Misna :“RISPOSTA SPROPORZIONATA a Gaza ”, LA VOCE DI UNA COOPERANTE



Durante tutta la notte sono piovute bombe senza sosta e da Gaza sono stati lanciati razzi verso il territorio israeliano. Un botta e risposta che semina morti e feriti, soprattutto tra i bambini. Ora gli attacchi aerei sono diminuiti ma fuori le strade sono vuote”: è il racconto di una cooperante italiana contattata dalla MISNA al centro della Striscia di Gaza.
La stessa fonte sottolinea il divario tra la ‘teoria’, cioè le dichiarazioni ufficiali delle due parti, “con toni sempre più forti e preoccupanti”, e la realtà sul terreno.
“L’obiettivo dichiarato è Hamas, i suoi esponenti e le sue strutture. E’ vero che nelle scorse settimane ci sono stati raid mirati, ma da alcuni giorni di fatto i bombardamenti colpiscono tutto e tutti, soprattutto i civili” prosegue l’interlocutrice della MISNA, aggiungendo che “le gente è ancora rintanata dentro casa, nella totale incertezza di quanto accadrà nelle prossime ore, pur essendo abituata a vivere nella precarietà”.
Se la massiccia operazione di sicurezza lanciata da Israele dopo la scoperta dei corpi senza vita dei tre giovani coloni rapiti il mese scorso, è “scattata improvvisamente”, in realtà “qui eravamo già preparati al peggio”. I palestinesi della Striscia di Gaza “sanno bene che devono pagare per qualunque cosa accada dall’altra parte”, quindi si sono premuniti. Sapendo che la totale chiusura dei confini avrebbe impedito il transito di merci, nei giorni scorsi hanno fatto provviste di cibo e altri beni di prima necessità.
“Bombe cadono dal cielo, dal mare e da terra, bloccando totalmente una vita quotidiana, di norma già difficile. Se l’operazione dovesse durare chiaramente scarseggeranno cibo e medicinali” avverte la cooperante italiana, aggiungendo che “le uniche attività pubbliche ed esterne sono i funerali delle vittime dei raid, che vengono sepolte immediatamente”.
Raggiunte telefonicamente dalla MISNA, le missionarie del Verbo Incarnato dicono di “stare bene”, ma di temere per la sorte di migliaia di palestinesi. “In queste ore tragiche siamo raccolte in preghiera e invitiamo tutti a chiedere la pace per questa terra” confida una missionaria, la cui voce viene interrotta dal boato di una potente deflagrazione.
[VV] 
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