Gerusalemme : Un muro a Issawiya


Il quartiere di Issawiya, sul Monte Scopus, circondato dalla Hebrew University e dall’ospedale Hadassah, è minacciato di ulteriori espropriazioni di terre.
di Lene Roiser
In uno dei tre restanti ingressi di Issawiya, è in corso la costruzione di un muro che separerà la strada per Issawiya dall’ospedale. Una consistente porzione di terra confiscata per la costruzione si trova su un pendio che, a causa della sua pendenza, era poco utilizzato dai suoi proprietari originari. La confisca, tuttavia, ha poco a che vedere con la necessità o l’utilità e tutto quello che viene fatto con simili piani è annettere territorio e isolare i quartieri palestinesi di Gerusalemme Est, a cui è sistematicamente vietato di costruire e ottenere permessi di costruzione o a cui vengono chiesti prezzi enormi per riceverne.




Sorprendentemente, il progetto è stato avviato dall’ospedale Hadassah, nonostante le ragioni non siano ancora chiare e l’amministrazione dell’ospedale non abbia rilasciato dichiarazioni in merito. I residenti di Issawiya hanno ottenuto un’interruzione temporanea dei lavori di costruzione, organizzati dal Comune, secondo una fonte locale. Ad oggi non ci sono state comunicazioni tra l’ospedale e il quartiere. 
Non si sa ancora quanta terra sarà confiscata per la costruzione del muro, o se sarà parte del piano per la creazione del parco nazionale da parte del Comune di Gerusalemme. Un’altra ragione di preoccupazione è l’impatto che il muro avrà sulla sicurezza della strada – gli incidenti sono frequenti perché le strade sono strette e un altro muro ridurrà ulteriormente la visibilità. 
Ad Issawiya le strade sono strette perché non è permesso costruire per migliorare le infrastrutture. Nonostante paghino le stesse tasse dei vicini quartieri ebraici, l’area è abbandonata e manca di servizi pubblici, soprattutto se comparata con la vicina colonia di French Hill: “A French Hill, le strade sono state asfaltate dieci volte, qui mai – ci spiega Mohammad Abu Humus, capo del Follow Up Committee di Issawiya – Dicono alla gente: ‘Vogliamo costruire scuole, giardini, un campo da basket’. E ora prendono più terra e non fanno nulla per noi, dicendo che è di proprietà dell’ospedale Hadassah”. 
I residenti di Issawiya e dei vicini quartieri palestinesi hanno presentato un piano per la costruzione di scuole, per l’allargamento di quelle esistenti e l’espansione del quartiere. Come riportato in passato dall’AIC, funzionari della National Park Authority hanno ammesso pienamente che la costruzione del parco nazionale nell’area ha il solo obiettivo di impedire lo sviluppo del piano presentato dal quartiere di Issawiya e di quello di At-Tur. Sfortunatamente, il parco nazionale è stato approvato dal Comune a novembre. Ad Issawiya molte case sono state demolite, come punizione per il lancio di pietre contro l’esercito e la polizia israeliani. Il quartiere subisce da tempo forme di punizione collettiva, i residenti vengono multati, fermati e perquisiti. 
La costruzione di un altro muro che confischerà terre ai residenti di issawiya è parte della campagna contro la Gerusalemme palestinese, campagna guidata dalla destra israeliana.
 (tradotto a cura di AIC Italia /Palestina Rossa)


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