Diane Foley, madre di James, querela il Giornale: "La decapitazione di mio figlio usata come pubblicità di un libro"


È arrivata oltreoceano la pubblicità del libro "Non perdiamo la testa", raccolta di saggi scritti dalle migliori firme del quotidiano milanese Il Giornale. Un'iniziativa di marketing discutibile, perché per pubblicizzare il libro curato da Magdi Cristiano Allam, il giornale dei Berlusconi ha pensato di utilizzare un'immagine allusiva: quella di James Foley, il fotoreporter decapitato dai jihadisti a Raqqa. L'accostamento fra il titolo e la foto del ragazzo in tunica arancione, inginocchiato accanto al suo boia, è forte. E non è sfuggita alla madre di James che, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha deciso di querelare Il Giornale che ha osato offendere con una trovata di cattivo gusto, la memoria di suo figlio.
Mentre la donna cerca un avvocato che possa procedere con una denuncia formale, affinché la pubblicità venga rimossa, Magdi Cristiano Allam contattato da Il Fatto Quotidiano difende così la scelta stilistica: "L'immagine divulgata non è cruenta, ed è stata già diffusa da tutti i media. La frase 'non perdiamo la testa' ha una doppia valenza allegorica e reale ovvero non perdiamo l'uso della ragione, non rinunciamo all'uso della ragione, alla difesa della nostra civiltà". Basterà come legittima difesa?



COMUNICATO STAMPA
Oggi, sabato 25 ottobre, in qualità di difensore della Sig.ra Diane Foley, madre di James Foley, il reporter barbaramente ucciso dall'ISIS, ho inviato una diffida alla Società Editrice de il Giornale intimando di sospendere immediatamente la diffusione della pubblicità del libro a firma di Magdi Allam, Non perdiamo la testa.
Ho anche inoltrato nell'interesse della Sig.ra Foley una richiesta al Comitato di Controllo per la pubblicità perché ordini a il Giornale il ritiro di questa pubblicità.
La famiglia sta valutando ogni altra azione da intraprendere contro il Giornale.
L'aver messo in mostra la fotografia di James Foley pochi attimi prima della sua esecuzione per pubblicizzare la vendita di un libro, peraltro giocando macabramente con l'accostamento tra il titolo e l'immagine, oltre ad essere un indebito sfruttamento per fini commerciali e di propaganda dell' immagine di James Foley è anche una mancanza di rispetto per la memoria e la dignità di uomo defunto e per la tragedia che la sua famiglia e la comunità delle persone che lo amavano stanno vivendo.
La famiglia Foley vuole sottolineare che non nutre odio e non ha propositi di vendetta ma chiede solo rispetto, chiede solo di poter vivere il proprio dolore senza subire altre umiliazioni, altre offese, altri turbamenti. James Foley è stato un bravo e appassionato reporter, amava raccontare, documentare, informare. James Foley amava la vita e credeva nella dignità degli esseri umani, e per questo ha voluto rivelare al mondo il dramma del popolo siriano. Per questo ha vissuto e per questo è morto.
James Foley non è la comparsa pubblicitaria di un libro del Sig. Magdi Allam. Il Giornale ritiri immediatamente la pubblicità del suo libro, per il rispetto e la dignità di un defunto e per la considerazione umana che merita il dolore della sua famiglia. Avv. Luca Bauccio (difensore della Sig.ra Diane Foley).

P.S. Vi chiedo di diffondere questo comunicato ovunque e nei social, perché tutti sappiano, perché tutti possano esprimere vicinanza alla famiglia Foley e alla sue nobili e giuste ragioni. da FB

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