Moni Ovadia: L'umano negato

 Moni Ovadia (Pagina Ufficiale)

Voce d'Autore - L'Unità - 29 marzo 2014
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La travolgente vittoria delle destre estreme nella Francia repubblicana è l'ennesima severa conferma della presenza di una voglia reazionaria nel cuore dell'Europa comunitaria. Non si tratta più solo dei paesi dell'ex blocco del Socialismo reale, in cui possono essere comprensibili - anche se inaccettabili - dei rigurgiti fascistoidi in tempi di crisi. In fondo si tratta di paesi che non hanno avuto i necessari tempi metabolici per interiorizzare il senso profondo di una autentica democrazia con il suo bagaglio di diritti inalienabili. Ciononostante, se si tratta della Francia che ha conosciuto l'infamia e la vergogna del governo di Vichy alle quali ha risposto non solo con il maquis dei partiti della Sinistra, ma anche e soprattutto con il ruolo di de Gaulle e il suo orgoglio nazionale, c'è francamente di che preoccuparsi. Del degrado di civiltà incontro al quale rischiamo di andare con il riaffiorare di vecchie ideologie nazionaliste, xenofobe e razziste, pur se aggiornate con un maquillage adatto ai tempi del terzo millennio, sono responsabili tutte le forze politiche che rimangono, se non altro per non aver saputo contrastare, con azioni mirate e progetti forti e lungimiranti, la marea nera. L'Europa democratica, recidivamente pavida, non ha saputo essere ferma con le derive neofasciste, non ha posto un argine a ideologie e pratiche che richiamano il passato dell'odio e delle discriminazioni che hanno insanguinato il Vecchio Continente dichiarandole incompatibili tout court con l'appartenenza alla UE. Quanto agli schieramenti, i conservatori confermano la loro programmatica ambiguità nei confronti delle sottoculture reazionarie, i socialdemocratici tendono all'omologazione sostanziale con i conservatori rendendosi disponibili alla legittimazione di un pensiero unico, le sinistre non hanno saputo parlare la lingua del presente e del futuro e si sono specializzate in litigiosità. Solo i verdi talora, in alcune limitate circostanze, hanno saputo distinguersi. Troppo poco. L'italia, notorio Paese di "brava gente" che si distingue per essere uno dei laboratori del degrado, non solo politico, ma anche antropologico, ci offre un esempio paradigmatico di negazione omologata dell'integrità umana. Nel nostro operoso Veneto, tre sindaci di Centro-sinistra, si sono alleati per dichiarare guerra ai mendicanti, con schedatura e foglio di via. Sono certo che non lo facciano per propri risentimenti personali, ma solo per fare contenti i bravi cittadini che prediligono la trista morale della pubblica decenza a quella dell'inviolabilità della dignità di ogni singolo essere umano, mendicanti compresi. E l'Europa dirà qualcosa o farà orecchie da mercante?

Moni Ovadia

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