L'attacco delle chiese palestinesi: una politica israeliana che risale al 1948

Dr Saleh Al-Naami
Middle East Monitor, 27.01.2016

https://www.middleeastmonitor.com/articles/middle-east/23590-attacking-churches-in-palestine-an-israeli-policy-since-1948



Documenti israeliani hanno rivelato come l'esercito israeliano abbia deliberatamente adottato una politica basata su distruzione, vandalismo e profanazione delle chiese in Palestina, durante e dopo la guerra del 1948. Un libro che sarà pubblicato in Israele il mese prossimo spiega che l'esercito israeliano ha effettuato operazioni di sequestro e di distruzione contro le chiese situate nelle città e villaggi palestinesi di cui l'esercito aveva preso il controllo dopo l'espulsione degli abitanti.
Il libro, che sarà pubblicato dalla Moshe Sharett Heritage Society, si basa sulle dichiarazioni e testimonianze rese sull'argomento dall'ex Primo Ministro e Ministro degli Esteri israeliano  Moshe Sharett. Secondo il libro, di cui il giornale Haaretz ha pubblicato alcuni stralci, Sharett, nella sua qualità di ministro degli esteri, durante una riunione tenuta dal governo sotto la presidenza di David Ben-Gurion il 5 luglio 1949 criticò con forza la politica di distruzione e saccheggio delle chiese adottata dall'esercito israeliano.
L'autore del libro afferma che le lamentele di Sharett conto queste azioni commesse dall'esercito israeliano non si limitarono alle riunioni di governo. Sharret approfittò di ogni incontro con i rappresentanti del suo partito politico, il Mapai, per descrivere ciò che considerava "atti di odio" commessi contro le chiese.
Il libro rivela parte del verbale della riunione del 5 luglio 1949, sebbene l'Archivio di Stato di Israele abbia vietato la pubblicazione del testo originale nella sua interezza per omettere alcune delle atrocità menzionate. Secondo il verbale, Sharett descrive le profanazioni delle chiese dicendo: "gli ufficiali e i soldati hanno deliberatamente danneggiato i luoghi sacri cristiani; il loro comportamento è quello di bestie, non di esseri umani".  Sharett aggiunge "Gli attacchi subiti dalle chiese per mano dei soldati e ufficiali sono una pagina vergognosa della storia di Israele".
Il libro rivela anche come Sharett abbia paragonato Israele, per aver permesso tali atti, a "un Cesare malvagio e brutale che non cerca altro che distruzione". Aggiungendo: "I soldati e gli ufficiali hanno trasformato le chiese in servizi igienici per soddisfare le loro esigenze". Inoltre, secondo il libro, Sharett ha raccontato ai membri del partito Mapai, in un incontro del luglio 1949, che Israele ha deliberatamente dichiarato le aree delle chiese come zone militari per giustificare il suo rifiuto all'ingresso di visitatori e turisti stranieri in questi settori, nel tentativo di impedire loro di osservare le violazioni efferate commesse dall'esercito.
Sharett racconta anche del furto in una chiesa da parte dei soldati di una corona di grande valore fatta di pietre preziose. Inoltre riporta un altro episodio in cui i soldati hanno rotto una mano di una scultura di Gesù er rubare i braccialetti d'oro che erano su di essa, come esempio del saccheggio sistematico delle chiese che è durato per mesi. Sottolinea che gli ufficiali e i soldati israeliani hanno anche intenzionalmente profanato le chiese strappando libri sacri, e che tali atti di distruzione sono stati commessi anche da molti coloni, soprattutto quelli di recente immigrazione.
Secondo il quotidiano Haaretz, l'Archivio di Stato di Israele ha rilasciato il verbale della riunione di governo del 5 luglio 1949, dopo aver omesso 30 frasi dette da Sharett nel corso della riunione, in cui aveva descritto le atrocità commesse contro le chiese. La rivelazione degli atti dell'esercito israeliano contro le chiese ha suscitato un grande scalpore alla luce dei recenti attacchi contro le chiese da parte di gruppi terroristici ebraici, che hanno guadagnato il sostegno di alcune figure religiose ebraiche. Secondo questi predicatori, i cristiani non dovrebbero essere autorizzati a svolgere i loro riti religiosi, in quanto considerano il cristianesimo "una forma di paganesimo". Numerosi gruppi religiosi di giovani israeliani hanno adottato queste convinzioni, come testimoniano i graffiti apparsi la settimana scorsa sui muri di una chiesa nella Gerusalemme est occupata, opera dell'organizzazione terroristica "Gioventù ebraica delle colline", con minacce di morte contro i cristiani della città.
 
 
 
Dettagli Creato: 31 Gennaio 2016 Visite: 18 L'attacco delle chiese palestinesi: una politica israeliana che risale al 1948 del Dr Saleh Al-Naami Middle East Monitor,…
amiciziaitalo-palestinese.org|Di Redattore

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

Video:Defamation - di Yoav Shamir Film

La Spoon River degli artisti di Gaza. Scrittori, poeti, pittori: almeno 10 vittime nei raid. Sotto le bombe muore anche la cultura palestinese