Gaza : aggiornamento 27 luglio 2014
della
redazione
Gaza, 28
luglio 2014, Nena News – I muezzin di Gaza recitando la professione di fede hanno
annunciato questa mattina la fine del mese di Ramadan e l’inizio della ricorrenza
islamica del Fitr. Tre giorni di festa, specie per i bambini, che tanti qui
a Gaza non potranno vivere. Troppi i lutti (oltre mille), 6mila feriti, le
distruzioni di migliaia di case, le sofferenze. Sono oltre 180 mila gli
sfollati ammassati in scuole ed edifici abbandonati o ancora in
costruzione. Molte di queste persone non hanno più una casa e sono
destinate ad un futuro di estremo disagio.
Allo stesso
tempo cresce di nuovo la speranza di un cessate il fuoco permanente che metta
fine alla devastante offensiva militare israeliana contro Gaza cominciata l’8
luglio. I Paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno approvato una
risoluzione per una tregua umanitaria incondizionata. Lo stesso ha chiesto
Barack Obama durante una conversazione telefonica con il primo ministro
israeliano Netanyahu. Il presidente americano ha anche precisato che
qualsiasi accordo per Gaza dovrà passare obbligatoriamente per il disarmo delle
milizie palestinesi, una delle richieste principali di Israele che, secondo il
governo Netanyahu, non era contemplata nella proposta di cessate il fuoco del
segretatio di stato John Kerry, respinta dallo Stato ebraico la scorsa
settimana.
Nella
telefonata, Obama ha rimarcato l’importanza di garantire una
sicurezza duratura a Israele, che passa attraverso la “smilitarizzazione di
Gaza” e il “disarmo dei gruppi terroristici”. Ha tuttavia anche
sottolineato “la necessità di stabilire un cessate il fuoco umanitario
immediato, senza
condizioni per arrivare a una cessazione definitiva delle ostilità”, che permetta ai palestinesi della Striscia di condurre una vita normale e di avviare prospettive di sviluppo a lungo termine per Gaza.
condizioni per arrivare a una cessazione definitiva delle ostilità”, che permetta ai palestinesi della Striscia di condurre una vita normale e di avviare prospettive di sviluppo a lungo termine per Gaza.
E’ difficile
credere che Hamas possa accettare il disarmo di Gaza senza aver prima ottenuto
un radicale cambiamento della condizione di Gaza e dei suoi abitanti, tale da
poter affermare di aver raggiunto gli obiettivi dichiarati all’inizio del
conflitto.
Da alcune
ore regna una calma relativa a Gaza e nei centri abitati israeliani vicini al
territorio palestinese. Dalla mezzanotte non sono stati lanciati altri razzi
verso Israele e l’aviazione dello Stato ebraico ieri sera ha cessato i suoi
raid. In precedenza le sue parti avevano continuato a colpirsi e i
bombardamenti israeliani avevano fatto alcune vittime, tra le quali una donna
della piccola comunità cristiana palestinese. Nena News
Commenti
Posta un commento