8 Marzo ma non per Wejdan
Da: Le Mafalde - Associazione interculturale, Prato www.lemafalde.org, Ven 6/3/15
Cari amici e amiche,(*)
sono davvero molto
triste nell’informarvi che purtroppo non potrò condividere con voi il
giorno della festa internazionale della donna e le altre attività in
programma. Oggi avrei dovuto raggiungere Amman per prendere il volo per
Firenze, ma in breve questo è ciò che è successo quando sono arrivata al
checkpoint di Erez.
Sono rimasta circa 3
ore nel lato palestinese, poi ci hanno permesso di procedere verso il
lato israeliano. Il poliziotto mi ha detto che non sarei potuta entrare.
Quando ho chiesto quale fosse il motivo, mi ha detto che anche se avevo
il permesso, dovevo tornare indietro per ragioni di sicurezza generale.
Cosi sono tornata a casa.
Sapete mi sento
così arrabbiata, furiosa come mai prima d’ora… mi sento disarmata e
senza speranza…è una situazione incredibile…così disumana…una situazione
in cui le persone non hanno scelta. Quando ho imboccato il passaggio
del checkpoint tra il lato israeliano e quello palestinese, ero con
altre 3 persone e uno di loro mi ha chiesto: ‘siamo per caso insetti’?
La giovane ragazza
che era con noi ha risposto urlando: ‘no gli insetti stanno meglio di
noi perché perlomeno loro possono attraversare Erez’!
Questa è la nostra vita, una vita in cui altri decidono per noi cosa dobbiamo fare.
Credo che abbiamo
davanti a noi ancora un lungo cammino per raggiungere i nostri diritti a
tutti i livelli, sia politici sia sociali, e il mio messaggio per voi e
le vostre organizzazioni è questo: non perdete l’interesse, continuate
ad aiutare le persone più bisognose e meno fortunate e non perdetevi
d’animo perché la strada per combattere le violazioni e l’ingiustizia è
ancora lunga!
Auguro a tutti/e voi un felice giorno internazionale della donna (l’amore non ha etichette). Wejdan
(*)Wejdan
El Bayoumi è la coordinatrice del PWWSD (Palestinian Working Women
Society for Development) di Gaza City e doveva venire in Italia per un
tour di incontri, aveva tutti i permessi per passare da Israele avuti
tramite una ONG con cui collabora da anni.
Commenti
Posta un commento