Palestinesi nè di costruire sulla propria terra ,facendo assomigliare i villaggi ad un accampamento di rifugiati,nè di collegare i villaggi con una rete idrica Per 4 anni i Palestinesi hanno condotto sfibranti trattative con l'IDF per poter avere un un efficiente deposito,finanziato dalla Germania, e poter smaltire ,così,i rifiuti nel distretto di Ramallah,Alla fine le autorità hanno acconsentito che venisse costruito nella zona C,ma non nella zona B(controllo amministrativo palestinese e controllo militare israeliano)Tutto questo avverrà non prima del 20010-2011
E che cosa accadrà fino ad allora? Nel distretto di Ramallah, una superficie di 960 chilometri quadrati, prima del 2000, ci erano 45 depositi . Il numero si è raddoppiato a causa della molteplicità dei blocchi stradali e delle barriere con conseguente "suicidio" finanziario per i Palestinesi I comuni non hanno reddito
sia a causa della proibizione di costruire nella zona C sia per l'impoverimento generale derivanti dalle restrizioni.Per il governo israeliano l'occupazione conta molto di più della qualità dell'ambiente
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